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Le aziende di bus privati abbandonate dalla Regione Calabria. L’appello della filiera trasporti Confapi

Nonostante le numerose sollecitazioni e l’appello alle prefetture e alla Regione, le aziende di trasporto turistico NCC calabresi, a partire dall’inizio della pandemia, sono ferme al palo, senza mai aver avuto l’attenzione che il settore merita, nonostante muova gran parte dell’economia locale.  

La Regione Calabria, infatti ha autorizzato le aziende di trasporto pubblico locale al riempimento fino all’80% dei posti, mentre nulla ha previsto in favore delle aziende private di trasporto, nonostante nei bus turistici (contrariamente al TPL) viene garantita la tracciabilità dei passeggeri i quali, tra l’altro, sono spesso congiunti (quindi con minore rischio di contagio).

Vittorio Chiappetta, imprenditore cosentino eletto presidente nazionale della Filiera Trasporti Confapi, sul settore in ginocchio, fatto da aziende piccole e medie che stanno scomparendo, ha così dichiarato: “Le istituzioni non sono mai state vicine a queste aziende, sono due anni che aspettiamo senza avere alcuna risposta, la Regione ha fatto qualche progetto ma avvantaggiando solo le aziende che operano nel trasporto pubblico locale. Chiediamo non solo aiuti ma di essere da supporto per queste aziende interloquendo direttamente con l’istituzione regionale”.

Nel mese di luglio, da parte del gruppo di Confapi Trasporti è stata inviata una nuova comunicazione formale PEC alla Regione, con cui veniva chiesto un incontro e un provvedimento di chiarimento in favore delle aziende private con equiparazione al riempimento dei posti al pari del TPL. Ma ad oggi non è arrivata nessuna risposta.

Per questo il presidente Luigi Falco ed il vice presidente Andrea Palummo della filiera trasporti di Confapi Calabria, dichiarano:

 “Le aziende di trasporto turistico sono state lasciate in balia delle onde e nulla si è compiuto nè si sta compiendo con riguardo all’integrazione del trasporto pubblico locale attraverso l’utilizzo dei mezzi privati nonostante vi sia un obbligo di legge in tal senso. La cosa più allarmante è il totale silenzio della Regione Calabria che, nonostante i tanti accordi presi, non ha mai coinvolto le aziende NCC nel trasporto pubblico locale” e così concludono “così si rischia un nuovo stato di agitazione e ulteriori proteste dinanzi la cittadella Regionale”.

Inoltre, a seguito delle disposizioni del Governo centrale, saranno stanziati fondi per l’integrazione delle linee di trasporto pubblico locale.

Tale integrazione con l’ausilio dei privati NCC (con lista già comunicata lo scorso anno alla Regione da Confapi – all’attenzione dell’ing. Tarsia e Ass. Catalfamo) non è stata attuata dalla Regione Calabria contrariamente a quanto sta accadendo già nel Nord Italia.

 

                                                                                                                                                                         Rossana Muraca