“La UILT Calabria rivendica il diritto alla mobilità”
La UILT Calabria pone un importante riflessione inerente il diritto costituzionale alla mobilità delle persone.
<<Mai come adesso la Calabria si è trovata in uno stato di tale isolamento>>, afferma il segretario regionale Luciano Amodeo. <<basti pensare al taglio dei treni a lunga percorrenza, la cui offerta commerciale dal 2010 ad oggi è stata sottodimensionata, riducendo i servizi a lunga percorrenza di circa il 50%, con pesanti ricadute sull’occupazione>>. Probabilmente le responsabilità sono da ricercare anche nelle esigue somme investite dal MIT (destinati ai servizi universali), oltre che dalle politiche adottate da Trenitalia, se si pensa all’altissima frequenza di treni ad alta velocità lungo le longitudinali e le trasversali dell’Italia, a partire da Sapri (nel periodo estivo), a discapito degli unici due treni AV in partenza da Reggio Calabria. Anche sul fronte del trasporto regionale, le cose non vanno meglio nonostante le recenti intese con la Regione Calabria. <<Scarse frequenze e strutturazione dell’orario ufficiale che non soddisfa le reali esigenze dell’utenza, oltre un servizio di metropolitana di superficie – a Reggio Calabria- inconsistente -ultima partenza direzione nord ore 17.40 nei feriali, 16.40 nei festivi->>. Tuttavia su questo fronte arrivano cenni positivi, con il potenziamento della Lamezia /Rosarno, previsto per il periodo estivo, con un aumento delle frequenze per far fronte, ed incentivare, il turismo. <<Bisogna apportare interventi adeguati all’infrastruttura ferroviaria. Non possiamo accontentarci di opere di ammodernamento/velocizzazione, con dispendio di somme ingenti, piuttosto che mettere in atto uno studio di fattibilità per la costituzione di una rete ad alta velocità/alta capacità. Ci sembra che in tal modo venga dato un “contentino” ai cittadini calabresi che oggi rivendicano, ancor di più, di essere messi alla stessa stregua del resto del Paese in cui la velocità commerciale raggiunge picchi di 300 km/h utilizzando un materiale rotabile all’avanguardia, lontano dal nostro territorio>>. <<Basti pensare al treno ICN Reggio Calabria/Torino P.N. che vanta una percorrenza della durata di 19h 05′, per capire come vengono trattati i cittadini calabresi>> afferma il segretario generale della UILT Calabria Giuseppe Rizzo. La UILT Calabria denuncia inoltre l’assenza di un adeguato piano di trasporto intermodale e dell’applicazione di un sistema tariffario integrato, per consentire una migliore interazione dei vettori treno/bus per il collegamento con i comuni ubicati lungo le trasversali calabresi, anch’essi quasi in totale stato di isolamento. Oltre al taglio dell’offerta commerciale di Trenitalia, avvenuta nel corso di quasi un decennio, la UILT Calabria ha più volte manifestato pubblicamente, assieme ai lavoratori di Alitalia in forza all’Aeroporto dello Stretto, per dissentire l’ennesima riduzione dell’offerta commerciale dell’ex compagnia di bandiera, anch’essa probabilmente disinteressata ad implementare il servizio passeggeri, viste le ultime silenti strategie aziendali, che hanno fatto sì che anche il volo diretto a Torino, venisse cancellato. Le ripercussioni?? Certamente sull’utenza e sui lavoratori visto il momento storico evidenziato dal dilagante problema sociale incentivato dai licenziamenti dei lavoratori ex So.G.A.S., del Porto di Gioia Tauro, dalla precarietà persistente tra i lavoratori della S.A.CAL., di Alitalia (in CIGS) e da quelli dell’indotto. <<Di fronte ad una situazione così disastrosa per l’utenza calabrese e per i lavoratori del settore, abbiamo chiesto palesemente l’intervento delle Istituzioni regionali e nazionali che tuttavia sfuggono dalle promesse “scritte sul ghiaccio”, per la costituzione di tavoli tecnici/politici, finalizzati al rilancio del settore contro l’isolamento della Calabria, ed in favore delle tante famiglie, oggi, in difficoltà>>.
<<Le Istituzioni continuano ad ignorare le nostre preoccupazioni, nascondendosi dietro le false promesse>>, mentre l’invito della UILT Calabria è quello di far uscire dall’immobilismo tutti gli attori che in questo momento, inspiegabilmente, tacciono, di fronte ad una situazione così complessa. <<Siamo sempre stati pronti alla creazione delle dovute sinergie, mentre assistiamo sbalorditi a quanto è davanti agli occhi di tutti coloro i quali dovrebbero assumersi l’onere e le responsabilità delle politiche utili all’individuazione di soluzioni, piuttosto che il tacito accomodamento di situazioni opinabili>>.
Intanto, nonostante gli scenari descritti, mentre si attende l’incontro sindacale con la S.A.CAL., convocato per giorno 12 luglio, per le tante vertenze aperte all’O.S., la UILT Calabria si appresta nei prossimi giorni alla prima udienza in favore di alcuni lavoratori ex S.A.CAL., messi fuori inspiegabilmente dalle attività lavorative, con piani d’azione altamente discutibili (al punto di essere state impugnate), oltre che la programmazione della seconda azione di sciopero della durata di 24 ore prevista per giorno 21 c.m. ed indetta tra i lavoratori della Sala Amica S.A.CAL., in f
La UILT Calabria pone un importante riflessione inerente il diritto costituzionale alla mobilità delle persone.
<<Mai come adesso la Calabria si è trovata in uno stato di tale isolamento>>, afferma il segretario regionale Luciano Amodeo. <<basti pensare al taglio dei treni a lunga percorrenza, la cui offerta commerciale dal 2010 ad oggi è stata sottodimensionata, riducendo i servizi a lunga percorrenza di circa il 50%, con pesanti ricadute sull’occupazione>>. Probabilmente le responsabilità sono da ricercare anche nelle esigue somme investite dal MIT (destinati ai servizi universali), oltre che dalle politiche adottate da Trenitalia, se si pensa all’altissima frequenza di treni ad alta velocità lungo le longitudinali e le trasversali dell’Italia, a partire da Sapri (nel periodo estivo), a discapito degli unici due treni AV in partenza da Reggio Calabria. Anche sul fronte del trasporto regionale, le cose non vanno meglio nonostante le recenti intese con la Regione Calabria. <<Scarse frequenze e strutturazione dell’orario ufficiale che non soddisfa le reali esigenze dell’utenza, oltre un servizio di metropolitana di superficie – a Reggio Calabria- inconsistente -ultima partenza direzione nord ore 17.40 nei feriali, 16.40 nei festivi->>. Tuttavia su questo fronte arrivano cenni positivi, con il potenziamento della Lamezia /Rosarno, previsto per il periodo estivo, con un aumento delle frequenze per far fronte, ed incentivare, il turismo. <<Bisogna apportare interventi adeguati all’infrastruttura ferroviaria. Non possiamo accontentarci di opere di ammodernamento/velocizzazione, con dispendio di somme ingenti, piuttosto che mettere in atto uno studio di fattibilità per la costituzione di una rete ad alta velocità/alta capacità. Ci sembra che in tal modo venga dato un “contentino” ai cittadini calabresi che oggi rivendicano, ancor di più, di essere messi alla stessa stregua del resto del Paese in cui la velocità commerciale raggiunge picchi di 300 km/h utilizzando un materiale rotabile all’avanguardia, lontano dal nostro territorio>>. <<Basti pensare al treno ICN Reggio Calabria/Torino P.N. che vanta una percorrenza della durata di 19h 05′, per capire come vengono trattati i cittadini calabresi>> afferma il segretario generale della UILT Calabria Giuseppe Rizzo. La UILT Calabria denuncia inoltre l’assenza di un adeguato piano di trasporto intermodale e dell’applicazione di un sistema tariffario integrato, per consentire una migliore interazione dei vettori treno/bus per il collegamento con i comuni ubicati lungo le trasversali calabresi, anch’essi quasi in totale stato di isolamento. Oltre al taglio dell’offerta commerciale di Trenitalia, avvenuta nel corso di quasi un decennio, la UILT Calabria ha più volte manifestato pubblicamente, assieme ai lavoratori di Alitalia in forza all’Aeroporto dello Stretto, per dissentire l’ennesima riduzione dell’offerta commerciale dell’ex compagnia di bandiera, anch’essa probabilmente disinteressata ad implementare il servizio passeggeri, viste le ultime silenti strategie aziendali, che hanno fatto sì che anche il volo diretto a Torino, venisse cancellato. Le ripercussioni?? Certamente sull’utenza e sui lavoratori visto il momento storico evidenziato dal dilagante problema sociale incentivato dai licenziamenti dei lavoratori ex So.G.A.S., del Porto di Gioia Tauro, dalla precarietà persistente tra i lavoratori della S.A.CAL., di Alitalia (in CIGS) e da quelli dell’indotto. <<Di fronte ad una situazione così disastrosa per l’utenza calabrese e per i lavoratori del settore, abbiamo chiesto palesemente l’intervento delle Istituzioni regionali e nazionali che tuttavia sfuggono dalle promesse “scritte sul ghiaccio”, per la costituzione di tavoli tecnici/politici, finalizzati al rilancio del settore contro l’isolamento della Calabria, ed in favore delle tante famiglie, oggi, in difficoltà>>.
<<Le Istituzioni continuano ad ignorare le nostre preoccupazioni, nascondendosi dietro le false promesse>>, mentre l’invito della UILT Calabria è quello di far uscire dall’immobilismo tutti gli attori che in questo momento, inspiegabilmente, tacciono, di fronte ad una situazione così complessa. <<Siamo sempre stati pronti alla creazione delle dovute sinergie, mentre assistiamo sbalorditi a quanto è davanti agli occhi di tutti coloro i quali dovrebbero assumersi l’onere e le responsabilità delle politiche utili all’individuazione di soluzioni, piuttosto che il tacito accomodamento di situazioni opinabili>>.
Intanto, nonostante gli scenari descritti, mentre si attende l’incontro sindacale con la S.A.CAL., convocato per giorno 12 luglio, per le tante vertenze aperte all’O.S., la UILT Calabria si appresta nei prossimi giorni alla prima udienza in favore di alcuni lavoratori ex S.A.CAL., messi fuori inspiegabilmente dalle attività lavorative, con piani d’azione altamente discutibili (al punto di essere state impugnate), oltre che la programmazione della seconda azione di sciopero della durata di 24 ore prevista per giorno 21 c.m. ed indetta tra i lavoratori della Sala Amica S.A.CAL., in favore di altre cinque unità (più due anch’esse in attesa di giudizio), a cui ancora ad oggi non è stata data la possibilità di sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato dopo i primi 12 mesi di ingiustificata precarietà, vista la concessione della gestione trentennale degli aeroporti calabresi.
<<Riteniamo che l’economia della Calabria possa ripartire solo mediante la costituzione di un’adeguata rete infrastrutturale accompagnata da servizi di trasporto efficienti>>. C’è la reale necessità di alzare i toni e rivendicare quanto dovuto per essere messi alla stessa stregua del resto del Paese, affinché le tante promesse possano mutare in progetti ed investimenti realmente utili.
avore di altre cinque unità (più due anch’esse in attesa di giudizio), a cui ancora ad oggi non è stata data la possibilità di sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato dopo i primi 12 mesi di ingiustificata precarietà, vista la concessione della gestione trentennale degli aeroporti calabresi.
<<Riteniamo che l’economia della Calabria possa ripartire solo mediante la costituzione di un’adeguata rete infrastrutturale accompagnata da servizi di trasporto efficienti>>. C’è la reale necessità di alzare i toni e rivendicare quanto dovuto per essere messi alla stessa stregua del resto del Paese, affinché le tante promesse possano mutare in progetti ed investimenti realmente utili.