Le “colpe” di Locride Ambiente S.P.A

Locride Ambiente S.p.A, a seguito di errate interpretazioni e notizie circolate in queste settimane in riferimento alla mancata raccolta del materiale indifferenziato, che ha causato disagi alle popolazioni di città e paesi, sente il dovere di chiarire ulteriormente la propria posizione e ribadire verità, per alcuni sorde, da altri, evidentemente, tenute nascoste.
Si afferma, in maniera assoluta, senza timore di smentita, contrariamente a quanto dolosamente asserito (o fatto asserire) che il blocco della raccolta non è da addebitare ad inefficienze dell’organizzazione di lavoro della Società, né a disservizi imprevedibili ai quali la stessa Società non ha contrapposto soluzioni.
È premura dell’Azienda, infatti, garantire al meglio il servizio, ma se il sistema su scala regionale si blocca, perché l’unica discarica operativa in Calabria, quella di Crotone, impedisce il conferimento, o perché satura, o perché condizionata da problemi amministrativi non immediatamente superabili (ad esempio contratti scaduti), nemmeno l’imprenditore più magico che ci sia sul mercato può fare nulla.
Pertanto, allo scopo di meglio illustrare la situazione, Locride Ambiente S.p.A. reputa opportuno riassumere alcuni passaggi essenziali dell’attività di raccolta, effettuata.
Come si sa, i comuni che hanno avviato la raccolta differenziata, affidano, previa indizione di gara di appalto, a società specializzate, come Locride Ambiente, il servizio.
Il sistema di raccolta è molto semplice, oltre che preciso.
I rifiuti vengono raccolti sui territori comunali e successivamente conferiti presso gli impianti di riferimento dove si procede alla lavorazione del materiale raccolto.
La lavorazione consente di ottenere una produzione di combustibile da rifiuto, che è pari al 40 per cento circa dei rifiuti conferiti, il 55 per cento è rappresentato da scarti di lavorazione. Questi scarti sono trasportati, per essere smaltiti presso le discariche individuate dalla Regione. A tal proposito, val la pena sottolineare che attualmente per effetto del piano regionale in vigore, su tutto il territorio regionale è operativa solo una a Crotone.
Il rimanente 5 per cento è riferito a rifiuti metallici, che vanno a recupero.
Detto questo, si ribadisce che l’emergenza scoppiata nelle scorse settimane è stata causata dell’impossibilità di conferire gli scarti di lavorazione presso la discarica di riferimento.
Locride Ambiente, pertanto, non ha alcuna responsabilità Chiunque voglia affermare il contrario è consapevole di commettere una palese diffamazione.
Ove si perpetuasse un atteggiamento o, peggio, un comportamento ostruzionistico, Locride Ambiente dovrà tutelarsi.
Non da ultimo, serve una breve riflessione sullo sciopero indetto per il prossimo 16 giugno dal sindacato Slai cobas, per asseriti mancati pagamenti.
Il rapporto con questo sindacato è da tempo irrimediabilmente chiuso. Dialettica violenta e diffamatoria, oltre che finalizzata ad istigare i lavoratori contro la Società, non paga e non può essere strumento di confronto.
Locride Ambiente S.p.A. dichiara la propria rigorosa e lineare condotta. Si vedrà, pertanto, quali risultati otterrà Slai-Cobas e se l’iniziativa sarà giudicata legittima.

Siderno, lì 06.06.2020

Ufficio Stampa
Locride Ambiente S.p.A.