Locride Ambiente risponde a Slai-Cobas

Oggetto: SLAI-COBAS

‘’Auget Scientiam, auget dolorem,” diceva Artur Schopenauer e prima di lui Lucio Anneo Seneca. Aumenta il sapere ed aumenta la sofferenza. Non c’è ironia, ma amarezza nel constatare che il sindacato Slai-Cobas attacchi a testa bassa la nostra Società. E il sapere di trovarsi di fronte ad iniziative pregiudiziali o,peggio, strumentali, genera sentimenti di profonda indignazione.

Il responsabile provinciale della sigla Nazzareno Piperno scrive in una nota stampa che i ritardi degli stipendi ad alcuni lavoratori variano dai tre ai cinque mesi. A parte il fatto che i ritardi hanno tempi decisamente più ridotti e non si capisce, o meglio lo si capisce, come mai Piperno ogni volta alzi il tiro contro Locride Ambiente SpA, allargando i margini temporali, ed evidenzi, ovviamente tra le righe, che una delle poche realtà imprenditoriali che garantiscono una stabilità occupazionale andrebbe fatta fuori, viene normale chiedersi dove il sindacalista voglia andare a parare.

Ribadisce, sempre tra le righe, il responsabile della sigla sindacale, che Locride Ambiente SpA è una azienda inutile. Ma ci si chiede: se non Locride Ambiente chi al suo posto dovrebbe operare? Piperno una volta per tutte potrebbe risolvere questo grave mistero? Più volte abbiamo posto questa domanda, ma il responsabile (?) provinciale di Slai Cobas non ha mai risposto. Eppure, sembrerebbe che un ideale successore il signor Piperno in testa lo abbia, ancorchè questa titolarità esuli totalmente dalle sue competenze.

In tutta sincerità il sospetto è che a lui interessi più l’eliminazione dallo scenario attuale di Locride Ambiente SpA che la tutela dei lavoratori ai quali, al contrario di quanto possa affermare il sempre solerte e perfetto Piperno, la Società tiene. Infatti la tutela dei lavoratori è parallela alla tutela dell’azienda. Tutelando l’azienda, si proteggono i dipendenti.

Si tolga la maschera Piperno e spieghi, a chiare lettere, cosa vuole, perchè la vicenda degli stipendi e dei loro asseriti ritardi sembra essere quasi l’unica voce di un’attività di rivendicazione che altrimenti non avrebbe formule alternative di visibilità mediatica.

Inoltre, si coglie una tempistica precisa nelle iniziative di Slai Cobas: accade che le agitazioni, gli scioperi o, come nel caso, le aspre e accusatorie dichiarazioni stampa avvengano in periodi precisi dell’anno, quando è più facile suscitare nell’opinione pubblica una sorta di reazione emozionale contro l’Azienda. Ecco: Locride Ambiente SpA nella parte del cattivo, nei panni dell’eroe romantico Nazzareno Piperno. Sarebbe anche interessante come rappresentazione scenica, non lo si nega, ma la realtà è un’altra. E’ quella di una Società che ogni giorno, attraverso i suoi uomini, opera sul territorio e in un mercato difficile e complesso e cerca, riuscendoci, di mantenere credibilità e onore al proprio impegno.

Piperno scrive che le criticità dell’azienda sono strutturali, evidenziando che non si tratta di di difficoltà momentanee? E’ smentibile questa affermazione dai fatti e in particolare dal reale pagamento degli stipendi che, Piperno si faccia una ragione, avviene.

Slai Cobas ha rappresentato questa situazione a Sua Eccellenza il Prefetto di Reggio Calabria, Dottor Mariani. E’ ovvio che da parte della Società c’è tutta la collaborazione e la totale disponibilità a chiarire ogni passaggio del lavoro svolto quotidianamente. Anzi, Locride Ambiente SpA auspica un confronto in Prefettura, ove ciò fosse possibile, con Slai-Cobas, al fine di accertare definitivamente dove stia la verità.

Piperno afferma che siamo al punto di rottura? Forse lo ha superato lui da tempo e non se ne è accorto, perchè da questa parte c’è attenzione e rispetto di ruoli, sensibilità verso i lavoratori e, dunque, prima di provocare effetti irreversibili si fanno dieci, cento, mille ragionamenti. Ma appare, altrettanto chiaro, che nessuno è disposto a fare sine die lo zerbino e il tollerante.

Ed infatti, ancorchè Piperno ironizzi sulle azioni legali intraprese dalla Società, i cui risultati a favore dell’azienda sono significativi, non c’è dubbio che Locride Ambiente SpA, pur sopportando il massimo tollerabile, non sia disposta a ripararsi nell’angolo del ring.

Ma non finisce qui: Slai-Cobas richiama l’applicazione dell’articolo 30, comma 6, del Nuovo Codice dei Contratti Pubblici. La norma prevede che nel contesto di un appalto pubblico di un ente, come un comune, vinto da un’impresa, ove quest’ultima, a causa di svariati motivi, non riesca a provvedere al pagamento degli stipendi dei lavoratori, sia obbligo dell’amministrazione farsi carico delle spettanze e procedere ad un intervento sostitutivo.

Prescindendo dal fatto che questa Società non può essere considerata inadempiente, per pochi mesi di ritardo -ribadiamo che sono molti di meno rispetto a quelli denunciati da Piperno- Slai-Cobas, dopo avere fatto negli ultimi tempi richieste di interventi sostitutivi a iosa, ottenendo anche in taluni casi il riscontro da parte di amministrazioni comunali, nel meravigliarsi che le ultime istanze non siano state considerate, si rivolge nuovamente, con i suoi soliti toni bellicosi, a Locride Ambiente, intimando il pagamento delle spettanze. Può farlo,in linea di massima, ma a Piperno sfugge che questa Società vanta crediti dai Comuni per 4 milioni di euro complessivi. Pare scontato che se un comune non riesce a corrispondere le quote mensili alla Società, non possa, di conseguenza, garantire gli interventi sostitutivi, come Piperno desidererebbe.
Slai-Cobas non può pensare di arrampicarsi ad ogni ramo: ci sono regole e tempi da rispettare.