La saga dell’aereoporto dello stretto

Siamo stati felici di apprendere che Alitalia non abbandona lo Stretto e che riproporrà i servizi sulla tratta di Roma con la frequenza di due anni fa, ma vorremmo restare con i piedi per terra e proporre qualche riflessione cautelativa.

Così come siamo stati tenaci nella battaglia contro chi vedeva l’Aeroporto dello Stretto ormai destinato a morire, o se ne lavava le mani, o peggio ancora lavorava per affossarlo, così vorremmo veder più chiaro sulla vicenda e mantenere la guardia alta. La battaglia non si può ancora dichiarare vinta, sebbene vi via stata una chiara inversione di tendenza rispetto agli anni scorsi.

 

Il colpo di scena è dell’11 settembre. Si apprende dai giornali che la Sacal ha stipulato un accordo con i vertici di Alitalia e con Ryanair, per gli aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone rispettivamente. E, a seguire, schiere di politici a evidenziare come il risultato sia stato raggiunto grazie alla propria determinante azione. Non si contano le comparse. Ma qui si vuole rivolgere l’attenzione in particolare ad alcuni dei protagonisti in scena:  il Presidente della Sacal, il presidente della Regione, il Sindaco della Città Metropolitana, il Ministro dei Trasporti. E a loro chiediamo:

  1. Dove sta la copertura finanziaria che rassicura Alitalia al punto da indurla a comunicare che dal 1 Novembre riattiverà 3 voli quotidiani su Reggio, e che garantirà l’apertura dello scalo dal primo mattino a notte inoltrata?
  2. Su che orizzonte temporale è prevista la programmazione della nuova offerta di trasporto aereo e chi provvederà ai costi di gestione della sede aeroportuale?
  3. Esiste un Piano di sviluppo per l’Aeroporto dello Stretto e, se sì, cosa prevede per il futuro? In particolare quale sarà la sorte dei lavoratori dello scalo reggino messi alla porta dall’intransigente Presidente della Sacal?

Solo dopo aver chiarito questi termini tireremo un sospiro di sollievo.

Per chi ha la memoria corta vogliamo richiamare le vicende relative alle politiche di co-marketing(1) dell’ultimo anno e mezzo, che ci inducono alla cautela. Tanto per non farci eccessive illusioni.

12 maggio 2017: viene pubblicato dalla Regione Calabria (Dipartimento Turismo) un bando di co-marketing per 9,8 Milioni €, scadenza al 10 luglio per la presentazione delle offerte.

Per chissà quale oscura vicenda si perdono 4 mesi e si giunge al:

10 novembre 2017: apertura delle buste. Decreto n. 11192 dirigente del Dipartimento Turismo della Regione Calabria. Dalla lista degli ammessi alla gara risulta esclusa Ryanair (che ha partecipato attraverso la Società Airport Marketing Service Limited) per una considerevole carenza documentale; è invece presente Alitalia.

29 novembre 2017: viene pubblicata una nota con la quale il responsabile unico del procedimento comunica al Dirigente Generale del Dipartimento Turismo di ritenere che le carenze riscontrate in sede di verifica amministrativa nell’offerta presentata dalla Airport Marketing Service Limited “non possono farsi rientrare tra le irregolarità essenziali non sanabili”.

 – 15 dicembre 2017: decreto n. 14306 del dirigente del Dipartimento Turismo della Regione Calabria, dispone “la rideterminazione della riammissione della Società Airport Marketing Service Limited” alla gara annullando in parte il precedente decreto dirigenziale del 10 novembre 2017, n. 11192, con conseguente attivazione del soccorso istruttorio ex art. 83, comma 9 del d.lgs. 18 aprile 2006, n. 50, nei confronti di tale concorrente.  

7 febbraio 2018: nuovo decreto del Dirigente del Dipartimento Turismo (n. 491) della Regione Calabria, limitatamente alla parte in cui dispone la riammissione della società Airport Marketing Service Limited alle “fasi successive” della procedura indetta dalla stessa Regione Calabria. In pratica la Regione attua una forzatura e opera un ripescaggio di Ryanair a tempo scaduto.

febbraio 2018: Alitalia inoltra ricorso al TAR avverso la decisione della Regione di cui sopra.

17 aprile 2018: il TAR sospende la procedura.

8 giugno 2018: il TAR dà ragione ad Alitalia che quindi vince il ricorso contro Regione e Ryanair.

inizio luglio 2018: avviene l’aggiudicazione provvisoria del bando ad Alitalia.

luglio/agosto 2018: Regione e Ryanair, testardi più che mai,  fanno ricorso al Consiglio di Stato.

settembre 2018: il Consiglio di Stato respinge la richiesta di sospensione cautelare.

All’improvviso l’11 settembre, in piena festa di Madonna, avviene il miracolo. Un comunicato stampa congiunto Alitalia/Sacal da cui emerge che “dal 1 novembre Alitalia triplicherà il numero di collegamenti sulla rotta Reggio Calabria-Roma tornando a servire questa tratta con tre voli al giorno. La decisione di rafforzare l’operativo Alitalia sullo scalo ‘Tito Minniti’ di Reggio Calabria segue l’incontro avvenuto questa mattina tra il presidente della Sacal, e il Chief Strategy and Operations Officer di Alitalia”. Regione e Sacal da feroci avversari ridiventano grandi amici di Reggio e dell’Aeroporto dello Stretto, finanche il Sindaco della Città Metropolitana, debole rappresentante locale delle politiche del governatore, pare svegliarsi dal torpore. Ma è al Ministro dei Trasporti, che andrebbe riconosciuta la paternità dell’operazione; in modo un pò singolare, con un tweet del 7 settembre, egli annunciava che presto si sarebbe superata la crisi dell’Aeroporto. C’è da chiedersi perché mai Delrio non è riuscito in questa grande impresa in tutti questi anni, nonostante i fraterni rapporti con i suoi amici locali, i vari Oliverio, Falcomatà, Minniti.

Non tutto il quadro però risulta ancora chiaro. Evidentemente l’accordo richiede risorse, e a quanto pare non possono essere quelle del co-marketing, vista la guerra ancora in corso tra gli avvocati di Regione e Alitalia che hanno bloccato l’iter. E considerati gli aggravi gestionali dell’aeroporto legati all’estensione dei servizi. Né pare che la Città Metropolitana si sia adoperata per una propria azione di sostegno diretto. Ed al momento non si hanno notizie di impegni finanziari da parte del Governo. Allora è d’obbligo chiedere un atto di chiarezza ai protagonisti della saga nei confronti dei cittadini reggini. Rispondano ai quesiti A, B e C. E rimangono aperte le questioni degli orari congrui e delle tariffe che dovrebbero essere opportunamente competitive. Troppe volte la popolazione reggina è stata illusa a vuoto.

 

Per il Movimento per l’Aeroporto dello Stretto,

Strategico e Internazionale

Prof. Pasquale Amato e Prof. Domenico Gattuso

 

 

 

(1) NOTA: con il termine co-marketing si intende in sintesi una forma di sovvenzione da parte di enti pubblici a favore delle compagnie aeree per l’affidamento, ai sensi del D.Lgs. n. 50/2016, di servizi di promozione e comunicazione per la realizzazione di una campagna di “advertising” finalizzata ad intercettare nuovi flussi turistici verso la destinazione “Calabria” ed alla promozione del territorio regionale calabrese nei mercati di riferimento.

 

Riferimenti documentali

http://portale.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view_bando.cfm?1347

http://portale.regione.calabria.it/website/portalmedia/bandi/2017-11/AVVISO%20DI%20GARA3.pdf

https://www.aeroporticalabria.com/voli-lamezia/aeroporti-calabria-ecco-chi-ha-partecipato-al-bando-co-marketing-ryanair-esclusa/

https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=NIQUMRRGMRAKIWCLGQJ74JV3XM&q=alitalia

https://www.aeroporticalabria.com/voli-lamezia/aeroporti-calabria-bando-co-marketing-aggiudicato-provvisoriamente-ad-alitalia-per-circa-6-milioni-in-3-anni/

https://www.aeroporticalabria.com/voli-lamezia/aeroporti-calabria-bando-co-marketing-presentato-appello-avverso-la-sentenza-del-tar/