L’appello del premio Muse Vivien Hewitt: A reggio il teatro Cilea ha bisogno di una fondazione
Secondo serata delle grandi occasioni quella che si è tenuta domenica scorsa al Cortile delle Muse per un appuntamento della programmazione estiva de l’associazione “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria che si è proiettata ormai nel panorama internazionale. Un gremito pubblico così ha potuto conoscere un personaggio come Vivien Hewitt regista, costumista, scenografa, conosciuta per essere una delle piu’ importanti esperte su Giacomo Puccini. Una scelta importante ha dichiarato il presidente Muse Giuseppe Livoti, scelta che attesta come il Premio Muse è nel panorama internazionale dei riconoscimenti di prestigio che vedono “in presenza” personalità di alto livello dialogare con i soci e “firmare” ormai la storica formella in argilla che attesta la consegna del premio, formella realizzata dalla nota artista, scultrice e ceramista Rossella Marra. Tanti saluti istituzionali iniziali dal collegamento in diretta col già Premio Muse Marinetta Saglio fotografa per il cinema, la tv ed il teatro la quale, ha ribadito come ricevere una attestazione è fonte essenziale di riconoscimento per chi lavora in questo campo, ed ancora il presidente dei Comuni dell’Area Grecanica Pierpaolo Zavettieri – sindaco di Roghudi che ha voluto ribadire il senso del fare cultura nei nostri territori che andrebbero valorizzati e protetti così come l’attività de Le Muse ormai un riferimento della regione Calabria. Dello stesso parere il presidente del Consiglio Comunale di Staiti Leone Campanella ed ancora del presidente della Camera di Commercio dott. Ninni Tramontana che complimentandosi per la pregevole iniziativa ha sostenuto l’urgenza di fare rete anche con sodalizi come Le Muse e che l’occasione dell’incontro con la Hewitt potrà essere anteprima di probabili accordi per il futuro.
Dunque appuntamento prestigioso per una donna che ha firmato circa settanta produzioni operistiche in prestigiosi teatri in Italia, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Malta, USA, Giappone, Corea del Sud, Brasile, Perù e Uryguay. Ha dato vita all’Itinerario Pucciniano con il libro La Terra di Puccini e il DVD Puccini Luoghi e suggestioni. Tra i suoi spettacoli Madama Butterfly al Teatro Carlo Felice di Genova e al Arts Center di Seoul nella produzione intramontabile del Festival Puccini (18 riprese finora in Italia, Giappone, Germania e USA), La Boheme a Seoul e a Gozo, Tosca a Gozo, Otello di Rossini al Manoel Teatro di Malta, Il Barbiere di Siviglia sempre per il Teatro Carlo Felice. Collabora da molti anni con il Festival Puccini di Torre del Lago. La sua produzione di Madama Butterfly è la più acclamata e longeva nella storia del Festival: è stata rappresentata a Torre del Lago nel 2000, 2002, 2003, 2004, 2010, 2012, 2016 e 2018. Premio Fuji per il migliore evento dell’anno culturale Italia Giappone 2001, è stata presentata a Tokyo, Nagasaki, Kobe, a Baltimora, al Maifestspiele di Wiesbaden, nuovamente in Giappone presso il Bunka Kai Kan Theatre e per l’Expo di Aichi nel 2005 e a Seoul nel 2017. Edgar, scelto nel 2008 fra i titoli per l’inaugurazione del Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago in concomitanza con i 150 anni dalla nascita di Giacomo Puccini, è stato votato dal pubblico quale migliore spettacolo della 54° edizione del Festival.
Ha affiancato il grande baritono Rolando Panerai nella realizzazione di La Bohème (1994) e Gianni Schicchi (1993) per il Festival Puccini. La guida La Terra di Puccini con le fotografie di Angelo Ceresa, nasce invece nel 1991 per creare un itinerario turistico culturale attraverso i luoghi pucciniani. Regista e sceneggiatrice di documentari e video, ha collaborato alla mostra Nessun Dorma all’Opera Nazionale di Beijing (2010) e al Pearl Opera House di Guangxhou (2011), oltre a Puccini al Cinema a Torre del Lago per le celebrazioni Puccini 150° (2008). Un momento dunque di dialogo con una “stage director” dei più grandi palcoscenici al mondo. La premiata ha raccontato tanti episodi della sua vita: tutto avviene seguendo un sogno – dice- io giovane donna partita dall’Irlanda verso l’Italia e che ora mi vede presente in Calabria dal lontano 1994 in occasione della riapertura del Teatro Rendano con la messa in scena curata da me del Gianni Schicchi. Il Teatro ha detto il noto personaggio è vita, immaginate che per una produzione per l’opera lirica spesso ci sono piu’ di 80/100 persone su un palco, una grande fabbrica. Reggio con il Teatro Cilea perché non produce? Perché non vi è una Fondazione ? I giovani sono bravissimi, bravissimi i calabresi ma le strutture? Palermo in questo ultimo periodo è riuscita a stabilizzare circa 15 persone all’interno del suo Ente Stabile ed in un periodo così, queste, sono le grandi vittorie in particolare per le nuove generazioni. Io ho iniziato così per caso giovanissima, mi portarono a vedere il Pipistrello di Strauss e rimasi suggestionata dalla rappresentazione e pensai tra me e me perché non fare anche io questo lavoro ? Ero sognatrice e magari fuori luogo in quel momento ma, per caso cercavano una attrezzista di scena in un teatro accanto al mio luogo di lavoro. Amavo ed amo il bel canto e così studiai all’Istituto Verdiano a Parma.
La serata ha previsto vari momenti di interazione con le storie pucciniane come le creazioni artistiche di Giovanna Cuzzocrea in arte “crazy joe”dedicate alla Turandot, Butterfly, Boheme, Tosca, Manon lescaut, Rondine con elementi che incarnano tra trame auree ed argentee i sentimenti dei vari eprsonaggi. Ed ancora la presenza di Samuela Piccolo che in qualità di direttrice di danza ed esperta di ballo ha realizzato un appello sotto forma di coreografia leggera ed inedita, animando il giardino de Le Muse e ricordando a tutti che occorre una ripresa per tutto questo settore –in crisi- a causa della pandemia e ponendo l’attenzione alle istituzioni tutte, quelle di alta cultura che dovrebbero supportare centri di formazione e di promozione del mondo coreutico. La consegna del Premio ha sancito la fine della serata che ancora una volta per la vice presidente Muse già dirigente scolastico Orsola Latella attesta un operato culturale de “Le Muse” proteso al bello, al nuovo ed all’inedito nella massima crescita della civitas.