L’insipienza della politica in Calabria è una calamità naturale
. La vicenda legata alla metroleggera di Cosenza è la plastica rappresentazione di quanto diciamo. E’ di questi giorni, infatti, la notizia che i fondi europei che erano stati destinati alla realizzazione di questa importante infrastruttura, i cui ritardi sul cantiere avevamo segnalato durante la tappa cosentina del “Tour fra le incompiute calabresi”, verranno stornati e destinati ad altri capitoli di spesa.
Troppi i ritardi che si sono accumulati in questi anni e, adesso, sul territorio cosentino rimarrà la ferita aperta di un cantiere importante, complicato e mai portato a compimento. Ne può bastare a contenere il nostro sfogo il fatto che, come sottolineato dalla Commissione europea, i fondi stornati dalla realizzazione della metroleggera di Cosenza dovrebbero andare – il condizionale è d’obbligo a queste latitudini – al sostegno del settore sanitario, delle piccole e medie imprese e dell’istruzione per rafforzare la capacità regionale di risposta alla crisi Covid 19.
Salute e occupazione, infatti, non dovrebbero mai entrare in conflitto fra di essi. Il lavoro, quello sano, quello rispettoso delle regole, quello messo in sicurezza a ogni virus, soprattutto in Calabria, rappresenta la prima necessità per rimettere in moto quell’ascensore sociale, purtroppo, fermo da troppo tempo.
Mariaelena Senese
Segretario generale
FenealUil Calabria