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L’unione fa la forza: il Parco Nazionale dell’Aspromonte insieme ad allevatori e Regione Calabria

Ieri, 1° settembre, a Gambarie, presso la sede dell’Ente Parco, si è svolta la conferenza stampa per la presentazione del progetto “Pastori Custodi”.
Giornata storica ieri a Gambarie dove, presso la sede dell’Ente Parco, si è svolta la conferenza stampa per la presentazione del progetto “Pastori Custodi”. Hanno condiviso questo progetto, la Regione Calabria, rappresentata dall’Assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo e dal dirigente del settore agricoltura Giacomo Giovinazzo, l’Associazione Allevatori con il presidente regionale Michele Coluccio e il presidente provinciale Domenico Tripodi, l’Ente Parco d’Aspromonte con il presidente Leo Autelitano e il nuovo direttore Giuseppe Putortì. Molti sono stati anche gli interventi dal pubblico, da parte di sindaci, allevatori e cittadini.
Il progetto, oggetto della conferenza stampa, vorrebbe consolidare l’intesa tra Ente Parco e associazione allevatori, in questa sede anche corredata dall’abbigliamento da indossare per i “pastori custodi”, che saranno parte attiva delle azioni future relative all’antincendio boschivo, che questo Parco realizza ormai da oltre venti anni. Il presidente Autelitano ha ritenuto molto utile la presenza dei pastori che svolgeranno, insieme alle altre sentinelle, già autorizzate, un ruolo fondamentale tutto l’anno, visto che in montagna ci vivono. La campagna antincendio, con il ruolo dei pastori custodi, sta prendendo sempre più legittimità e molti sono i parchi che si sono dotati di queste collaborazioni, già da questa stagione. In questo modo, saranno pronti per il prossimo anno a far partire il nuovo piano antincendio regionale, dove il Parco ha un suo ruolo già definito. A livello organizzativo si cercherà di seguire un percorso, come è stato fatto con le altre associazioni, in modo da essere innovativi rispetto alle altre aree.
L’assessore Gallo, che ha concluso i lavori, ha sottolineato come, quest’anno, si sia svolto un grande lavoro per tutelare il territorio dagli incendi. E i risultati sono arrivati, visto che quest’anno la Calabria è stata la Regione con meno incendi, arrivando per una volta prima, anche se i media non danno eco alla Calabria positiva. Si è lavorato molto per creare un piano antincendi e dare un segnale di discontinuità con il passato, anche sulla scorta di esperimenti, fatti già l’anno scorso nella Sila. Con due direttrici, quella di natura sociale che coinvolge le associazioni di Volontariato, la protezione civile, i cacciatori, i pastori custodi e gli operai forestali. Tutti convolti in un’azione sociale di prevenzione, riprendendo una buona pratica che era già stata realizzata in Calabria. La seconda linea è stata quella di controllo del territorio, realizzata attraverso una convenzione con la legione Carabinieri Calabria e i Carabinieri forestali, ma anche l’utilizzazione di nuovi sistemi come quello del sistema di foto trappole e droni.
A conclusione, della conferenza stampa, sono stati degustati i prodotti tipici locali, offerti dai pastori presenti.