La vocazione turistica della Calabria a rischio: la spazzatura invade i paesi.

Chi ha avuto l’occasione di parlare con i turisti che hanno scelto di venire in Calabria, ha potuto constatare la loro contentezza. Sono stati incantati dalla bellezza che esprimono i territori calabresi,di vedere siti archeologici,borghi che sono stati crocevia di tanti popoli e conservano bellezza e storia,località marine e montane. I vacanzieri, hanno potuto  tuffarsi nell’acqua azzurra e cristallina del mare,scrutare i loro fondali,vedere le piccole isole e insenature mozzafiato lungo la fascia costiera.

  Hanno potuto ammirare i tramonti incantevoli :quando il sole lentamente si allinea a livello  dell’acqua del mare,oppure,il fenomeno spettacolare del sole che si posa sulla bocca del cratere del vulcano Stromboli.

 Anche la cucina prelibata calabrese,ha un ruolo rilevante per accogliere i turisti. I loro occhi,hanno potuto osservare la ricchezza culturale e boschiva di cui è patrimonio la Calabria.

Bisogna convincersi che l’asse portante dell’economia calabrese è il turismo.

Questo settore,può mettere in moto l’economia,rivitalizzare i territori,creare lavoro per i giovani.

Serve un progetto organico di società,per sviluppare un turismo marino,montano, d’arte e religioso,capace di coinvolgere gli operatori nazionali e internazionali.

Sono parte integrante del progetto di società le scuole a indirizzo turistico e alberghiero,essi hanno il compito di formare i giovani operatori turistici.

Il Parco nazionale di Aspromonte deve,salvaguardare il patrimonio ambientale e paesaggistico,ma anche la quello di tracciare i sentieri e renderli percorribili in sicurezza.

Gli escursionisti,vogliono conoscere la natura nascosta della montagna :ruscelli,cascate,gole,pareti rocciose,piante,animali e rifugi. Questi luoghi incantati daranno maggiore impulso alle associazioni di trekking nazionali di venire in Calabria,per conoscere la bellezza dell’Aspromonte e della Sila.

Per rilanciare il turismo di qualità è necessario investire sul materiale umano,avere passione e competenze professionali,cioè formare imprenditori che amano la propria terra e hanno la voglia di mettersi in gioco. Sono loro a proporre l’offerta turistica ai vacanzieri.

Difronte alla prospettiva di un turismo professionale,gli enti istituzionali della Calabria si devono attivare per offrire ai turisti, qualità e bellezza. A cominciare dal decoro urbano del territorio,che rappresenta un fattore rilevante per l’accoglienza del turista.

Non si aiuta il turismo, quando la spazzatura invade i marciapiedi delle città, dei paesi,e persino di molte località turistiche di eccellenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’odore soffocante della spazzatura, giunge persino nelle case sottostanti che costringe i suoi abitanti a serrare porte e finestre.

 

 Tutto ciò avviene nel periodo del Covid-19, dove  le autorità governative sollecitano i cittadini  a lavarsi spesso le mani,all’utilizzo delle mascherine per evitare contagi.

 

 Responsabile della gestione per lo smaltimento dei rifiuti è la Regione Calabria.

 

 E’ lei,che deve proporre un piano organino,avvalendosi di soggetti con professionalità e competenze in materia di rifiuti;sarebbe opportuno recarsi in quelle città virtuose che  hanno trasformato la spazzatura in risorsa produttiva. Se ogni Provincia o Città Metropolitana avesse il suo impianto ecologico di ultima generazione che producesse energia e fertilizzanti, avremmo posto fine alla continua emergenza.

Non si può più nascondere gli sprechi di denaro pubblico e quali interessi si nascondono dietro la continua emergenza!

Bisogna porre fine a tale scempio! Il problema dei rifiuti  in Calabria non può essere taciuto. Non si può stare passivi di fronte alle discariche che bruciano, e inquinano le falde acquifere,ciò rappresenta un  vero disastro per l’agricoltura.

 

Per monetizzare il bello della Calabria,servono paesi ordinati,spiagge e mare pulito,e un prodotto culturale turistico. La Calabria emoziona i turisti. Ciò può rappresentare un settore trainante per la nostra economia.

 

La prospettiva di rilancio del   turismo,non può lasciare indifferenti i cittadini.  Basta  piangersi addosso! La Calabria ospitale e accogliente,deve uscire dalla solitudine; dobbiamo sviluppare nuove energie positive per dare una svolta al turismo calabrese. Si faccia avanti una nuova classe politica  degna di questo nome;siamo stanchi delle tante  parole! Abbiamo bisogno di un progetto ambientalistico di società, che sabbia coinvolgere istituzioni locali,mondo del lavoro e cittadini. La gente onesta e laboriosa della Calabria vuole costruire futuro !

 

Giorgio Castella