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La Segretaria Nazionale Confederale della Cisl, Daniela Fumarola, al Consiglio Generale della Cisl Magna Graecia

le risorse di Recovery Fund, Fondo Sure e Mes senza condizioni
devono essere utilizzate in maniera responsabile per una ripartenza strategica.
Un patto sociale per il Paese, come la Cisl sostiene da mesi

Tonino Russo, Segretario generale Cisl Calabria:
assurdo l’aumento del tempo di percorrenza del Freccia Rossa Reggio C.-Roma fino a sei ore. Invece di progredire, si torna indietro

Villaggio Palumbo, 30.09.2020 – «La Cisl ha un progetto per far ripartire questo Paese. L’autunno sarà particolarmente caldo ed è il momento della responsabilità», ha affermato Daniela Fumarola, Segretaria Nazionale Confederale della Cisl, chiudendo a Villaggio Palumbo i lavori del Consiglio Generale della Cisl Magna Graecia (che comprende i territori di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia). «Durante la pandemia, la Cisl, anche in questo territorio – ha detto Daniela Fumarola nel corso del suo intervento, tra i tanti punti toccati –, ha avuto con i suoi servizi la capacità di rispondere alle necessità delle persone, senza mai interrompere l’attività. L’effetto pandemia non è finito. Bisogna perciò agire coerentemente. La Cisl ha scelto nella prima fase di tutelare la vita e la sicurezza dei lavoratori, sottoscrivendo gli accordi in merito. Il nostro, nel 2020, è un protagonismo di resistenza e di resilienza, puntando su ammortizzatori sociali e sicurezza, come ha testimoniato l’impegno di Annamaria Furlan e Luigi Sbarra. Ora è il momento della responsabilità e della protezione sociale, innanzitutto prorogando ammortizzatori sociali e blocco dei licenziamenti, mettendo simultaneamente in campo una strategia anticiclica che coinvolga tutto il Paese attraverso un patto sociale, come la Cisl sostiene da mesi. Bisogna utilizzare tutta la dotazione che l’Europa, solidalmente e responsabilmente, mette a disposizione. Non possiamo sprecare l’occasione. Le risorse di Recovery Fund, Fondo Sure e Mes senza condizioni devono essere utilizzate in maniera responsabile per una ripartenza strategica.
C’è bisogno al Sud – ha detto ancora la Segretaria Nazionale Confederale della Cisl – di infrastrutture materiali e digitali, di rafforzare le aree marginali, deboli, interne. Il riscatto del Mezzogiorno sarà utile per il rilancio dell’intero Paese: è questo anche lo spirito del Patto per il Sud 2030 che la Cisl ha contribuito ad emendare.
I giovani devono poter entrare nel mercato del lavoro: bisogna mettere in atto strumenti che incrementino formazione e acquisizione di nuove competenze. Non vogliamo vivere di ammortizzatori sociali, ma puntare al mercato del lavoro attraverso politiche attive, dare risposte ai bisogni degli anziani e delle famiglie in difficoltà, per le quali gli anziani fungono da ammortizzatori sociali. È necessaria una nuova legge sulla non autosufficienza. È necessario ricostruire la Sanità al Sud, realizzando una rete che risponda davvero ai bisogni dei cittadini. E, a cominciare proprio dalla Sanità, è necessario sbloccare le assunzioni nel pubblico e nel privato. Abbiamo bisogno che le tasse siano pagate da tutti e di rendere più pesanti le buste paga di pensionati dipendenti. La Cisl – ha concluso Daniela Fumarola – non tradirà il patto con i lavoratori».

Il Consiglio – la cui presidenza è stata affidata a Domenico Zannino, Coordinatore territoriale FNP Cisl Magna Graecia – è stato aperto dalla relazione del Segretario Generale della Cisl calabrese e reggente dell’UST Cisl Magna Graecia, Tonino Russo. «La giornata unitaria di mobilitazione nazionale del 18 settembre è stata un’occasione importante per portare all’attenzione del Governo i temi della ripartenza per tutto il Paese, per il Sud e per la Calabria», ha detto, tra l’altro, Russo nel suo intervento. «Continuiamo ad incalzare Governo e Regione – ha proseguito – perché il lavoro deve essere al primo posto nell’agenda politica. E insieme al lavoro, il tema della Sanità è centrale, come hanno dimostrato la manifestazione dell’8 luglio scorso davanti alla Cittadella regionale e l’incontro con il Ministro Speranza dell’8 settembre. Il dialogo è aperto, ma attendiamo risposte dalla politica. I fondi del Mes sono necessari, soprattutto in Calabria, per rimettere ordine nel settore, in un territorio in cui la spesa per il personale, assolutamente carente, è ferma ai livelli del 2004. Dieci anni di commissariamento hanno portato ad aumentare Irap e Irpef per i cittadini, per colmare il deficit di bilancio. Mentre ringraziamo il personale della Sanità che ha combattuto a mani nude durante l’emergenza, al quale deve essere subito corrisposto l’indennizzo Covid-19, diciamo grazie anche a tutti i lavoratori delle filiere che si sono dimostrate indispensabili in tempo di lockdown. Ora aspettiamo il rinnovo dei contratti.
È necessario – ha sostenuto ancora il Segretario Generale della Cisl calabrese – colmare il divario tra le risorse del bilancio ordinario dello Stato per il Sud e la Calabria rispetto a quelle destinate ad altre aree: nel Nord si hanno investimenti pro capite per 270 euro, nel Meridione per 100 euro. Il Patto per il Sud 2030 presentato dal Governo nel febbraio scorso a Gioia Tauro conserva per noi tutta la sua importanza e i fondi europei in arrivo devono essere aggiuntivi rispetto alle risorse già previste in quella programmazione. Abbiamo gravi carenze infrastrutturali, su 200 miliardi di investimenti per opere prioritarie in tutto il Paese, in Calabria ne sono previste solo tre. È necessario, invece, sbloccare i cantieri, a cominciare dal macrolotto della S.S. 106.
Sull’Alta Velocità ferroviaria – ha affermato con forza Russo – si deve aprire con urgenza un confronto con il Governo: le risorse destinate a questo territorio non devono essere impiegate in opere superate; deve essere piuttosto realizzata, a parità di investimenti, l’Alta Velocità LARG, adottata in Europa e in via di attuazione in aree del Nord Italia, che consente di far viaggiare i treni passeggeri a 300-350 km/h. Registriamo invece assurdità: il nuovo orario ferroviario allunga il tempo di percorrenza del Freccia Rossa Reggio Calabria-Roma fino a sei ore. Si è ritornati sul vecchio tracciato che passa per Napoli, quando da Napoli partono e arrivano continuamente treni che collegano la città con il resto del Paese. In Calabria si paga un biglietto costoso per ritardare i tempi!
Bisogna creare lavoro e bloccare la fuga dei giovani dalla Calabria. Sono tanti i modi per creare lavoro: la depurazione e il ciclo integrato delle acque, la difesa del territorio. Bisogna vigilare sulla gestione dei rifiuti, terreno fertile per la criminalità organizzata.
E sul precariato nel pubblico – ha sottolineato Russo – urge la stabilizzazione per tremila lavoratori, con un decisivo intervento del Governo che storicizzi la spesa, per garantire almeno 27 ore settimanali. Non meno grave la situazione del precariato nel privato dove sono necessari il rispetto per il lavoro e per la dignità dei lavoratori nonché la riqualificazione dei servizi attraverso una formazione che garantisca un credito nei titoli. È perciò necessario un confronto sulle politiche attive del lavoro con la Regione e con il Governo».

Alla relazione del Segretario Generale della Cisl calabrese, che ha toccato anche le difficoltà registrate nella ripartenza della scuola, i temi della marginalità e alcuni aspetti organizzativi del sindacato, ha fatto seguito un dibattito partecipato, nel quale sono intervenuti i rappresentanti delle Federazioni di categoria e delle strutture Cisl Magna Graecia: Pasquale Scevra per la FNP, Gennaro Madera per l’INAS, Raffaele Vitale per la Cisl Scuola, Domenico Posca per la FIT Trasporti, Luigi Tallarico per la Funzione Pubblica, Pino De Tursi per i Servizi Cisl, Cataldo Nigro per l’Anteas, Daniele Gualtieri per la Fai Cisl, Francesco Canino per la Fistel. Tutti hanno ripreso le tematiche messe sul tappeto da Russo, esprimendo una piena condivisione del percorso delineato.