Lettera al Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana Giuseppe Conte Di Al.Tallarita
Caro Presidente Conte ,
Incaricato e non votato…
Per cui non scelto dal popolo italiano,
Le sue omissioni
e queste seconde uscite da stato di emergenza mal gestito.. prive di scuse per i ritardi e la mal gestione e i documenti celati..
I suoi poteri unici..
Non in grado né di gestire sapientemente la prima ondata pandemica, né la seconda..
Prevista e previsibile, perché comunque il clima elettorale, non avrebbe potuto essere avvelenato dalla verità…. Né dà seri provvedimenti, posti nelle esatte tempistiche, che sapessero affrontare il delirio :
sui mezzi pubblici, contro i ristoratori, gli artisti, tutti i settori fuori dal terziario e dallo smart working, le partite Iva, il turismo, e altri e altri…tra monopattini e rotelle..quelle perse..probabilmente…
E tutto contro il popolo, alimentando un clima di terrore che porta il delirio tra la gente che urla contro chiunque ..per le strade, sugli autobus, nelle chiese ..ormai in preda a una paura fuori controllo..
E il delirio del suo governo…
Incasinato e litigioso. Impreparato.
Fortemente impegnato nella digitalizzazione che i M5S portano avanti dritto come un treno. Mentre l’Italia soccombe e muore a colpi di dpcm .
Ebbene quando fino a qui detto.. è di sua responsabilità.
Lei è responsabile morale dei tumulti che varie città italiane da sud a nord stanno vivendo.
Le piazze hanno il sacrosanto diritto di manifestare. Senza violenza.. si auspicherebbe
Ma non è semplice..Fino a che la sua metadittatura resti solo tra le pieghe della vostra incapacità governativa e la democrazia sia ancora garantita.
Seppur…A mozzichi e bocconi…
Le piazze prenderanno vita urleranno la fame la rabbia e la paura del futuro. Palesando i vostri errori. Ah dimenticavo…piccolo sassolino..Lei con il M5S è fautore della stoccata Merkel – Van der Leyen.
È sicuro che questo sia stato fatto nel bene della nostra amata Patria..?
Perché il timore che non lo sia affatto ci morde la carne.
E noi scriviamo e urliamo il dissenso.
Per destare le coscienze.
Alla ricerca della verità perduta.
Si ricordi Presidente, che se il popolo ha fame scende in piazza, inventa la ghigliottina e taglia teste.
La storia insegna.
E con o senza laurea i suoi ministri magari se lo ricordino. Lei che è docente gli faccia un ripasso.
Inoltre mi auguro che i tavoli di discussione di chi può e deve si creino. Che l’opposizione non faccia da carta da parati.
O la paura che avete oggi di cadere dalle poltrone domani si tramuterà in altro…
Ognuno faccia il suo.
Noi si scriva senza paura.
Chi deve, si sieda ai tavoli del cambiamento.
Chi ha mentito cadrà sotto il peso delle proprie mensogne.
E il popolo sia libero di indignarsi e protestare.
Perché alla fame. E alla disperazione.
E basta insultarlo…
Basta etichettarlo con colori politici dai vostri giornalai di regime. Bugiardi!
Il popolo è il popolo !
Quello che a lei non l’ha votato caro Presidente….
La nostra è una Repubblica Parlamentare
E la democrazia dà il potere al popolo!
Demos =popolo kratia = potere
della ‘cosa pubblica’
Res= cosa pubblica= del pubblico.