La strage neofascista di Piazza Fontana

Giovedì 20 febbraio 2020 secondo appuntamento del ciclo “La lunga notte della Repubblica”, programmato dall’ANPI di Reggio Calabria, in sinergia con la Città Metropolitana e il Comune di Reggio Calabria, iniziato con il seminario sulla strage di Portella della Ginestra del I° maggio 1947.

La nuova iniziativa sarà dedicata alla strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969, causata dallo scoppio di un ordigno esplosivo all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura (17 morti e 88 feriti).

Dalla prima strage “politica” del 1947 numerosi erano stati gli episodi di violenza “stragista”, ma nessuno ebbe il rilievo che assunse l’attentato provocato all’interno della banca milanese, a distanza di ventidue anni da Portella della Ginestra.

Il gravissimo attentato, nonostante le prime indagini indirizzate senza alcuna esitazione sulla pista anarchica (Giuseppe Pinelli, Pietro Valpreda e il Circolo Anarchico della Ghisolfa), fu ben presto interpretato come un episodio gravissimo di una strategia “politica” mirata a determinare conseguenze autoritarie e di stravolgimento della democrazia (si parlò di “strategia della tensione” e di “strage di Stato”).

La ricostruzione dell’attentato e l’interpretazione di quello che rimane ancora oggi una delle più orrende e feroci strage della nostra storia repubblicana saranno al centro del seminario di studi di giovedì 20 febbraio.

L’iniziativa si svolgerà a Reggio Calabria, dalle ore 16,30 alle ore 19,30, presso la Sala “Gilda Trisolini” di Palazzo Alvaro della Citta Metropolitana (Piazza Italia).

La relazione introduttiva, dopo i saluti istituzionali del Sindaco Giuseppe Falcomatà, sarà svolta dal magistrato Vincenzo Macrì; seguiranno gli interventi di Filippo Aragona, magistrato, e di Giorgio Castella, autore del libro “Un calabrese a Milano”; le conclusioni saranno tratte da Sandro Vitale, Presidente dell’ANPI di Reggio Calabria. Il dibattito sarà coordinato dalla giornalista reggina Anna Foti.

Reggio Calabria 18 febbraio 2020