Lamezia, San Francesco da Paola Pellegrino in Australia

La Sacra Reliquia del dito di San Francesco di Paola, custodita dal 1961 nel Santuario Diocesano di Lamezia Terme sarà portata in Australia, in occasione dei festeggiamenti che si terranno a Melbourne in onore del Santo Taumaturgo, a partire dal 25 febbraio 2018.

Il trasferimento, che è stato definito un evento di portata storica da parte degli organizzatori, in quanto, in oltre cinquecento anni di storia i Sacri Resti del Santo Calabrese non hanno mai varcato i confini nazionali, avverrà domenica 18 febbraio.
Alle ore 11 verrà celebrata presso il Santuario Diocesano di San Francesco di Lamezia Terme, alla presenza delle autorità, una Santa Messa presieduta dal Vescovo Mons. Luigi Cantafora. Al termine della funzione Religiosa, la Sacra Reliquia accompagnata dagli Statuari di San Francesco, verrà portata in aeroporto dove sarà esposta all’interno dell’aerostazione per alcune ore, prima di essere sigillata dalle competenti autorità doganali e imbarcata per Melbourne a seguito della delegazione ufficiale.

L’evento ricade nel quarantesimo anniversario dell’arrivo a Melbourne della statua di San Francesco, custodita nella chiesa del Calabria Club e fatta arrivare direttamente da Paola, per interessamento di alcuni Calabresi provenienti da Sambiase “ora Lamezia Terme” (tra i quali si ricordano l’indimenticato Gregorio Aloe, Ugo Zaffina e Sam Sposato) in modo da fare riunire, almeno una volta a l’anno, tutti i Calabresi d’Australia per ricordare e rivivere le tradizioni dell’amata e indimenticata terra natia.

Tale evento fortemente voluto dal direttivo dell’Accademia delle Tradizioni Popolari Calabresi e soprattutto da tutti i soci del Calabria Club di Melbourne, che lo hanno totalmente finanziato, è stato organizzato, tra mille difficoltà e lungaggini burocratiche, dal manager dei servizi turistici del territorio Gianfranco Caputo, pronipote di Gregorio Aloe, ed ha visto impegnati nell’organizzazione, uno staff di oltre settanta persone che ha lavorato per ben otto mesi giorno e notte affinché, un sogno di un’intera comunità diventasse realtà.

Per quanto concerne la reliquia – viene ricordato – che è di proprietà della Comunità dei Padri Minimi del Convento di Lamezia Terme, il cui Correttore è Padre Giovanni Sposato, ed è esposta all’interno del Santuario Diocesano di San Francesco di Paola a Lamezia Terme.

Il Sacro dito è custodito in una teca risalente all’anno 1600 sulla quale è riportata la scritta – COME GESÙ, IL NOSTRO SANTO PADRE FRANCESCO DI PAOLA CERCAVA DI TOCCARE MOLTI INFERMI PERCHÉ, PER OPERA DEL SIGNORE, OTTENESSERO LA SALUTE-

La teca è incastonata nel trofeo di in un Reliquiario a forma di Angelo fatto di argento colato, oro 18 kt (donato dai Sambiasini), bronzo e pietre preziose, è stato realizzato a Roma nel 1961 dal famoso maestro Domenico Mastroianni.

Per la traslazione del Sacro Dito (di 18 g circa di peso e lungo 11 cm) è stata allestita, dalle maestranze Lametine “devote al Santo Paolano”, una maestosa cassa in legno internamente blindata del peso di 180 kg, realizzata secondo gli standard di sicurezza richiesti dalla Direzione Generale del Ministero Archeologia Belle Arti e Paesaggio.
Per garantire una maggiore protezione, la cassa verrà fissata all’interno di un contenitore in acciaio che occupa un ingombro di 6 metri cubi e verrà imbarcata su un volo messo a disposizione dai fedeli Australiani.

Inoltre, tutte le fasi del viaggio, quali carico, scarico e sosta nazionale/internazionale, avverranno alla presenza di un’apposita scorta voluta espressamente dagli organizzatori.

Ad accompagnarla nel pellegrinaggio in Australia saranno Padre Ivano Scalise del Convento dei Frati Minimi a Lamezia Terme, ed il vice presidente dell’Accademia delle Tradizioni Popolari il sig. Salvatore Caputo.

A Melbourne ad accogliere la Sacra Reliquia del Dito di San Francesco di Paola proveniente dal Santuario di Lamezia, ci saranno le autorità religiose e civili oltre a migliaia di fedeli provenienti da tutta l’Australia (si prevede una presenza record di oltre diecimila persone).