L’Assessore Roccisano sul “Piano di diritto allo studio”
La Giunta ha approvato, nel corso della riunione di oggi, su proposta dell’Assessore alla Scuola Federica Roccisano, il “Piano di diritto allo studio”.
Si tratta – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – di un Piano innovativo, rispetto ai precedenti, sotto due aspetti importanti. Il primo riguarda le conseguenze della legge di stabilità e, quindi, il passaggio delle competenze dalle Province alle Regioni. In tal senso è previsto nel piano un importo di 4.410.000 euro suddiviso, come negli anni precedenti, nei territori provinciali, in base alla popolazione e che sarà destinato ai trasferimenti nei territori per interventi, secondo la seguente priorità: 60% per l’inclusione degli alunni disabili, 22% per il servizio mensa, 8% per i convitti e semi convitti, 10% per acquisti scuolabus. “È opportuno sottolineare – ha detto l’Assessore Roccisano – che l’inclusione dei bambini disabili è un asse portante del mandato che mi ha affidato il Presidente Oliverio. Pertanto, gli interventi inseriti all’interno del piano allo studio, in virtù di un lavoro messo in campo insieme all’Ufficio Scolastico Regionale, saranno integrati da un piano di politiche attive a favore degli assistenti educativi di base e degli educatori professionali per l’assistenza di tipo specialistico”.
Il secondo aspetto, che ratifica l’aspetto innovativo di questo Piano, riguarda i progetti sperimentali. “L’esperienza dell’anno scolastico appena concluso – ha detto ancora l’Assessore Roccisano – ci ha parlato di storie di successo di progetti in reti tra scuole che, in maniera innovativa, hanno contribuito a rafforzare conoscenza e competenza dei nostri studenti. Quest’anno, viste le emergenze anche di livello nazionale, abbiamo deciso di invitare nuovamente le scuole a fare progetti in rete e a farlo, però, seguendo un tema specifico, quello dell’educazione al sentimento e dell’inclusione. Sono due tematiche che diventeranno cruciali per le scuole calabresi sin dagli istituti comprensivi e quindi dai bambini più piccoli. Sono convinta, infatti, che i casi di femminicidio come anche di bullismo a danni di bambini e ragazzini diversi per ragioni di genere o di nazionalità o di disabilità, richiedano un intervento preventivo a livello anche scolastico: non sono tematiche da essere affrontate solo nella fase dell’adolescenza, tutt’altro, gli esperti del settore ci dicono che è proprio nell’età più piccola che si deve intervenire ed insegnare che cosa è l’amore, come approcciarsi con l’altro sesso e con chi è diverso da noi e soprattutto quali sono gli atteggiamenti da non avere o dai quali rifuggire. Un’azione chiara verso la Calabria positiva che insieme al Presidente Oliverio stiamo costruendo per un presente e per un futuro migliore, a partire dalle generazioni più giovani”. o.m.