Lettera aperta verso l’europarlamentare Laura Ferrara da parte di un cittadino.

I cittadini chiedono una risposta sulle loro emergenze sociali.

Nel 2007 nasce un sogno conosciuto a pochi, nel 2013 esattamente il 25 febbraio questo sogno diventa realtà per milioni di italiani. Nel giro di due mesi precedenti al boom in parlamento e senato, sono esplosi gli entusiasmi di tutti, perché finalmente il bene comune era entrato nel vocabolario ed accessibile a tutti.

Ok basta parlare ancora di sogni perché pensavamo che grazie a questa iniziativa che ha coinvolto milioni di persone era possibile uscire da questa dittatura democratica.

Voglio comunque dialogare con una realtà molto differente del movimento 5 stelle considerando che i meetup 5 stelle sparsi sul territorio anche se erroneamente accostabili al M5S, non sono M5S se non scattano due circostanze, campagna elettorale con lista certificata o elezione di un esponente del meetup.

Quindi anche nel dialogare con il meetup del mio paese, non sto dialogando con il M5S, voglio chiedere comunque che ci sia l’intercessione con l’europarlamentare calabrese Laura Ferrara.

Considerando che a livello congiunto per quanto riguarda i temi europei, ci hanno coinvolto solo per l’espressione del voto. Da questo fantastico ma deludente 25 maggio 2014, non ha percepito la Calabria a livello europeo una inversione di marcia nonostante la nomina di un euro-parlamentare amico del popolo.

Non si è vista alcuna pressione amministrativa sulla Regione Calabria nell’ambito fondi europei. Non si è sensibilizzato abbastanza la popolazione e non è stata formata alla richiesta e successiva gestione dei fondi.

Chiedo a nome delle migliaia di persone che riversano in situazioni di forte disagio economico, sociale e per quanto riguardano i beni di prima necessità, come i prodotti alimentari e la possibilità di accedere ad una abitazione dignitosa.

Si chiede al meetup lametino di fare pressioni al fine che attraverso l’europarlamentare sia possibile accedere all’erogazione in maniera massiva di alimenti a marchio europeo, e la possibilità di poter identificare un’area con intendenza europea al fine di emarginare e scongiurare l’emergenza abitativa con la costruzione di casette in legno dal costo indicativo di 15-20 mila euro ad unità immobiliare.

Spero di non ascoltare l’ultima risposta ricevuta personalmente attraverso la stampa dall’europarlamentare che la Calabria spende poco e male i fondi europei, e spero che questo odierno intervento non sia sedato con la classica invocazione del reddito di cittadinanza, qualora arrivasse (il reddito di cittadinanza) sarebbe bene accetto, ma ad oggi, fronteggiamo l’emergenza. Sicuramente tante volte viene invocata questa emergenza, magari per la prima volta se l’europarlamentare ha intenzione di attivarsi e spendersi per questa causa, gli farò conoscere i migliaia di volti delle persone che hanno bisogno che con una immane dignità non chiede niente a nessuno.

Francesco Mendicino.