Le Frecce nel cielo, sopra un’onda tricolore: il 2 giugno a Roma la manifestazione del centro destra voce di molti italiani. Di Al Tallarita
Una Piazza del Popolo emozionata dalle frecce tricolore, che dopo le interviste ai leader che arrivano uno dopo l’altro, si apre a un composto corteo. Quello che il centro destra, in questo
2 giugno 2020 ha organizzato qui, sotto forma di pacifico flash mob con parlamentari, militanti, gente comune. Il corteo si è mosso da piazza del popolo srotolando un imponente tricolore di 500metri.
La gente tutta munita di mascherine, molte tricolore, tenta un distanziamento che poi si stringe, tanto per il numero delle persone quanto particolarmente per i capannelli che i giornalisti creano attorno ai leader che arrivano uno dopo l’altro. A partire da Tajani e poi Meloni e Salvini, particolarmente intervistato e acclamato. Ma per rassicurare sulla questione distanze, va ricordato, che siamo nettamente fuori dall’emergenza. Anche a detta di esimii immunologi e scienziati, che hanno presentato la parabola in discesa dei contagi.
La piazza è gremita, seppur chiamata a non partecipare, come dichiarato dall’ On. Larussa che intervistato dice: ‘.. è la prima volta che ci siamo ritrovati a dire alla gente di non scendere in piazza.. e nonostante questo il corteo al grido dell’Inno Nazionale è gremito di persone.
Dice inoltre ‘ne abbiamo contenuta davvero molta e il 4 luglio ci sarà certamente un tentativo di esagerare sui pericoli.. ‘ ma sappiamo che questa di oggi ne è stata solo l’anteprima.
L’On.Tajani intervistato ha detto: ‘utilizzeremo tutti i mezzi che l’ Unione europea darà all’Italia per l’emergenza’. Intanto FDI sottolinea di approvare gli aiuti utili all’Italia, ma ‘evitando condizionamenti economici e istituzionali’ oltre a tener lontano lo spettro della troika.
‘Timeo Danaos et dona ferentis’.. Conclude Larussa cioè “Temo i greci anche quando portano doni”. (Le parole di Laocoonte ai Troiani, nell’Eneide). Frase che racchiude, il sentimento di prudenza, con cui una parte del centro destra, procede nel progettare le risoluzioni di questa grave crisi tenendo d’occhio leanivre dell’UE.
Perché il 2 giugno? A questa domanda l’On. Meloni ha dichiarato: ‘sono felice che finalmente la sinistra si ricordi della festa della Repubblica’ .
L’Italia divisa in due, lo è da sempre, ma gli italiani sono solo italiani.. E colori a parte, criticano fortemente questo governo. Per la fame di molti dopo la chiusura forzata di tre mesi, i 600euro non arrivati, così come molta cassa integrazione.. Il lavoro perso, i negozi e i molti ristoranti, che con le astringenti misure, non sono riusciti a riaprire.. E chi va alla caritas per i pacchi alimentari..
La cosa importante da ricordare e che il malcontento in Italia esiste. Inutile mettere la cenere sotto il tappeto.. Perché si rischia l’incendio.
Questa di oggi è solo la prima prova generale, della grande manifestazione del 4 luglio.
Questo tricolore enorme, sembra un’onda in movimento, tra le strade di Roma.
Un’unione di voci, che cantano l’inno nazionale e di mani che tengono il tricolore, che ordinatamente procede nel Corteo.
I tre leader del centro destra, sono in cima al tricolore e la gente, manifesta e racconta, parla, a tratti urla, liberamente: del lavoro perso, della crisi nera che sta affrontando, dei figli rimasti senza lavoro e senza aiuti statali. Emerge il bisogno popolare si essere ascoltato. E il centro destra interpreta e da voce a questo malcontento popolare. Il cambio storico di una destra che ascolta il popolo e scende in piazza e una sinistra che resta nei palazzi. Questo si denota oggi.
La gente che probabilmente si sente poco ascoltata dal governo. E che ha bisogno di manifestare la propria presenza, vedendo negato un confronto diretto col governo. Che addirittura nell’emergenza è riuscito anche ad escludere a tratti il Parlamento..
É un’unione ordinata di voci, quella a Roma di questo 2 giugno, che s’innalzano per il bene dell’Italia, dietro migliaia di mascherine.
In questa, Festa della Repubblica Italiana é rappresentata la gente del popolo, con la compresenza dei rappresentanti politici, che sentono vivo questo richiamo al Paese e dalla gente. Che ha bisogno di certificare la sua presenza e dire ‘ io c’ero’, magari dentro a un selfie con il Sen.Salvini.
Tra le parti del racconto, di questa manifestazione tutta romana.