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Le Muse esaltano le maschere e le pietanze creative con il premio Masc…arello 2024 e l’infiorata alla galleria Vittorio Emanuele di Messina

L’associazione culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria continua i suoi eventi e lo fa con la creazione e promozione di un premio che si rinnova per 20esimo anno consecutivo, il Premio Masc…arello 2024. 

Martedì 13 febbraio, martedì grasso si è tenuto il classico appuntamento con il Carnevale Muse ed in particolare con il “Premio Masc…arello 2024” che viene conferito come ogni anno al migliore abito creativo che metta in evidenza una idea estetica, cromatica, che esalta l’etnia ed il territorio. Un’ampia partecipazione di soci e simpatizzanti iscritti alla rassegna hanno animato la serata che ha visto, oltre alla identificazione della maschera, anche di una gara culinaria con la partecipazione dei soci e non solo, con la creazione di piatti che esaltano gli odori ed i sapori della tradizione calabrese.

Presidente della Giuria di questa edizione Renata Melissari Poeta presidente del Cif, Marianna Fedele nutrizionista e referente della Fidapa di Villa San Giovanni, Angela Iaria e Graziella Piterà consulente ed assistente Banca Mediolanum. Giuseppe Livoti presidente Muse ha ricordato come è stato un successo per la numerosa partecipazione e scambio di creatività che, oltre ad esaltare l’idea ed il progetto ha visto abbigliamenti realizzati attraverso il recupero di memoria storica ma anche e soprattutto icone contemporanee. Il concorso culinario invece è stato suddiviso in due sezioni “dolce” e “salato”, portando così i giurati al momento dell’assaggio e della degustazione dei sapori, soprattutto attinenti con il territorio.

Per la migliori Maschere il primo premio è stato assegnato all’artista Santina Milardi per avere interpretato i panni della regina Elisabetta coniugando l’armonia degli abiti e degli accessori, e con un trucco che dava il senso di somiglianza con il noto personaggio, il secondo premio alle sorelle Patrizia e Rossana Pipino che si sono rifatte alla Bella Epoque palermitana con richiami al tempo sia nei tessuti che nei particolari, terzo premio per Titti Regolo che ha creato, simbolicamente un abito di vedovanza calabrese coniugando il senso e lo spirito carnevalesco. Infine tre premiati per la pietanza salata e tre per la pietanza dolce. Per i piatti salati primo premio a Vittoria Iacopino per una torta di radicchio e bietola recuperando ricetta dell’area ionica reggina, il secondo premio a Stefania Argurio per la creazione di elaborati tramezzini mediterranei ed infine il terzo premio ad Anna Ferraro per avere presentato polpette tipiche di carnevale. Per la sezione dolce primo posto a Daniela Palamara per una torta con agrumi di Calabria, il secondo a Rossana Pipino per girelle di Carnevale in pasta sfoglia ed il terzo a Iolanda Laganà per il dolce tradizionale per eccellenza ovvero le “chiacchere”.  Coppe e targhe per tutti a fine serata che attestano la passione e la condivisione anche in una festa come questa. Il Carnevale delle Muse, ha visto anche presso la Galleria Vittorio Emanuele di Messina una installazione nell’ambito degli eventi organizzati dal comune di Messina e dall’associazione Impronte presieduta da Marisa Arena. Giuseppe Livoti, ricorda come spesso la comunicazione deve essere attuale e promuovere anche le espressioni dei territori, magari raccontandoli. Una installazione -effimera – è stata realizzata alla Galleria Vittorio Emanuele, poiché insieme all’Infiorata ideata da artisti messinesi, recuperando una tradizione che consiste nel realizzare tappeti per mezzo di fiori o parti di essi, è stata realizzata accanto una nuova tessitura che vede la forza materica della carta, attraverso una animazione coloristica che gli artisti hanno eseguito in un susseguirsi di una tessitura cromatica ma anche plastica di volti, divenuti maschere che affondano le loro radici nella cultura magno-greca, apotropaica e della tradizione sia calabrese che siciliana. Un puzzle di volti, modo per animare riti e memorie spesso dimenticati. Gli artisti, dopo avere visionato e studiato hanno saputo sintetizzare rielaborazioni con la forza del colore ma, anche, con il supporto di maschere in cotto che richiamano il teatro greco dai tratti del volto molto accentuati. Seguendo tali indicazioni, ovvero piangenti nei drammi e sorridenti nelle commedie, utili a rappresentare il carattere del personaggio i creativi Muse sono passati alla fase esecutiva con un momento di assemblaggio. I fiori hanno disegnato ed individuato tappeti animati ma, anche, approcci plastici quasi una catalogazione caratteriale, trovando anche consenso nel “Carnevale” come momento culturale e di recupero storico. Gli artisti che partecipano sono Cosimo Allera, Cristina Benedetto, Francesca Avenoso, Francesca Perina, Grazia Papalia, Manuela Lugara’, Maria Grazia Musolino, Rossella Marra, Santa Maria Milardi, Gaetano Antonio Villegiante, Marisa Scicchitano, Maria Branca (Trilly).