Lamezia Terme, 15 gennaio 2025 – Un inizio d’anno sfavillante per la stagione teatrale Vacantiandu, che ha ospitato, in un gremito Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, “La Locandiera”, la commedia più celebre di Carlo Goldoni. La sua messa in scena, con la regia di Enrico Fasella e la magistrale interpretazione di Miriam Mesturino, Luciano Caratto, Alessandro Marrapodi, Barbara Cinquatti, Sebastiano Gavasso, Maria Elvira Rao, Stefano Bianco e i Germana Erba’s Talents ha saputo rinnovare un classico intramontabile con un’interpretazione fresca e vivace, mantenendo intatta la forza e la modernità del testo goldoniano scritto nel Settecento e che conserva una straordinaria capacità di parlare anche al pubblico di oggi.
Lo spettacolo si presenta con una dinamicità che scivola perfettamente tra la leggerezza e la riflessione, senza mai perdere di vista l’essenza dei personaggi creati da Goldoni. Mirandolina, interpretata con grande fascino e incisività da Miriam Mesturino, è una donna forte e indipendente, capace di dominare il palco con la sua astuzia e il suo carisma.
La sua capacità di essere padrona del suo destino senza mai perdere il controllo è resa con grande sottigliezza, senza mai scadere nel banale, ma piuttosto con un sorriso che suggerisce una certa complicità con il pubblico. Il controverso rapporto con il Cavaliere di Ripafratta, un uomo che inizialmente sembra immune al suo fascino, diventa il cuore pulsante della commedia, insieme agli amoreggiamenti, mai troppo espliciti, con il Conte di Albafiorita e il Marchese. Anche la Contessa e la Baronessa, personaggi che incarnano una aristocrazia finta e decadente, giocano un ruolo di seduzione all’interno della locanda.
Il cast di attori ha saputo dare corpo e anima ai vari personaggi, ciascuno con una propria specificità. Il Conte, il Cavaliere, Fabrizio il cameriere e gli altri uomini presenti nella locanda sono delineati con tratti distintivi che ne evidenziano la fragilità, l’orgoglio e la sottomissione nei confronti della “manipolatrice” Mirandolina.
La scenografia gioca un ruolo fondamentale nella riuscita dello spettacolo. Viene ben ripreso il luogo della locanda, con le sue atmosfere ricche e accoglienti che diventa il palcoscenico ideale per i giochi di seduzione che si sviluppano tra i personaggi. I costumi di scena, insieme alle parrucche acconciate in complesse pettinature, mettono in risalto le classi sociali di appartenenza e aggiungono un’ulteriore visione di un mondo passato. Stupefacente il ritmo teatrale, serrato e mai statico, con una continua alternanza di battute frizzanti e momenti di riflessione più profondi, che conferiscono allo spettacolo una dimensione universale.
Lo spettacolo è inserito nel Progetto “Vacantiandu 2024” finanziato nell’ambito degli Eventi di promozione culturale 2024 Pac 2014/2020 Azione 6.8.3 della Regione Calabria. La direzione artistica è affidata a Nico Morelli ed Ercole Palmieri.