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La sinistra storica e quella incompiuta: la Lega Voce del nuovo proletariato a Botteghe Oscure ‘eredità da Berlinguer’. Di Al. Tallarita

Se la sinistra nasce come voce del popolo.. In alcuni posti del mondo, magari resta tale… Ma in Italia no. E oggi che estrema destra e estrema sinistra, dicono le medesime cose e si affacciano polemici e critici sulla stessa crisi sociale, economica, sanitaria; il comune nemico è un liberismo globalista, portato all’estreme conseguenze.. E non falsi miti storici, denominati tanto comunismo quanto fascismo… Come nascondere la verità dietro le parole…
E in nome di tali falsi miti, tutti a gridar allo scandalo perché, intanto, la sede della Lega, arriva a Botteghe Oscure.
Ma dove vivono tali falsi intellettuali, di una sinistra che ormai ha perso il focus storico delle sue fondamenta generatrici? Passando dal popolo e dal proletariato, al palazzo e ai servilismi verso i magnati di turno..
Amabilmente legata al potere centrale, al governo del paese pur senza preferenze. Tanto da riuscir a tornarci senza voto.. E anzi bocciata con percentuali da minimo storico. Quel famoso minimo percentuale del 2018 che ha cambiato la vita della Social democrazia europea. Col PD sprofondato al 18.8% al 4 marzo..
Non si sono accorti che la sinistra italiana sta più a destra ed è più economista e liberale. Oltre a decidere gli interessi del potere economico internazionale..
E quella frase, che deve far pensare, di Matteo Salvini, leader della Lega, diventa per loro una provocazione. ” I valori di una certa sinistra che fu quella di Berlinguer, i valori del lavoro, degli operai, degli insegnanti, degli artigiani, sono stati raccolti dalla Lega. Se il Pd chiude Botteghe oscure e la Lega riapre, sono contento: è un bel segnale”. Doppio il significato specifico.
Salvini cita si quell’eredità di Berlinguer, ma riferendosi a chi viene completamente tralasciato dai giochi di palazzo di questi poteri, che vivono di privilegi da casta, chiusi e sordi.
E lo fa agli operai, gli artigiani, riferendosi ai valori di cui la Lega oggi si fa interprete. Quando lui da leader, scende in piazza tra la gente e ascolta disagi e proteste. Quello stare in mezzo alla gente che gli viene tanto criticato.. Ma la politica vera non dovrebbe far questo facendosi carico delle istanze di chi rappresenta? E la sinistra non era questo?……. E allora sarà mica vero, che i nuovi valori del popolo e del proletariato sono stati sposati proprio e specificatamente dalla Lega? Non è Salvini che crede di ‘appropriarsi di stralci di tradizione politica italiana’ arrivando proprio in quella strada di Botteghe Oscure, laddove quei valori del partito di Enrico Berlinguer, quella mano tesa al popolo, degli operai, viene davvero dalla Lega. Che è capace anche di dialogare con il resto del paese e degli imprenditori.
È dunque indubbio che la Lega abbia il consenso nel mondo operaio come fu del Pci..
Lo comprova la sua etrenua presenza e nelle piccole ‘Stalingrado d’Italia’, come Sesto San Giovanni, dal cuore operaio e un sindaco proprio della Lega. E dai risultati elettorali in cui molti quartieri popolari di ex zone rosse, hanno votato la Lega. La fascia operaia, nel 2018 ha votato la Lega con oltre il 65% dei voti, e il M5s, da cui sono oggi stati inesorabilmente traditi.
E quel malcontento popolare, oggi riesce a collegare i lembi estremi tra estrema destra e estrema sinistra.
Ed è rivelazione Ipsos, che ha analizzato addirittura la Cgil, che alle Europee 2019: le urne hanno parlato col 18,5% dei loro iscritti a favore proprio della Lega, con un gradimento a Salvini del 44%. E si palesa così, tutta la fragilità del definito ‘partito degli incompiuti’, quel PD tra ex cattolici, ex centristi, ex comunisti..partito dei garantiti e della generazione del ’68.. Oggi affianco a uno scissionista M5s tra la destra di Maio e la sinistra di Fico.. Tra le maglie di questa ennesima polemica.