Le emergenze non sono una novità per il nostro territorio!

Le dichiarazioni di questi giorni incentrate sui rimpalli di responsabilità tra l’amministrazione comunale di Reggio Calabria e quella regionale, riguardo il periodico ritorno dell’emergenza rifiuti, rappresentano l’ennesima conferma sull’inadeguatezza di una classe politica che si dimostra solerte solo nell’elaborazione di strategie propagandistiche finalizzate a raccattare voti dai più ingenui e dagli opportunisti in cerca di qualche scambio di favori (illusorio).
Di fatti, nel 2020, non è tollerabile, per la maggior parte dei cittadini con adeguata capacità di discernimento, accettare le giustificazioni del vicesindaco Neri e della presidente di regione Santelli che imputano la causa della mancata raccolta dei rifiuti all’impossibilità di conferire gli stessi nelle attuali discariche, in quanto sature o “collassate”, per usare un termine più significativo.
Non si deve certo essere dei geni per capire che le discariche non sono dei buchi neri dove continuare a gettare tonnellate di rifiuti con la speranza che svaniscano nel nulla, né si può risolvere la periodica emergenza spostando la nostra spazzatura da un luogo all’altro della città pur di non inciamparci mentre usciamo di casa o mentre camminiamo per strada, ad esempio alternando semplicemente i metodi di raccolta dal porta a porta a quello dei cassonetti centralizzati e viceversa.
La densità demografica e la quantità media di produzione di rifiuti fanno parte di quelle regole matematiche che non possono essere ignorate, soprattutto da un amministratore che si possa definire tale, né si può semplicemente copiare ed importare un metodo di raccolta che risulti virtuoso in un’altra città sperando di risolvere la nostra annosa emergenza, in quanto vanno considerati altresì i fattori orografici, urbanistici, storico-culturali ed economici locali che implicano un metodo di gestione specifico per la nostra area geografica.
Al contempo non ci si può permettere di lasciare il settore in mano alle speculazioni della criminalità organizzata o di gente priva di scrupoli nell’interrare o affondare i materiali di scarto, distruggendo l’ambiente circostante e la salute della collettività.
Qualcuno a questo punto penserà che stiamo chiedendo troppo per le capacità dei nostri rappresentanti istituzionali, anche se prima ci si dovrebbe chiedere allora chi li abbia votati e messi in tal ruolo.
In ogni caso, al fine di non apparire come quelli che sono bravi solo a criticare, è doveroso informare la collettività che, pur privi di un ruolo istituzionale, si è provveduto circa 5 anni or sono ad elaborare, dietro studio, sopralluoghi ed analisi territoriali, un piano di gestione integrata dei rifiuti in grado di abbattere, dietro un programma di riciclo ed incentivi, la periodica emergenza ambientale e la relativa pressione tributaria.
La documentazione fu depositata gratuitamente presso il Comune di Reggio Calabria e nel 2016 ne discutemmo i contenuti per la relativa applicazione con la Commissione consiliare competente.
Purtroppo, nonostante gli impegni stabiliti, dietro la nostra raccomandazione che la mancata applicazione del piano di gestione proposto avrebbe fatto ritornare la periodica emergenza, l’iter del procedimento, per far arrivare la documentazione ad una delibera del Consiglio comunale, non venne portato a termine.
Inoltre, nel 2019, abbiamo sollecitato nuovamente l’Ufficio di presidenza del Consiglio comunale per far concludere il procedimento previsto nell’attuale Statuto e Regolamento della città ma, sebbene abbiano ammesso gli errori nel non dare seguito al procedimento, ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna convocazione in commissione ed il sopraindicato atto amministrativo resta in attesa di una delibera.
Come se non bastasse, nel frattempo, abbiamo integrato la documentazione con un’idea progettuale per la creazione in loco di filiere produttive, con materiale da riciclo, che consentirebbero lo sviluppo di nuovi posti di lavoro, nonché la costruzione di un Termovalorizzatore di ultima generazione, da parte della Città Metropolitana, oggi titolare dell’ATO in materia di gestione rifiuti, per la trasformazione del materiale non riutilizzabile in fonte di energia sostenibile per il fabbisogno locale.
Ma la mancanza di collaborazione, gratuita e nell’interesse esclusivo della collettività, l’abbiamo riscontrata anche sulla questione aeroporto, che ci vede attivi in tutte le sedi, sin dal 2016, come Comitato pro aeroporto dello Stretto (oggi sezione specializzata del MITI UdS), fino ad essere arrivati, il 16 gennaio di quest’anno, a depositare e discutere un dossier presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Così come, mentre noi cerchiamo, da due anni a questa parte, di coinvolgere senza condizioni tutti i cittadini nei procedimenti di gestione delle risorse pubbliche, attraverso l’assistenza nella costituzione dei comitati civici di quartiere, in linea con le previsioni delle vigenti normative sulla trasparenza e partecipazione, i vari esponenti di partito si preoccupano invece di ripristinare le ex circoscrizioni politiche, tramite bozze di regolamento comunale e proposte di legge in Parlamento, sperando di poter raccattare qualche voto in più sui disagi della gente.
In questi anni di impegno incondizionato, per cercare di migliorare le condizioni del luogo in cui viviamo, abbiamo pertanto avuto ampie dimostrazioni e raccolto atti probatori che certificano inequivocabilmente come l’attuale stato di degrado del nostro territorio, già antecedente all’emergenza globale sul Covid-19, non è assolutamente casuale, viceversa vi sono delle responsabilità ben precise di cui né i vari esponenti di partito né coloro che continuano a sostenerli per ingenuità o per appagare un interesse personale, potranno continuare ad esimersi o rimpallare.
In attesa quindi che giungano le amministrative su Reggio Calabria informiamo la collettività che lanceremo nei prossimi giorni, dalle nostre pagine Facebook, una rubrica settimanale in diretta per condividere il nostro programma d’intervento e quanto è stato fatto in questi anni, con la relativa documentazione, nondimeno risponderemo alle domande dei nostri concittadini e ci confronteremo con altre idee e proposte.
Infine invitiamo a collaborare tutte le persone con le mani libere affinché si possa rompere una volta per tutte la cerchia trasversale di soggetti inadeguati che fin oggi è presente nei punti chiave della città e che si nutre della precarietà del nostro territorio proprio per non perdere il controllo sulla gestione delle risorse pubbliche.
Per il MITI Unione del Sud, il candidato sindaco Fabio Putortì