La direttiva europea distruggerà il porto di Gioia Tauro. Si corra ai ripari
Mi unisco con fermezza alle dichiarazioni del nostro presidente Roberto Occhiuto che
in occasione del secondo festival delle regioni e delle province ha portato
all’attenzione nazionale gli effetti che la direttiva della Commissione europea
emanata per ridurre l’inquinamento avrà sul porto di Gioia Tauro.
In una regione come la Calabria dove il tasso di disoccupazione è altissimo e le imprese
sono in affanno, non possiamo consentire che l’indotto economico del porto di Gioia
Tauro, che movimenta 3,5 milioni di container ed è il primo in Italia e il decimo in
Europa per traffico di merci, venga distrutto a scapito anche di migliaia di posti di
lavoro, fonte di reddito e sostentamento per moltissime famiglie.
In un momento storico in cui tale porto, grazie alle politiche portate avanti dal
presidente Occhiuto, sta assumendo finalmente un ruolo sempre più strategico e
centrale nel Mediterraneo, non possiamo farci sottrarre tale opportunità di sviluppo
da politiche europee miopi che inseguono una transizione green spesso forzata e
pericolosa, atteso che i porti africani si sostituiranno a quello di Gioia Tauro.
Da calabrese e da rappresentante delle istituzioni sento di sollecitare una urgente ed
immediata trattazione del tema a livello nazionale affinché siano vagliate e portate
sui tavoli comunitari proposte di moratoria o soluzioni alternative che impediscano il
verificarsi di scenari disastrosi per la nostra economia regionale.
Il Presidente
Cosenza 05 ottobre 2023 On. Katya Gentile