La Calabria va al voto in febbraio o quasi…i commissari scappano e la Pandemia va’ in mano a Emergency… Di Al.Tallarita
La rinuncia di Gaudio all’incarico per essere commissario in Calabria, ha aperto il caos. Insomma di questa patata bollente, non ne vuole sapere nessuno. La colpa di chi è? Oggi assolutamente del governo e del Ministero che ha un ministro incompetente. In una situazione già di per sé è disastrosa. Come quella della pandemia. È la sanità in Calabria ad essere malata. Ma non solo è quella italiana in toto ad esserlo. Per i numerosi tagli che sono stati fatti e da tutti i tipi di governi e partiti. L’Italia paga un prezzo troppo alto, di cui si accorge solo oggi, che è in pandemia.
Il commissariamento della Regione Calabria si è rivelato fallimentare, a questo punto dovrebbe cessare un tipo di approccio di questa natura per sanare la sanità calabrese. Quello che è necessario è nominare un commissario adatto e capace ma perché non calabrese? Persona di prestigio e cultura di cui la Calabria è fiorente e in tutto il mondo. Ci sono grandissime personalità adatte a questo tipo di incarico. Ricordiamoci che i calabresi sono dovunque, che il primario che ha curato Boris Johnson è di Catanzaro!
La Calabria è l’unica regione ad oggi che non ha un piano di emergenza covid.
Come questo può non spaventare i calabresi?
Questo è allucinante!
Il governo dichiari tutte le sue responsabilità. Quei miliardi della sanità usati per pagare le fatture doppie…anziché pagare la sanità…il commissariamento avrebbe dovuto sanare…quel frutto di una politica disastrosa.
Cose che non sono state risolte in undici anni di commissariamento…e che invece hanno peggiorato le cose.
In 18 mesi non è stato affrontato neppure il piano di emergenza.
La regione non ha competenza di agire.
E i commissari sono scappati. Chi con crisi mistiche chi con dichiarazioni sguaiate.
La saga dei matti….
Dimostrando la loro inadeguatezza palese.
Chiedere addirittura al presidente di Emergency, di farlo è scioccante. Anziché lasciarlo in pace a fare bene il suo lavoro, così come ha chiuso l’accordo con la protezione civile per gestire l’emergenza.. da qui a fare il commissario della sanità.. ne passa… Il problema è non giocare sulle persone. ‘Il commissario ad acta ha un importanza fondamentale deve essere medico e amministratore’ sottolinea anche Spirlì Presidente della Regione a tempore, in questa delicata fase dopo la morte prematura di Iole Santelli.
I calabresi devono avere garantita un’adeguata sanità.
E continua: ‘La Calabria si è ribellata alla zona rossa, perché la Regione aveva stabilito in una ordinanza, quali fossero i comuni rossi e quali arancioni… Per evitare di chiudere a tappeto. La situazione si complica ..perché il territorio ha paesini di settecento anime..situazioni di lavoro e artigianìa a gestione familiare…chiudere Terranova Sappo Minulio..come Milano…non ha senso….perché io porto quella gente alla fame…ecco perché la scelta andava fatta con una collaborazione diretta tra regione e governo per capire umanamente e non con un algoritmo su ciò che succede in un territorio’. Dichiara Spirlì.
La Calabria , che è intanto aiutata da volontari dei carabinieri, dalla protezione civile e adesso da Emergency, andrà al voto intorno al 14 febbraio. (Vedremo la data certa).
Le forze di maggioranza e minoranza si sono accordate. Fino ad allora…anzi a breve….
Il Ministero della Salute faccia un MEA CULPA e metta le mani nella sanità italiana.
E in quella calabrese in particolare.
Se ne è capace ….