Lamezia, voci fuori dal coro
Tanto nessuno ascolta nessuno, e quel poco di movimento che si vede è frutto di compagni di partito o di associazioni, considerando questa mancanza di ascolto traggo l’occasione di dedurre un’analisi personale. Per quanto riguarda ciò che ho appreso dai giornali sull’incontro che è avvenuto per la Sanità Lametina, volutamente non ho voluto assistere in prima persona all’evento organizzato dal coordinamento 19 marzo, considerando che non condivido le loro scelte di azione.
Ad oggi non conosco le reali condizioni dell’ospedale di Lamezia Terme, forse prima sarebbe meglio delineare il reale stato dell’ospedale, il reale progetto futuro e quanto necessità a livello di coperture economiche per renderlo sufficiente ma efficiente.
Andrebbe anche riformulato come efficienza di personale e bisognerebbe individuare il sistema di raccomandazioni che magari vige all’interno, insomma estirpare tutte le mele marce che potrebbero fare funzionare male tutta la struttura ospedaliera.
Tutto questo potrebbe essere possibile attuando un inquadramento tra reparti e numero di operatori ed infine con i macchinari a disposizione, un quadro economico e finanziario per considerare le spese e le entrate ed avere tutto chiaro lo spostamento di risorse finanziarie, e bisognerebbe fare anche un quadro legale considerando che potrebbe essere leso l’articolo 32 C.I.
Bisognerebbe individuare la fonte che ha potere decisionale e dopo avere stilato uno specchio chiaro e dettagliato della macchina amministrativa si potrebbero optare a dare delle proposte sui tavoli del potere. In altri termini personalmente e ripeto personalmente penso che valgono a ben poco le nostre istanze con gente che ha venduto completamente Lamezia Terme e non solo l’ospedale.
In ultima battuta vorrei che il parcheggio del complesso ospedaliero fosse libero e gratuito e soprattutto un posto sicuro per le auto dei degenti e degli operatori e dei parenti dei degenti. Ad oggi mi sembra abnorme fare passare per normalità in una struttura cosi seria e con un numero elevato di professioni e di normali cittadini, essere vittime di azioni vandaliche da parte dei ROM.
Facciamola passare anche per normalità che ormai siamo abituati a tutto, ma svegliatevi almeno 5 minuti al giorno e ripetetevi che di normale non c’è nulla.
Per qualsiasi contro deduzione sono sempre disponibile a dare maggiore chiarimenti, ma sicuramente non sarà il caso considerando che oltre a qualche sagra o qualche parata (come ho sentito giorni fa in una delle trasmissioni locali che fanno girare anche in rete), non sono assolutamente interessati.
Avvilimento totalmente per un sistema di cose che potrebbero essere gestite egregiamente, quando invece siamo costantemente vittime di incapacità. Come diceva Socrate: io so di non sapere, umiltà, umiltà ci vuole.
Francesco Mendicino, Rinascita di Lamezia