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Le Muse: consegnato al Comune di San Giorgio Morgeto con una solenne celebrazione l’opera pittorica con il noto santo realizzato dall’artista Cristina Benedetto

L’Associazione culturale Le Muse “Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria, martedi 23 aprile in occasione della Festa di San Giorgio ha consegnato un’opera pittorica dell’artista Cristina Benedetto al Comune di San Giorgio Morgeto.

La consegna è stata ufficializzata nell’ambito di una solenne celebrazione presso la Chiesa dell’Assunta nell’ambito degli eventi religiosi organizzati per questo momento di fede che riunisce la comunità di San Giorgio.

Prima della processione dell’antica statua del santo per le vie dell’antico borgo, la consegna ufficiale, che ha visto il saluto del sindaco dott. Salvatore Valerioti, il quale ha ribadito come il comune da lui amministrato vede e riconosce il ruolo delle associazioni come parte integrante della società di oggi. Conosciamo Le Muse e la loro operosità in tutta la Calabria e non solo, e, questo momento continua un rapporto iniziato questa estate in occasione dell’evento Percorsi a Palazzo Milano per la conoscenza di artisti locali e delle dimore storiche del territorio. Un ringraziamento al presidente Muse Livoti, ed un grazie all’artista Benedetto che, con questi suoi colori accesi consegna una tela che sarà collocata nella nuova stanza del sindaco del restaurato Convento dei Domenicani. Il presidente Giuseppe Livoti, salutando i numerosi presenti ha espresso parole di ringraziamento al consiglio comunale. In occasione di questo importante giorno solenne che lega la città di Reggio Calabria con il suo copatrono con il vicino comune di San Giorgio Morgeto, ha continuato Livoti, abbiamo creato un gemellaggio ufficializzato con la consegna di questa tela.

Una donazione particolare, questa, anche per l’artista Benedetto che festeggia i suoi 50 anni per la pittura lasciando traccia del suo operato in prestigiose realtà della regione e non solo. Nel quadro dice l’artista, ho trasmesso i miei colori ionici  per esaltare all’interno del realismo magico del Mediterraneo, la classica rappresentazione del Santo. Livoti si è soffermato sull’iconografia di  San Giorgio che, spesso compare con l’epiteto “O Τροπαιοφόρος” (tropeoforo, il vittorioso). Nel Medioevo la lotta di san Giorgio contro il drago divenne il simbolo della lotta del bene contro il male e, per questo, il mondo della cavalleria vi vide incarnati i suoi ideali. La leggenda di san Giorgio, infatti, esemplifica la lotta del bene contro il male, sul modello della battaglia condotta dall’arcangelo Michele, così come è descritta nel libro dell’Apocalisse: testo dal quale, presumibilmente, è tratta anche l’immagine del drago. Ma è anche la narrazione figurata dell’evangelizzazione dei popoli pagani nei primi secoli del cristianesimo, operata attraverso la testimonianza dei “martiri”, appunto. Senza dimenticare che, al tempo delle crociate, la figura del santo cavaliere divenne facilmente il patrono di quanti si dedicavano all’impresa di riconquistare i luoghi santi, con corporazioni e perfino intere nazioni che si misero sotto la sua protezione, dall’Inghilterra all’Etiopia. La Benedetto ha riunito in un unico momento pittorico, la veduta dello Stretto di Messina con l’immagine del Santo che primeggia per dimensione e simbologia universale, quasi tra riconoscibilità e stilizzazione in una geografia di un luogo mitico.  

L’opera, consegnata dal direttivo Muse all’amministrazione comunale è stata benedetta dal parroco don Antonino Sorrentino che si è soffermato sull’eterna lotta tra bene e male, esaltata dalla figura del drago e del cavaliere: tali simboli possano essere monito per tutti. L’evento si è concluso con una intensa preghiera a San Giorgio della scrittrice e poetessa reggina Clara Condello, che con le sue parole richiama Giorgio come testimone della fede e martire del coraggio contro il maligno che fa diventare ognuno di noi cavalieri intrepidi per camminare nella fede.   Una consegna simbolica che vede anche l’itineranza de Le Muse nei territori ed in questo caso, l’arte che unisce contesti diversi con una pittrice identitaria, in un territorio di grande valenza artistico culturale come San Giorgio Morgeto.