Le Muse celebrano la giornata delle malattie rare alla chiesa degli artisti
L’Associazione Culturale “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria, continua la sua programmazione che si alterna, vista la pandemia con eventi in presenza e virtuali per continuare a narrare una Calabria che nonostante i tempi continua a rinascere ed a fare memoria della propria storia e personalità.
Una celebrazione per la Giornata Mondiale delle Malattie Rare alla parrocchia di San Giorgio alla Vittoria domenica 28 febbraio alle ore 18, per dare continuità per il secondo anno consecutivo, all’iniziativa del 2020, che aveva visto ampi dibattiti sul sociale, affrontando vari aspetti che agevolano o impediscono l’inserimento del singolo con una malattia rara nella rete di relazioni, favorendone benessere ed equilibrio. Con il patrocinio dell’Ordine degli Psicologi Calabria, si terrà dunque una celebrazione, che prevede con una veste più introspettiva, ricordano gli organizzatori, la psicologa Rosaria Melissi ed il presidente Muse Giuseppe Livoti, che hanno voluto tale celebrazione per andare così a ricercare le diverse tracce che ognuno di noi porta nel proprio vissuto, attraverso lo sguardo dell’Altro. Pensiero che prenderà forma con testimonianze tra psicologia e arte alla ricerca di quello sguardo che esprime le diversità espressive dell’Io”. La Giornata Mondiale delle Malattie Rare, così, punta all’ “Essere Visti” con una prospettiva sia interpersonale, sia soggettiva e intrapersonale. E importanti le testimonianze di Don Nuccio Cannizzaro – parroco di San Giorgio della Vittoria – chiesa degli Artisti di Reggio Calabria, della dott.ssa Orsola Latella – vice presidente ass. Le Muse e già dirigente scolastico, del prof. Giuseppe Livoti – presidente ass. culturale Le Muse e presidente Pinacoteca Area Grecanica di Bova Marina, della dott.ssa Rosaria Melissi – psicologa e del dott. Vincenzo Nociti – direttore Unità Operativa Complessa Geriatria – Grande Ospedale Metropolitano Bianchi Melacrino Morelli. Ed ancora le attestazioni “virtuali” di artisti reggini quali Cristina Benedetto, Pierfilippo Bucca, Daniela Campicelli, Maria Teresa Cereto, Mimma Gorgone, Antonella Laganà, Silvia Laganà, Adele Leanza, Francesco Logoteta, Emanuela Lugarà, Angelo Meduri, Santina Milardi, Grazia Papalia, virtualità in cui l’occhio è protagonista di quella geografia dell’anima e della vita, segno tangibile del nostro essere.