La Regione Calabria azzeri gli sprechi e si doti di un bilancio rivolto al sociale.
Semplificare, rendere moderna e trasparente la pubblica amministrazione in Calabria, per consentire ai cittadini di esercitare il giusto controllo sociale, anche in un’ottica di prevenzione e contrasto alla ndrangheta e all’illegalità diffusa, deve essere uno degli obiettivi prioritari della politica in questa regione. Lo avevamo detto, con determinazione, all’avvio della decima legislatura regionale al presidente delle Giunta Mario Oliverio.
Anche per questo non possiamo non evidenziare la decisione del presidente del Consiglio regionale Irto che, così come annunciato durante il congresso della Uiltrasporti tenutosi a Rosarno il 9 aprile scorso, ha deciso di procedere sulla strada della digitalizzazione e della trasparenza del percorso amministrativo del Consiglio regionale calabrese.
L’infrastrutturazione di un Sistema informativo per la gestione del finanziamento dei gruppi consiliari è, infatti, un primo passo lungo il percorso di massima trasparenza della cosa pubblica che, per la Uil Calabria, rappresenta una discriminante fondamentale per l’ammodernamento della macchina amministrativa regionale.
Siamo convinti che questa iniziativa, cui dovranno seguirne delle altre, sia necessaria dopo anni di scandali in una terra tradita dalla propria classe dirigente.
E’ nostra convinzione, infatti, che la democrazia abbia dei costi di gestione, ma questi devono essere congrui al lavoro portato a compimento dai rappresentanti istituzionali e, soprattutto, non debbano mai stridere con il delicato, quanto reale momento, di estrema difficoltà economica e sociale, che sta attraversando la Calabria.
Per questo, riteniamo che la politica calabrese, in considerazione della situazione drammatica che vive la nostra regione, anziché procedere ad una difesa ad oltranza dei vitalizi, cosa che contrasta fortemente con la condizione economica di molti calabresi, dovrebbe intervenire, invece, nella direzione di dotare il bilancio regionale di una posta, da alimentare attraverso i risparmi sui costi della politica e l’abbattimento degli sprechi, da destinare al contrasto della povertà in Calabria: un fenomeno che in questa regione interessa il 47% dei nostri concittadini.
Anche questo avevamo chiesto al presidente Oliverio, senza ottenere risposta, nel novembre 2014. Impensabile che una regione come la Calabria non abbia un proprio bilancio rivolto al sociale.
Adesso, il nostro auspicio è che la politica locale riesca ad avviare un dibattito serio e costruttivo che prenda le mosse dall’iniziativa intrapresa dal presidente del Consiglio regionale. Un confronto che deve avere quale primo obiettivo quello di riparametrare i costi, ancora troppo alti, della politica in Calabria.
Un dibattito, infine, che non dimentichi di affrontare il tema delicato della trasparenza e dell’efficienza dei conti regionali, che amplifichi la necessità di un controllo prossimo da parte della cittadinanza che, per la Uil Calabria, rappresenta l’unico vero strumento per mettere un freno alla crescita esponenziale della corruzione ed un argine allo strapotere della criminalità organizzata.
Santo Biondo
Segretario generale Uil Calabria