Le criticita’ del centro dialisi di Taurianova

La tendenza a dire piccole bugie a fin di bene appartiene a tutti noi e, in alcuni casi, può rappresentare un valido aiuto per il superamento degli eventi di vita quotidiana. Tuttavia, in altre situazioni, nascondere la realtà può assumere connotati estremi ed alquanto compromettenti per chi si rende responsabile di affermazioni in nessun modo suffragate da incontrovertibili fatti.
È quanto sta accadendo al Centro Dialisi di Taurianova dove, a seguito di un articolo, apparso su un giornale on-line, a firma Aldo Polisena, si è alzato un imprudente polverone, tendente a coprire, non si capisce per quali motivi, le tante criticità di cui, oggi, il “Centro” soffre e, allo stesso tempo, tentare, in maniera inspiegabile e oggettivamente non comprensibile, di alterare lo stato di fatto che concerne la delicata e salutare attività istituzionale del vitale luogo di cura.
Le inesattezze, frutto di disinformazione, hanno fatto impallidire, e poi fatti neri dal dispiacere, gli Operatori Sanitari del Centro Dialisi di Taurianova, i quali stanno vivendo, sulla propria pelle, una dura realtà, concretamente diversa da quella che nell’articolo si vorrebbe far apparire.
Mai Polisena si è occupato, di fatto, delle problematiche riguardanti il Centro Dialisi né, tanto meno, mai ivi si è recato a rendersi conto, di come stanno le cose. Le notizie diffuse dal giornale on-line non rispecchiano la reale situazione di sofferenza dell’importante “Centro di cura” della Piana. Perché, quando si afferma che la vita attuale nella “struttura” dialitica scorre fluida e scevra da difficoltà, si è evidentemente disinformati e le note scritte disturbano le intese in corso.
Va precisato che i Sanitari non “tutti sono in servizio” come affermato nell’articolo, di fatto mancano il sostituto del medico no-vax sospeso e due infermieri mentre un medico si assenta per ferie, per più giorni, ogni settimana, in modo sistematico (Sic). Evidente é il sovraccarico di lavoro dei due Dirigenti Medici rimasti in servizio ai quali vanno riconosciute doti umane, dedizione al lavoro, impegno e passione.
Il personale attualmente in forza al “Centro” oltre ad essere scoraggiato e deluso è, soprattutto, stanco perché gravato da pesanti carichi di lavoro, con continui raddoppi di turni e reperibilità, da garantire anche presso l’Ospedale di Polistena dopo l’avvio di due posti di emergenza, personale che con abnegazione resiste solo grazie al profuso senso di sacrificio. Quindi il personale in organico al Centro Dialisi di Taurianova non è “numericamente” sufficiente!
Allora ci chiediamo perché si vuol far credere che il Centro Dialisi di Taurianova, attualmente, è una “macchina perfetta” con personale sanitario proporzionato al bisogno al fine di garantire adeguati livelli di assistenza e professionalmente gratificato?
In realtà non è così. Si usi, per favore, onestà intellettuale, e si eviti di impartire ordini all’orchestra del Titanic di continuare, nonostante tutto, a suonare, per distrarre e tenere alto il morale dei passeggeri della nave, mentre la stessa nave rischia di colare a picco; in definitiva si vuol far credere che tutto procede bene.
In verità, quanto scritto dal dr. Pardo – sull’argomento criticità del Centro Dialisi di Taurianova indicando dati precisi verificati rigorosamente e perciò inconfutabili – NON SONO “articoli strani”, ma rappresentano la reale situazione; infatti la Dr.ssa Gabriella Eburnea, Direttrice Distretto Sanitario Area Tirrenica ASP, in visita al Centro Dialisi di Taurianova su invito del dr. Pardo, dopo aver “toccato con mano” le necessità del “Centro”, ha prontamente inoltrato, alla Dirigenza Asp reggina, formale richiesta del personale di cui necessita la struttura taurianovese.
Questo è tutto! Questa è chiarezza! Noi non abbiamo scheletri negli armadi. Ci stiamo impegnando per il vero dando esatte informazioni anche per non disorientare la particolare “utenza” peraltro di già provata dagli avvenimenti. Qualora dovessimo accertare che lo scritto “contro” tendesse a screditare il nostro operato andremo a tutelarci in appropriata sede perché è nostro intendimento agire solo ed esclusivamente per il bene del “Centro” e ci rincresce essere “impediti” di poterlo fare. Noi guardiamo avanti e ci piace scegliere con cura le parole da non dire.
Circa la diffusione di notizie inesatte sui buoi che scappano dal recinto; il “recinto” è difficile da cambiare, o da realizzare ex novo, quando ad ogni occasione c’è sempre qualcuno che, per motivi di opportunità, cerca con ogni mezzo di denigrare l’operato di chi come noi, con senso di responsabilità e altruismo, si sono spesi, e continuano a spendersi in toto, per la soluzione delle criticità.
Ben vengano, certamente, in un alquanto ipotetico “nuovo recinto”, le “alte specializzazioni” di cui tanto si parla per dare centralità territoriale al Centro Dialisi taurianovese;
Ben venga il riconoscimento del ruolo di “Centro di Coordinamento” di una medicina multidisciplinare;
Ben vengano ipotetici progetti di rilancio dell’ex Ospedale di Taurianova ma, si abbandoni l’idea che per far brillare la propria luce, occorre, necessariamente, spegnere quella degli altri.
A proposito di bugie, citando la poetessa Alda Merini “Chi è a corto di bugie non può salvarsi”, mai dirle grosse però perché sono tutt’altra cosa.
Comunque è sempre benvenuto chi viene per “costruire” nell’interesse del Centro Dialisi di Taurianova e… c’è posto anche per i sognatori.
Absit iniuria verbis.
Taurianova 22 febbraio 2022
dr. Giacomo Alviano, I. P. dr. Pino Pardo, già dializzato, trapiantato del rene, già
Presidente Comitato Tutela “Pro-Centro Dialisi” Taurianova