La Calabria che fa rete: 8 Borghi Autentici d’Italia fanno squadra per la creazione della Rete delle Comunità Ospitali della Calabria
Sconfiggere la marginalizzazione dei piccoli comuni facendo sinergia per una nuova visione di sviluppo dei territori. E’ questa la grande sfida raccolta da 8 Comuni calabresi che, supportati dall’Associazione Borghi Autentici d’Italia, stanno facendo squadra per mettere a sistema le peculiarità delle singole municipalità e organizzare una nuova offerta turistica d’insieme.
I comuni di Canna, Casali del Manco, Gizzeria, Melissa, Miglierina, Roseto Capo Spulico, San Lorenzo Bellizzi e Serrastretta, beneficiari del finanziamento relativo al “Progetto Strategico per la Valorizzazione dei Borghi della Calabria ed il Potenziamento dell’offerta turistica e culturale”, stanno lavorando da mesi, insieme a tanti professionisti, alla costruzione di una grande destinazione di viaggioche colleghi da nord a sud della regione, dalle coste alla montagna, le “Comunità Ospitali” calabresi.
Un progetto strategico dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, presieduta dal Sindaco di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, nel quale fare emergere la vera essenza dei luoghi e delle comunità che li vivono. Luoghi della contemporaneità che vogliono distinguersi dalle classiche mete di vacanza per l’atteggiamento unico di chi ospita e per la particolare esperienza che può realizzare chi viene ospitato, che ripartirà con un bagaglio carico di racconti ed emozioni difficili da dimenticare e facili da narrare. In questi mesi si stanno susseguendo sui vari territori tantissimi momenti di incontro e di formazione, attraverso attività laboratoriali, workshop, azioni di coprogettazione, attività di marketing territoriale e di valorizzazione delle competenze locali, al fine di potenziare l’attivismo locale e farlo esplodere in nuove opportunità di sviluppo. Comune denominatore di questa strategia è la Comunità, sono le persone che vivono i Borghi e che li mantengono vivi con la loro voglia di fare, di credere ad una nuova idea di futuro dei loro territori. Un progetto di rete che coinvolge sì la Comunità locale, ma anche quella Comunità “Fuori Borgo”, quei giovani e meno giovani che hanno lasciato per varie ragioni la loro terra e che, attraverso le importanti azioni messe in campo possono trovare nuovi stimoli e nuove opportunità per fare ritorno “a casa” portando con sé un rinnovato bagaglio di esperienze e competenze acquisite fuori dai propri confini territoriali di appartenenza.
L’analisi e la coprogettazione sul campo sono stati preceduti da una fase di contatto e preparazione degli attori coinvolti (compresa quindi la comunità fuori borgo) e ha visto anche – durante i vari momenti di lavoro – la realizzazione di incontri conviviali e di sopralluoghi nei luoghi target di progetto guidata dai progettisti delle azioni materiali. A fare da sponda a queste iniziative di confronto sulle azioni strategiche, sono state rilanciate tracce di lavoro operative, in particolare volte all’approfondimento e all’implementazione del sistema di gestione della comunità ospitale e dei servizi declinabili dagli interventi materiali in corso di realizzazione.
Parallelamente, sui Borghi Autentici protagonisti di queste azioni materiali e immateriali che coinvolgono le singole Comunità, si stanno muovendo “ghostwriters” per testare il contesto ospitale locale e giornalisti per la redazione partecipata e la pubblicazione di una Pocket Smart Maps e di una Smart Travel Guide e quindi di una guida digitale, quale catalogo dell’offerta dell’ospitalità turistica, con un’immagine coordinata tra i vari borghi coinvolti e di uno storyboard comunicazionale utile alla promozione di una destinazione unica regionale. Ad affiancare l’Associazione Borghi Autentici d’Italia in questo interessante percorso di costruzione della rete delle Comunità Ospitali della Calabria, grandi realtà nazionali di primissimo livello, come Legacoop, Rubbettino – Viatoribus, Città Fertile, AITB – Associazione Italiana Travel Blogger, l’Associazione Italiana Alberghi Diffusi, che stanno portando sui territori, sotto l’egida di BAI, il loro know-how al servizio del progetto.
Giovanni Pirillo