Lega: Un polo di protezione civile a Lamezia Terme
La Protezione Civile è patrimonio di tutti e va arricchita con costanza di nuovi contributi, perché il network-ProCiv siamo noi, e non è un modo di dire, ma è proprio così: solo l’attenzione e il sostegno di tutti i cittadini garantiscono l’efficienza di questa vitale struttura.
Per tale ragione ho inteso recarmi in visita dal professore Carlo Tansi, che in Calabria la dirige con passione e non senza fronteggiare periodicamente difficoltà , incrostazioni e grumi , retaggio di una politica rapace e clientelare.
Abbiamo insieme discusso sulle difficoltà dell’eccesso di burocrazia che molto spesso frena i processi virtuosi, le buone prassi, la prevenzione ma ci siamo anche confrontati con la piaga degli incendi che deve necessariamente essere estirpata se vogliamo preservare il nostro straordinario giacimento boschivo.
Di grande interesse sono alcune progettualità che, con il buon senso istituzionale di tutti, dovranno presto trovare attuazione.
Mi riferisco alla istituzione di un presidio di Protezione Civile attrezzato e tecnologicamente avanzato nell’area centrale della Calabria.
Ciò non solo perché Lamezia, con il suo vasto comprensorio, è altamente a rischio, basti considerare i terremoti, le alluvioni ,le frane del passato e la faglia che l’attraversa, ma anche in ragione del fatto che l’eventuale realizzazione di un punto di riferimento di Protezione Civile nell’area industriale Papa Benedetto XVI, la più estesa della Calabria, nonché la seconda più grande del Mezzogiorno d’Italia, può sicuramente agevolare tutti i presidi della Calabria.
D’altro canto, le strutture che potrebbero ospitare un polo avanzato ci sarebbero, anche all’interno dell’ex Centro Agroalimentare ,nel perimetro del quale insistono alcuni immobili di proprietà della Regione Calabria (foresteria Fondazione Terina, locali ex ispesl ecc) che possono essere funzionali alle attività di una struttura all’altezza delle esigenze di pronto intervento e di prevenzione in un territorio ricco di risorse naturali ma anche a forte rischio idrogeologico.
Questa idea, fattibilissima, di cui si era discusso in passato ma che per colpa di una politica incapace di volare alto è rimasta tale, penso che si possa approfondire nell’ambito delle iniziative che caratterizzeranno il prossimo 25 giugno allorquando nell’area centrale della Calabria si terrà un campo organizzato dalla stessa protezione civile al quale parteciperanno tutti i Volontari della Calabria e che mi vedrà presente mattina e sera, per tutta la sua durata stimata in 3 giorni.
Segreteria regionale Lega Salvini Premier – Calabria