La terza via: quel pensiero ‘non politicamente corretto’ tra storia realtà e politica
La terza via: quel pensiero ‘non politicamente corretto’ tra storia realtà e politica
Per non essere nè fanatici ambientalisti nè negazionisti. Favorevoli ai gay pride o omofobici favorevoli al suicidio assistito o difensori strenui della vita. Esiste la terza via..
che è quella del realismo, del pensiero non conforme, della verità reale di chi viaggiando conosce più percezioni della realtà e questa via esiste, su moltissimi argomenti di cui oggi si parla costantemente e dovunque.
Che cos’è il politicamente corretto? Il pensiero globalizzato? Buonista o disumano? Cosa c’è dietro il fenomeno Greta? È giusto il suicidio assistito? Sono giuste le adozioni gay? Perché l’utero in affitto? Cosa significa essere a destra o a sinistra?
Specialmente in un momento in cui le tematiche difese dalla vecchia sinistra le ha acquisite la destra, cioè di stare vicino al popolo e alle sue istanze, mentre la sinistra è diventata più radical chic e intende trovare i suoi voti nei popoli immigrati, utilizzando questa tematica come politica, con la causa dei nuovi poveri.
Ad esempio i divieti sui contanti penalizzano gli anziani le tasse sulle merendine penalizzano i poveri. Perché i ricchi non comprano merendine confezionate, vanno nelle migliori pasticcerie, così come gli anziani non hanno dimestichezza con le carte di credito.. questi sono processi che verranno acquisiti automaticamente dalle nuove generazioni.
Esiste una terza via, che è quella della razionalità, che deve guardare alla verità delle cose del mondo e comprendere che per tutto ci vuole obiettività, studio, forma, regola e disciplina. Le categorie a cui ci stanno svilendo, nel volerci catalogare, sotto forma di verità assolute, impedendoci un pensiero libero, non possono contenere tutta la diversità umana. Senza considerare la storia, la scienza, la necessità di sviluppo, quanto quella di riguardi nei confronti dell’ambiente. Senza dare la giusta importanza alle culture, alla difesa delle varie tradizioni, dei popoli, delle differenze, impedendo il surclassamento di migranti economici su società organizzate. É nella nostra responsabilità un comportamento adeguato per la salvaguardia dell’ambiente. Perché nell’ambiente ci siamo anche noi e dobbiamo essere sensibilizzati rispetto a questi temi. Ognuno agendo nella nostra vita, che sia sostenibile, che non sprechi, non consumi. Non aiuti all’aumento del surriscaldamento globale, non produca plastica eccessiva, non svenda la terra per fini economici irrorandola di veleni. Nella consapevolezza dei limiti in cui l’uomo agisce.
Dietro il surriscaldamento della terra c’è tanto la responsabilità della persona al 5%, quanto quella stessa della natura. Come è già stato nel passato della terra. Ad esempio io sono una vegana, che difende le libertà di chiunque, fino a che non si lede lo spazio che mi è proprio. Pensando che le regole rispettate da tutti e la disciplina possono essere garanti di questa libertà.Non uso il frigorifero né alimenti congelati, compro locale, tranne vestiti, non bevo Coca-Cola, ne’ vado a Mac.Risparmio energia elettrica, uso pochissimo la macchina, utilizzando i mezzi pubblici. Però prendo l’aereo, pur avendo una coscienza ambientale, non rinnego il progresso umano. Resto una persona che vive senza grossi eccessi. Non bevo alcolici e non fumo, sono contro questa pratica perché favorisce la malattia e arricchisce le multinazionali. Ma nel concetto di libertà, rientra anche la possibilità di vivere la propria vita, non volendo pensare alle conseguenze. Essere vegani, per questa fasulla dittatura della via illuminata, sarebbe di sinistra. Ma non è così. Ambientalista vorrebbe dire essere seguaci di Greta.. ma non è affatto così! Non volere gli allevamenti massivi degli animali, che ledono il rispetto dell’animale, non è legato al colore politico o al fanatismo, ma al buonsenso. In quanto l’animale deve essere rispettato per un principio etico. Il mio caso di pensatore così come molte altre persone rappresenta quello di quelle tipiche persone il cui pensiero non globalizzato, non si inserisce né da una parte ne dall’altra. Vorrei poter restare in questa terza via, della verità, senza propaganda, nel buon senso, senza fanatismo, né negazionismo. Che vive superando tutte queste becere divisioni. Che fanno vedere la vita come totalmente nera o totalmente bianca e non può essere così, anche su argomenti molto delicati, come l’adozione gay e l’utero in affitto. La pratica di negare i termini padre e madre, dove negare le parole vuol dire negare la realtà. A favore di termini quali genitore 1 genitore 2. L’adozione da parte di coppie gay potrebbe essere pensabile eventualmente nei confronti di bambini soli, abbandonati negli orfanotrofi, le potrebbero crescere con l’amore di una coppia. perché gay si nasce, non si diventa, in questo rispondo alle idee omofobe che ancora circolano e che sono quelle che aumentano anche la misoginia nei confronti delle donne e la violenza nei confronti di queste. Sono invece contraria al fatto che è una coppia gay si faccia prestare/comprare l’utero da una donna, compri un figlio e poi lo proponga, cancellando la presenza della madre naturale, con la scusa della dicitura genitore 1 genitore 2. Perché mi pare una forma egoistica e non una forma di vero amore di una coppia omosessuale, liberissima di amarsi, di unirsi o di fare un matrimonio civile, se lo sente come importante. Inoltre penso che devono essere educati i bambini nel rispetto delle varie tipologie sessuali, sia quelle percepite e sia quelle fisiche, ma non alla a-sessualità o alla pan-sessualità. Perché questo potrà generare molta, troppa, confusione. Le regole servono per dare un indirizzo all’umanità, eliminarle creando categorie allargate, aiutano solamente le economie delle multinazionali. Perché dietro c’è questo, e può solamente aiutare alla distruzione dell’umanità e non alla sua libertà, che in questo caso diventa un confuso assurdo libertinaggio.
Il mio pensiero, il nome del non politicamente corretto, riguarda anche il suicidio assistito, non sono completamente contro né pro. In ogni caso va valutato il caso, ma il Parlamento deve esprimersi. Anche perché i medici fanno un giuramento e non possono venire meno a tale giuramento, di certo però possono impedire l’accanimento terapeutico e anche importante approvare una legge sul testamento biologico. Stesso argomento delicato e quello dell’aborto, scelta troppo personale, dolorosa, diritto che è stato acquisito con molte lotte nel passato e che deve restare tale. Nonostante la cultura della vita sia una cultura primaria e debba essere insegnata ai ragazzi a scuola e a casa, in una società dove la famiglia acquisisca la sua centralità.
E ancora non conformata al pensiero globalizzato o alle divisioni nette A e B, sono per la difesa strenua delle dei Confini e delle Nazioni e per la difesa della cultura e dell’identità.
In conclusione di questo articolo, in cui c’è la voce di uomini e donne che pensano con il proprio cervello e lavorano e vivono la realtà a modo proprio, protesto anche nei confronti dei social. Da cui ho intenzione di uscire totalmente da tutti i social, dopo che mi è stato impedito di pensare e di scrivere il mio pensiero sulla mia pagina artista Fb, chiusa con futile ragione. Così come il profilo dell’agenzia artistica Ecam, del movimento civico Rinascimentogioiese. Censurate e allora voglio superare i social, ci saranno i miei libri a parlare di me, articoli, concerti, le opere d’arte, le uscite pubbliche.
Alla luce delle molte tematiche trattate in questo articolo in cui ho voluto mettere a nudo il mio pensiero si evince il perché io parli di terza via, faccendo parte del non politicamente corretto perché sono pronta a dire e a pensare cose dell’osservazione diretta delle realtà con un occhio attento nei confronti della storia. Tenendo conto che siamo umani errori inclusi.
Al. Tallarita