Lamezia, Gianturco: “Vergognosi ritardi per erogazione contributo Caregiver familiare. Autorità verifichino ipotesi di reato”.
Lamezia, 3 mag – “Il comune di Lamezia ritarda da quasi un anno l’erogazione dei contributi Caregiver familiare a favore di soggetti non autosufficienti residenti nei comuni del lametino. Una vergogna incredibile. Le autorità verifichino se queste inadempienze possono configurare ipotesi di reato”. A denunciarlo è il Consigliere Comunale Mimmo Gianturco, Vice Presidente della Commissione Consiliare Politiche Sociali e capogruppo del gruppo consiliare Lamezia Prima di Tutto.
“Nell’ambito delle risorse afferenti il Decreto Ministeriale del 27 Ottobre 2020 – afferma Gianturco – il 31 maggio 2022, è stato adottato un avviso pubblico volto al sostegno del ruolo di cura e assistenza al caregiver familiare effettuato, in ossequio alla Legge 205/2017, a favore di soggetti non autosufficienti residenti in uno dei Comuni del Distretto socio-assistenziale del Lametino che prevedeva un contributo mensile di € 400,00, per una durata di 12 mesi a circa 29 caregiver, ossia colui che si prende cura dei soggetti più fragili”.
“Sono diverse le famiglie che hanno partecipato all’avviso pubblico – evidenzia il consigliere comunale di opposizione – e che sono in attesa da quasi un anno di risposte da parte dell’amministrazione comunale di Lamezia Terme e che sollecitano continuamente gli uffici senza ricevere risposte certe o opportune rassicurazioni. Quello della disabilità e del sostegno ai più fragili è un tema importante ma che resta solo verbalmente fra le priorità della giunta Mascaro. È una situazione oltremodo vergognosa che merita dovuti approfondimenti”.
“Sono evidenti le responsabilità politiche della giunta Mascaro che rimane inerme, immobile, davanti alle sollecitazioni degli utenti. Chiedo una immediata convocazione nell’apposita commissione consiliare con audizione dell’assessore e dirigente al ramo – conclude Gianturco – per affrontare la tematica. Invito infine le autorità giudiziarie competenti a verificare se queste incredibili inadempienze amministrative possono anche configurarsi con ipotesi di reato al fine di garantire tutela alle fasce più deboli coinvolte in questa tristissima vicenda”.
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Gennaro Domenico Gianturco
detto Mimmo