La UILT Calabria paventa 24 ore di sciopero per i lavoratori Sacal
Nonostante la fiducia riposta nelle promesse espresse dalla politica calabrese, mediante l’impegno di costituire un tavolo politico per entrare nel merito della discussione, riguardante la difficile situazione riferita al sistema aeroportuale calabrese;
nonostante le ripetute rassicurazioni, susseguitesi dopo il primo impegno disatteso dall’On.Oliverio, in cui la UILT Calabria, in un primo momento, era stata invitata (in occasione di un sit-in organizzato dal personale di Alitalia operante presso lo scalo reggino per contestare la disattenzione della politica), da Egli stesso alla seduta del consiglio regionale tenutosi lo scorso 4 giugno, per poi essere stata rimbalzata a data da destinarsi, <
La disattenzione della politica, e le false promesse delle Istituzioni nella fase parallela all’espletamento delle procedure di licenziamento collettivo, dovute al fallimento di So.G.A.S. S.p.a. e Service nel 2017, hanno fatto sì che, la Città Metropolitana, versi in un totale stato di disagio, dovuto ai numerosi cittadini rimasti senza posto di lavoro, oltreché senza adeguati servizi che possano realmente garantire il diritto alla mobilità come sancito dalla Costituzione.
Per tale motivo la UILT Calabria continua la sua azione di protesta, accompagnata dal grande consenso ricevuto dalla maggioranza dei lavoratori, stanchi dello stato di abbandono in cui versano, preannunciando una possibile seconda azione di sciopero di 24 ore, riguardante i dipendenti in forza presso lo scalo reggino della Sala Amica S.A.CAL. S.p.a., ed una prima azione di sciopero di 4 ore riguardante il personale AVIAPARTNER (qualora anche la seconda fase delle procedure amministrative di raffreddamento dovessero esperirsi negativamente).
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Lo scenario descritto, non giustificherebbe in alcun modo le dichiarazioni della S.A.CAL. che sino a poco tempo fa preannunciava la stabilizzazione dei lavoratori con contratto a tempo determinato e la possibile implementazione dei servizi a fronte del potenziale bacino di utenza (il più corposo della Calabria quantificabile in circa un milione di persone tra la provincia di Reggio Calabria e Messina).
Il segretario regionale Luciano Amodeo denuncia inoltre un’insostenibile situazione generatasi presso lo scalo di Lamezia Terme, dovuta ad una crescente mole di lavoro non opportunamente fronteggiata dalla forza lavoro in essere, a causa delle numerose risorse mancanti che dovrebbero essere reperite da mercato esterno. Basti pensare che la società ancora ad oggi non è riuscita ad attuare un opportuno piano di smaltimento delle ferie pregresse (oltre 4000 gg di lavoro).
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In attesa che la politica calabrese possa rispettare gli impegni presi con la UILT Calabria, si auspicano piani d’azione competenti per la creazione di un servizio efficiente, salvaguardante i lavoratori attualmente in forza presso gli scali di Reggio Calabria e Crotone e l’utenza esasperata dalla mancanza di adeguate connessioni. <