La CGIL Gioia Tauro si schiera con il Dott. Vincenzo Amodeo
Compito essenziale di un’azienda Sanitaria dovrebbe essere quello di garantire il diritto alla Salute “per tutti gli individui”, così come sancito dalla Carta Costituzionale e normato dalla legge 833/78, istitutiva del S.S.N. Questo principio pare non tocchi L’ASP di Reggio Calabria, la quale, miope di ogni visione logica di una sanità universale, continua imperterrita nella sua, ormai risaputa, “malagestio”, producendo atti e tenendo comportamenti che nulla hanno a che fare con la tutela della salute dei cittadini reggini. Ultimo atto, in ordine di tempo, ha confermare ciò, è l’emissione, dal parte del commissario straordinario dell’ASP -dott. Gianluigi Scaffidi- dell’atto deliberativo n. 346, del 1° aprile 2021, con il quale, revocando la delibera n. 329, del 26/03/2021, ha negato la permanenza in servizio del Dott. Vincenzo Amodeo, direttore dell’U.O. di Cardiologia del P.O. di Polistena, fino al 70° anno di età, con la motivazione di non aver pagato una sanzione di 200,00 € , inflittagli dall’U.P.D. (Ufficio Procedimenti Disciplinari) dell’ASP: sanzione irrogata in seguito a procedimento disciplinare nei confronti del dott. Amodeo, per aver omesso di comunicare, alla stessa ASP, l’esistenza di un vecchio procedimento penale a suo carico, dal quale era stato assolto, senza rinvio e “ per non aver commesso il fatto”, con sentenza definitiva n. 33146/2018 della suprema Corte di Cassazione. A quanto a conoscenza di questa O.S., oltretutto la sanzione non era stata pagata soltanto perché la direzione generale non aveva ancora provveduto a ratificare con atto deliberativo, il provvedimento, atto necessario e successivo per rendere esecutivo il provvedimento dell’U.P.D. Una tale, puerile motivazione, provoca sgomento, oltre che irritazione, rabbia e costernazione: – Sgomento perché tende a confermare la tesi, più volte sollevata dai mass media e da ultimo da indagini giudiziarie, che, chiunque non è allineato a certi poteri (e il dott. Amodeo sicuramente non lo è), non trova spazio nell’ASP di Reggio Calabria, considerato che altri Direttori -così come riportato dalle testate giornalistiche e radio televisive-, sospettati di reati ben più gravi contro la stessa ASP di Reggio Calabria, sono stati addirittura nominati quali supervisori e consiglieri della Direzione Generale; -irritazione e rabbia perché il dott. Vincenzo Amodeo ha portato l’ASP di Reggio Calabria agli onori della cronaca per le tecniche all’avanguardia usate nel campo della cardiologia; un professionista serio e capace, che l’Italia intera ci invidia e che qualunque istituzione sanitaria vorrebbe alle proprie dipendenze, mentre l’ASP di Reggio Calabria gli dà il benservito soltanto per non aver pagato una sanzione di 200 €, mai ratificata; -costernazione perché ingenera nell’opinione pubblica calabrese la rassegnazione gattopardiana che tutto si vuol cambiare …perché tutto rimanga invariato!
Per quanto sopra, questa O.S., nello stigmatizzare l’emanazione della delibera 346, del 1° aprile 2021, esprime forti perplessità sulla legittima dell’atto, sia per quanto riguarda la procedura che il merito.Relativamente alla procedura, appare alquanto singolare che, dopo aver verificato e attestato la regolarità e la legittimità dell’atto, per l’emanazione della delibera n. 329 del 26/03/2021 (che accoglieva l’istanza e manteneva in servizio il dott. Amodeo fino al 70° anno di età), la Direzione Strategica si accorge solo successivamente del mancato pagamento della sanzione disciplinare e pertanto della violazione di cui all’art. 3 del regolamento sulla concessione del beneficio del mantenimento in servizio. Nel merito, questa O.S. non ritiene che il mancato pagamento di una sanzione disciplinare, peraltro avvenuto per mancanza di ratifica del provvedimento emesso dall’UPD, possa essere motivo valido e determinante, giustificativo di un provvedimento di diniego ex art. 3 del regolamento per il mantenimento in servizio, quando in altre occasioni, secondo quanto riportato dai mass media, altri soggetti, sospettati di reati contro la stessa ASP, sono stati adibiti, anche dopo la messa in quiescenza, a posizioni di supervisori e consiglieri della Direzione Strategica. Per quanto sopra, questa O.S. auspica una immediata revoca della delibera n. 346, del 1° aprile 2021, significando che, per il caso contrario, riserva ogni iniziativa utile a dare consistenza al sacrosanto diritto alla salute dei cittadini reggini. Auspica nel contempo una presa di coscienza da parte dei cittadini tutti della Piana di Gioia Tauro, sul proprio diritto inalienabile alla salute, e li invita ad inviare una mail al Commissario Straordinario dell’ASP, all’indirizzo email: direzionegenerale@asprc.it,con la dicitura: “pretendiamo il diritto alla salute come diritto fondamentale di ogni cittadino, sancito dall’art. 32 della costituzione”. Si vuole significare che qualora la delibera 346, del 1° aprile 2021 non venisse revocata e il dott. Amodeo non dovesse essere mantenuto in servizio, i cittadini della piana di Gioia Tauro , e non solo, si troverebbero vittime di un bel “pesce di Aprile”, perché verrebbero privati di quelle competenze avanzate, nel campo della cardiologia, capaci veramente di salvare la vita ad un cardiopatico. Per il dott. Amodeo, rimanere in servizio per altri 4 anni, non significa sedersi dietro la scrivania di un ambulatorio, odorante di farmaci e disinfettanti, in tranquilla attesa di aver una pensione maggiorata di quattro anni in più di contribuzione; non vuol dire usare la sua professionalità per altri 4 anni al fine ultimo di creare consensi elettorali da usare per l’accaparramento di questa o quella poltrona; per il dott. Amodeo , la permanenza in servizio fino al 70° anno di età, vuol dire la coronazione di un sogno: quello di portare “l’emodinamica” nel nosocomio polistenese. Per chi non lo sapesse, “l’emodinamica”, definita anche “cardiologia Interventistica”, è quella tecnica chirurgica, diagnostico- terapeutica, tendente a controllare il flusso ematico diretto al cuore e il flusso inverso, dal cuore al resto del corpo. Si tratta di una tecnica salvavita avanzata, che in Italia sono in pochi a saperla praticare, tra i quali il dott. Vincenzo Amodeo. Mantenere in servizio il dott. Amodeo significa rispettare e dare un minimo di effettività sostanziale al dettato di cui all’art. 32 della costituzione nella piana di Gioia Tauro; significa dare una piccola speranza di sopravvivenza in più ai pazienti
cardiopatici in questo angolo di terra di Calabria, notoriamente martoriata dalle ingiustizie e dalle contradizioni sociali; significa ribellarsi alle logiche di comando delle masso-mafie, che, secondo le recenti indagini della Procura della Repubblica di Palmi, hanno fatto da padroni presso l’ospedale di Polistena. Dalla Segreteria FP CGIL comprensorio di Gioia Tauro La segretaria Generale il segretario per la Sanità Patrizia Giannotta Vincenzo Callea