Lega Salvini, Intervento sul S. Anna Hospital

Al Signor Commissario della Salute – Dottor Guido Longo – CATANZARO

Al Signor Presidente ff. – dottor Antonino Spirlì – CATANZARO

Alla Commissione Straordinaria dell’ASP di CATANZARO   

Al Signor Ministro della Salute – On. Roberto Speranza – ROMA

Al Signor Presidente del Consiglio dei ministri – Prof. Mario Draghi – ROMA

Al Ministro degli Interni – dott.ssa Luciana Lamorgese – ROMA

 

Oggetto: Questione Sant’Anna Hospital – Via pec: segreteriaministro@sanita.itgabinetto.ministro@pec.interno.itpresidente@pec.governo.itdirezionegenerale@pec.asp.cz.itdirezionegenerale@pec.asp.cz.itdipartimento.presidenza@pec.regione.calabria.itsegretariatogenerale@pec.regione.calabria.itdipartimento.tuteladellasalute@pec.regione.calabria.itcommissariatoadacta.tuteladellasalute@pec.regione.calabria.itAtto di diffida e messa in mora.

 

La situazione del sistema sanità è sotto gli occhi di tutti e non merita commento alcuno per il degrado in cui versa per evidenti errori e incapacità gestionali, incompetenza ed inadeguatezza di chi avrebbe dovuto assumere i relativi provvedimenti. Oltre 11 anni di inutile commissariamento hanno non solo peggiorato le condizioni della sanità, ma hanno aumentato il deficit che dovrebbe essere sopportato dai calabresi, che non hanno mai avuto un servizio adeguato.

Precisato quanto sopra non può non sottoporsi la gravissima questione della struttura di eccellenza del Sant’Anna Hospital che rischia di chiudere per le sempre incapacità, inadeguatezza e arroganza di chi dovrebbe pensare al bene collettivo e non, certamente, a qualcosa di diverso. La vicenda è nota a tutti, ma qui di seguito verrà illustrata brevemente. Si vuole solo puntualizzare che la Commissione Straordinaria dell’ASP di Catanzaro non solo non ha proceduto alla sottoscrizione del contratto 2020, ma si sta rifiutando di procedere per l’anno 2021, pur essendo la struttura regolarmente accreditata e, quindi, in possesso di tutti i requisiti di legge.

Ritiene la Commissione Straordinaria che non può procedere alla firma del contratto 2020 in quanto pende un procedimento penale. A parte la differenza tra il penale e l’amministrativo, non può non evidenziarsi che questa avrebbe potuto solo chiedere delle garanzie per eventuali rimborsi che il Sant’Anna avrebbe dovuto eseguire in caso di riconoscimento della responsabilità della struttura e non, certamente, dei singoli, che ne rispondono personalmente.

Ma, quel che è più grave ed appare quasi una ritorsione, se non un possibile abuso, è l’inottemperanza alla sottoscrizione del contratto 2021! Ma, non è finita qui: in Calabria non esiste una struttura sanitaria all’avanguardia come il Sant’Anna Hospital che ha salvato migliaia di vite umane. Quindi, un tal rifiuto vuol dire danneggiare pesantemente il popolo calabrese e rischiare di condannare a morte le persone che hanno bisogno di interventi difficili. Una gravissima responsabilità che potrebbe anche ricadere su chi non interviene per evitare tale ulteriore disastro.

In relazione a quanto sopra brevemente illustrato, con la presente, da una parte sollecito un immediato intervento secondo le rispettive competenze e dall’altro non posso che segnalare l’urgenza e il pericolo di gravissime ed irrimediabili conseguenze.

Mi auguro che ciò non accadi e che ognuno faccia il proprio dovere sino in fondo senza se e senza ma, nell’esclusivo interesse dei calabresi e nel rispetto delle regole e della legge.

Lì, 20.04.2021.

Giacomo Francesco Saccomanno    

 

 

 

RIEPILOGO VICENDA SANT’ANNA HOSPITAL    

Il Sant’Anna Hospital è struttura autorizzata, accreditata dal SSR e contrattualizzata con l’ASP di Catanzaro.

L’Istituto dell’accreditamento è prerogativa e funzione del Dipartimento della Salute.

Con DCA n. 91 del 4/11/2014, il Sant’Anna Hospital ha avuto l’accreditamento definitivo, a decorrere dal Luglio 2012.

In data 08/01/2015, il Sant’Anna come da regolamento attuativo a scadenza triennale ha presentato istanza di rinnovo dell’accreditamento (N ° 3066 Regione Calabria del 08.01.2015; prot. n 1556 Azienda Ospedaliera di Catanzaro del 08.01.2015).

L’Iter di rinnovo dell’accreditamento si è concluso con il DCA n 43 del 2021.

LA STRUTTURA NON È MAI STATA OGGETTO DI ALCUN PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE O REVOCA DELL’ACCREDITAMENTO.

L’ ASP DI CATANZARO, IN DATA 23 e 28 DICEMBRE 2020, CON NOTA A FIRMA DELLA TRIADE COMMISSARIALE, HA FATTO DIVIETO DI EFFETTUARE PRESTAZIONI A CARICO DEL SERVIZIO SANITARIO, MA TALE ILLEGITTIMO PROVVEDIMENTO È STATO SOSPESO DAL TAR,  con Ordinanza n 38/2021 del 27.01.2021, NON OPPOSTA.

L’AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI CATANZARO, CON DELIBERA 443 del 13.04.2021, OTTEMPERANDO AD SENTENZA TAR, HA ESPRESSO LA VOLONTA’ di non sottoscrivere il contratto 2020 ….. sino al completo chiarimento della situazione ancora sub judice, al fine di non perpetuare un eventuale, ulteriore, gravissimo danno economico-finanziario all’ASP di Catanzaro e al Servizio Sanitario della Regione Calabria.

Il motivo posto a base dell’ “atto” che conclude il “procedimento amministrativo” (quanto appena sottolineato sta ad evitare il ripetersi di ogni strumentale eccezione anche nella citata sede sulla

“giurisdizione” del G.A.) non è la mancanza dei requisiti (ci mancherebbe altro, dopo aver ottenuto il rinnovo dell’accreditamento!), ma il “decreto di citazione in giudizio n. 2150/2019 R.G. GIP in cui l’ASP è parte offesa”. Concludere il procedimento “ordinato” dal TAR con la decisione di “non sottoscrivere il contratto per l’anno 2020 sino al completo chiarimento della situazione ancora sub judice”, significa, nei fatti e in concreto, decretare la “morte” della Struttura.

 

CON DCA DEL 2021 SONO STATE ATTRIBUITE LE SOMME PER L’ACQUISTO DELLE PRESTAZIONI DALLE SINGOLE STRUTTURE OSPEDALIERE ACCREDITATE, CON ASSEGNAZIONE DELL’IMPORTO DA CONTRATTUALIZZARE CON VILLA S. ANNA S.P.A. DI CATANZARO. Il timore è che l’ASP di Catanzaro in continuità con il disegno finalizzato, molto probabilmente, alla distruzione del S. ANNA non chiami la struttura per la firma del contratto 2021.

Il riparto del fondo Sanitario regionale è prerogativa della Struttura commissariale

I tetti fissati dal piano di rientro vincolano il finanziamento delle singole Aziende.

La Regione mantiene il controllo sulle assegnazioni delle risorse.

Il S. Anna Hospital è struttura privata accreditata, unica in Calabria con accreditamento rinnovato, contemplata nella programmazione delle risorse annuali destinate alla Sanità dalla Regione Calabria; da ciò non si potrà prescindere nella ripartizione dei budget assegnati alle ASP dall’ufficio del Commissario ad acta.

 

Ciò nonostante l’ASP in maniera illegittima e irrituale in data 17 marzo 2021 ha offerto alle strutture pubbliche (compreso GOM di Reggio (?!?!) le prestazioni fin qui svolte dal S. Anna. Ciò è, assolutamente, irrealizzabile !!! .

 

L’impegno a favore della salute dei calabresi in dieci anni è stato:

7.645 interventi di cardiochirurgia;

5.700 interventi di chirurgia vascolare;

22.455 procedure di emodinamica interventistica

Una struttura che merita di essere sostenuta e non distrutta.

Lì, 20.04.2021.

Giacomo Francesco Saccomanno