Le Muse presentano sabato 10 Agosto a Roghudi Nuovo “Veni chi ti cuntu…itinerario poetico musicale calabrese
Il Laboratorio delle Arti e delle Lettere Le Muse di Reggio Calabria continua la sua attività estiva iniziata a giugno con la consegna dello storico Premio Muse alle giornaliste Carmen Lasorella ed Ilaria Grillini. Da qualche settimana sono ripartiti gli apppuntamenti che vedono in giro per centri dell’area metropolitana la presenza delle Muse per eventi che coniugano cultura e territorio.
Con il patrocinio dell’amminsitrazione comunale di Roghudi, sabato 10 agosto alle ore 21 presso la Piazza del Municipio di Roghudi Nuovo verrà presentata la manifestazione “Veni chi ti cuntu…itinerario poetico musicale”.
Un progetto importante dichiara il presidente Muse Giuseppe Livoti poiché nasce all’interno del nostro Laboratorio di produzione musicale quale è il Coro delle Muse e la Sezione Poesia Dialettale. Livoti ricorda anche l’accoglienza del primo cittadino dott. Pierpaolo Zavettieri che ha sposato sin da subito l’idea di creare una sinergia attiva e fattiva in cui la storie, l’identità, le radici di un popolo raccontate saranno parte integrante della manifestazione.
L’idea delle co-direttrici del Coro Muse le Maestre Enza e Marina Cuzzola è stata quella di fare ricerca in questi ultimi mesi su brani attinenti all’amore in tutte le sue forme e manifestazioni, evidenziandole con la forza della musica e del vernacolo calabrese imbastendo un racconto che diventa sottotesto su cui è improntato l’evento. Il dialetto in Calabria si presenta come complesso delle parlate romanze usate nel territorio della Regione Calabria appartenenti al sottogruppo italo-romanzo delle lingue neolatine (sottogruppo che dalla linguistica italiana viene fatto ascrivere all’italiano, facendo sì che le altre parlate del sottogruppo non vengano considerate come lingue separate – seppure imparentate – dall’italiano standard), che rappresentano la maggioranza linguistica dell’area. Dunque una ricerca fatta sui dialetti calabresi – al plurale – perché non esiste un unico dialetto calabrese e dunque una lingua calabrese tipica della regione. Una commistione identitaria che le sorelle Cuzzola hanno creato recuperando storie, mottetti e racconti che verranno introdotti da momenti poetici interpretati dalla attrici Emanuela Barbaro e Margherita Modafferi anche con l’inserimento di componimenti scritti per l’occasione dalla poetessa vernacolare reggina Rossana Rosomando. Dunque un percorso tra cunti, racconti, versi e brani della memoria collettiva riuniti in un unico momento con l’inserimento del Coro delle Muse che vede nelle sue componenti alcuni soci Muse, mentre l’accompagnamento al pianoforte sarà del Maestro Mary Ardissone. Inoltre la serata presenterà anche un piccolo omaggio musicale all’area grecanica ed ai suoi brani di tradizione. L’appuntamento dunque è per le ore 21 di sabato 10 agosto.