La UILTRASPORTI Calabria si interroga sul futuro dello Scalo Aeroportuale dello Stretto
Seppur consapevole del momento storico che sta vivendo, non solo il Paese, bensì il resto del mondo, per via dell’emergenza sanitaria che assolutamente è al primo posto delle problematiche da affrontare, il segretario regionale della UILT Calabria, Luciano Amodeo, mostra importanti preoccupazioni per l’imminente futuro legato all’Aeroporto di Reggio Calabria. Infatti, la chiusura dettata da un momento di tale emergenza non ha fatto altro che isolare ulteriormente il territorio (relativamente alle emergenze che potrebbero sorgere) senza avere chiare prospettive per il futuro. Tra le ultime novità, sembrerebbe che l’offerta commerciale di Alitalia, programmata per la summer e la winter 2020, non preveda collegamenti con lo scalo dell’area metropolitana. Eppure, il recente interesse dello Stato rivolto al rilancio della compagnia non giustificherebbe ancor di più il disimpegno verso le aree più disagiate del territorio nazionale, dovendone garantire il diritto alla mobilità. Non si conosce quindi in futuro per gli oltre 40 dipendenti di Alitalia in forza presso l’Aeroporto di Reggio Calabria. Recentemente alcuni attori della politica, hanno sostenuto corposamente che sarebbe stato giusto chiudere in un momento di emergenza sanitaria anche l’infrastruttura reggina, garantendone la riapertura ed la normale e progressiva ripresa dell’esercizio, alla stessa stregua di tutti gli altri aeroporti che sarebbero stati chiusi per la medesima motivazione. La realtà dei fatti apparirebbe descrivere uno scenario differente, vedebdo ancora una volta discriminare l’area metropolitana. Basti pensare al ripristino dei collegamenti aerei già programmati da Alitalia, da e verso aeroporti certamente meno disagiati, sia per la propria posizione geografica che per collegamenti esistenti ed operati da altri vettori, a garanzia della mobilità delle persone e delle merci. Di fronte a quella che doveva essere la data di start up relativa al rilancio delle attività sullo scalo, ancora ad oggi non si hanno notizie ufficiali, e non si capisce per quale motivo tale incertezza abbia discriminato solo l’Aeroporto di Reggio, mentre per altri (attualmente chiusi per emergenza sanitaria) si sia già riusciti a prevedere il ripristino dell’offerta commerciale. C´é forse una strategia non ufficiale? L’unica certezza è lo stato di precarietà ulteriore nel quale si è venuto a trovare il personale operante presso la struttura reggina. In particolar modo non si conosce ancora quali misure verranno adottate nei confronti del personale della SACAL, in alcuni casi invitato a non recarsi a lavoro seppur privo di giorni di ferie da poter fruire. Ed intanto tarda il confronto necessario per l’eventuale attivazione degli ammortizzatori previsti, e già preannunciati invece per i lavoratori di AVIAPARTNER operanti a Reggio Calabria. La UILT Calabria, a seguito di alcune note ufficiali prodotte nei giorni scorsi, e rivolte alla Sig.ra Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché all´ENAC ed a S.E. il Prefetto di Reggio Calabria, rivolge un nuovo appello alle istituzioni, affinché si facciano carico delle promesse recenti, secondo le quali anche l’Aeroporto di Reggio Calabria avrebbe dovuto riprendere una progressiva e normale attività, relativamente al ripristino dell’emergenza sanitaria, che ancora ad oggi non consente certamente di fare previsioni di lunga gittata. Per concludere, Luciano Amodeo afferma che, è ben chiaro che la crisi non stia risparmiando nessun’azienda, e che il tentativo condotto dalla stessa sigla è quello di far tener ben presente che il momento che segnerà la ripartenza del Paese non potrà certamente escludere i piani d’azione necessari, che dovranno essere rivolti anche nei confronti dell’importantissima realtà rappresentata dalla città metropolitana, rivolgendosi al tempo stesso al neo Presidente della Regione Calabria, affinché l’Aeroporto dello Stretto possa essere immediatamente ripristinato, per tutte le esigenze indotte dal dover garantire i servizi essenziali, secondo le misure di dettate dai recenti protocolli, utili a garantire la sicurezza per la salute di tutti i lavoratori che dovranno garantire i servizi essenziali.
Il Segretario Regionale