La città di Lamezia Terme tagliata fuori dalla provincia di Catanzaro per volontà di Abramo
Lamezia Terme, 11 febbraio 2020 – Il Presidente della Provincia Abramo sul tema “Sviluppo linee ferroviarie, il 24 gennaio, c.a., ha scritto ai Ministri Patuanelli, Provenzano, De Micheli, perché inseriscano nel prossimo ‘Piano per il Sud’ il recupero della Lido-Settingiano e il collegamento diretto Settingiano-Aeroporto, questo è quanto riportato dalla stampa.”
Il tutto da inserire nel prossimo Piano per il Sud e nell’accordo di servizio fra il MIT e RFI il recupero della linea ferroviaria Catanzaro Lido-Settingiano, passante per la stazione di Catanzaro Sala e la realizzazione di una nuova linea diretta da Settingiano all’aeroporto di Lamezia Terme.
Sul tema egli afferma di aver incontrato il coordinatore delle trenta associazioni culturali di Catanzaro, e sostenuto nell’iniziativa, dai sindaci dei Comuni di Catanzaro, Albi, Amaroni, Amato, Andali, Belcastro, Borgia, Botricello, Carlopoli, Cerva, Cropani, Fossato Serralta, Gasperina, Gimigliano, Girifalco, Magisano, Marcellinara, Marcedusa, Miglierina, Montepaone, Pentone, San Pietro. Apostolo, Sellia, Serrastretta, Sersale, Settingiano, Simeri Crichi, Sorbo San Basile, Soverato, Soveria Simeri, Squillace, Taverna, Tiriolo, Vallefiorita e Zagarise.
La domanda nasce spontanea: Ma Lamezia, nello specifico, c’entra qualcosa? Abramo è il Presidente della Provincia senza Lamezia? E il cosiddetto rapporto con il Sindaco Mascaro? Insomma, Prima o poi ci dovrà essere un Presidente della Provincia di Lamezia, così parleremo della Provincia lametina, e non di “catanzarocentricità” come appare e come di seguito affermato, sempre dal Presidente Abramo nelle motivazioni che fa emergere e che riporta all’attenzione dei Ministri.
Le motivazioni?
“Catanzaro, capoluogo della regione Calabria, sede di tutti gli importanti uffici regionali, non raggiunge nemmeno gli indispensabili servizi minimi ferroviari previsti dalle leggi comunitarie per i capoluoghi di regione.
L’arretratezza e la mancanza di idonee infrastrutture di trasporto, soprattutto ferroviario, riguardanti l’intero istmo di Catanzaro (dal versante jonico a quello tirrenico) rappresentano un ulteriore ostacolo al progredire della città di Catanzaro e di tutto l’hinterland, con ripercussioni negative sul processo di unificazione dell’intera Calabria meridionale col resto del territorio nazionale, nonché sulle politiche di promozione dello sviluppo del mercato del versante orientale della Calabria, sia montano che costiero”.
“Da approfondimenti con organi istituzionali regionali e in occasione di pubblici convegni – scrive ancora -, è risultata l’inesistenza di impedimenti di carattere tecnico per il ripristino della vecchia tratta Catanzaro Lido-Settingiano e per la rimessa in servizio della stazione urbana di Catanzaro Sala. Si specifica, inoltre, che a seguito delle dismissioni infrastrutturali ferroviarie operate nella città di Catanzaro e nel suo hinterland, sono aumentati a dismisura i trasporti su gomma a discapito di quelli su ferro contrastando le linee guida dettate dalle direttive europee e dal governo nazionale.
Dopo quanto letto, non si può rimanere zitti. Io non ci sto! E grido: Lamezia difenditi!
Salvatore De Biase già Presidente del consiglio comunale di Lamezia Terme