La Calabria aderisce alla “Giornata Nazionale del Tumore al Seno Metastatico”
La Calabria sceglie di partecipare a quella che sarà, almeno nei fatti, la prima Giornata Nazionale dedicata al Tumore al Seno Metastatico. Europa Donna Italia, il Movimento per i diritti alla prevenzione e cura del tumore al seno, ha infatti dato vita a una straordinaria manifestazione cui prenderanno parte decine e decine di associazioni locali iscritte per sensibilizzare sulle specifiche esigenze delle donne con TSM. In questo fitto calendario di 61 eventi distribuiti in tutta Italia, due distinti appuntamenti si svolgeranno proprio in Calabria, dove per l’occasione sarà possibile prendere parte ad un dibattito pubblico in zona porto ma anche ad un convegno organizzato dal reparto di Oncologia dell’ASP di Catanzaro:
• Associazione “Alice No Profit” – Lamezia Terme (CZ) , Seminario Vescovile – 18/10/2019, h 17:00 Convegno “Sensibilizziamo la collettività sulla malattia” in collaborazione con la struttura complessa di oncologia dell’ASP di Catanzaro. Organizzato insieme a ANDOS, ACMO, AVO, Comunità Masci,
KOMEN, NUVOLA.
In contemporanea, Europa Donna Italia il 10 ottobre a Roma chiede alle Istituzioni attraverso i rappresentanti parlamentari di accogliere l’istituzione del 13 ottobre a Giornata Nazionale più le 6 principali richieste che la accompagnano: 1. un percorso di cura e assistenza specifico in tutti i Centri di senologia
(Breast Unit) 2. una corsia preferenziale per controlli ed esami, tempi di attesa ridotti e rapida consegna degli esiti 3. la disponibilità di tutti i diversi specialisti necessari 4. Il supporto costante e qualificato dello psiconcologo per la paziente e per il caregiver 5. informazione sulle sperimentazioni e accesso agevolato ai trials clinici disponibili 6. il rapido accertamento dell’invalidità civile e/o inabilità.
“È probabilmente la prima volta nella storia italiana che assistiamo a un’azione di advocacy di questa portata, un esempio di coinvolgimento e lavoro in rete eccezionali – spiega Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia – L’esigenza di parlare di questa malattia è tanto sentita che decine di realtà hanno alzato la voce per rendere finalmente visibili le oltre 37mila pazienti che, spesso in solitudine e tra mille difficoltà, vivono questa condizione cronica. Il 30 % dei tumori al seno diventa metastatico, una percentuale significativa che merita l’attenzione dell’opinione pubblica e provvedimenti concreti delle Istituzioni. Per questo EDI chiede da anni l’istituzione della Giornata per il TSM nel nostro Paese. Ora il senso di urgenza è tale da superare le formalità istituzionali: il 13 ottobre di quest’anno sarà, almeno de facto, la prima vera e propria giornata nazionale dedicata al tumore al seno metastatico”.
& “Se consideriamo – scrivono in una nota – che la vita
“La prevenzione ti salva la vita”, non è una frase di circostanza ma un vero imperativo per tutte le donne” ha affermato il dottor Ettore Greco, Direttore dell’U.O. di Oncologia dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme. “Una donna ogni 10 viene colpita dal tumore al seno e anche se il tasso di mortalità è in diminuzione, i casi aumentano di anno in anno. La migliore arma rimane la prevenzione costante e accurata che ogni donna dovrebbe, coscienziosamente, segnare nel proprio calendario. Una mammografia fatta in tempo può cambiare le cose e salvarti la vita”.
“Quello al seno, infatti, – spiegano dall’associazione Alice – è il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 25% di tutti i tumori che colpiscono le donne. Ha un’influenza più elevata sui soggetti che superano i 50 anni e si manifesta più raramente nelle donne under 30. Sebbene negli ultimi anni si sia registrata una costante riduzione dei decessi, il cancro al seno resta la prima causa di mortalità per tumore nel sesso femminile, con un tasso di mortalità del 17% di tutti i decessi per causa oncologica. La sua incidenza purtroppo è in costante crescita, tanto che si prevede che quest’anno verranno diagnosticati solo in Italia oltre 41.000 nuovi casi. Tra le cause si registra l’allungamento dell’età media della popolazione femminile e l’aumento dei fattori di rischio. Vincere la malattia è però possibile nella grande maggioranza dei casi, grazie soprattutto alla prevenzione e all’anticipazione diagnostica. Non è però ancora diffusa su tutto il territorio nazionale un’adeguata cultura dell’informazione preventiva in grado di permettere di abbassare i numeri delle persone colpite dalla malattia. La sfida è proprio quella di donne sull’importanza della prevenzione come primo passo per sconfiggere la malattia. È per questa ragione che da diversi anni è stato scelto il mese di ottobre come simbolo alla lotta contro il cancro al seno, grazie ad una accorta informazione , e questo è il messaggio pubblicizzato dalla Associazione Alice nella provincia di Catanzaro, diffondendo la cultura della prevenzione, soprattutto nelle ultime classi degli Istituti superiori, anche con attrezzature diagnostiche acquistate allo scopo e donate al reparto di oncologia del dottor Greco. Fin dalla costituzione dell’Associazione Alice, particolare valore ha assunto la collaborazione con lo “screening”, sia con la dottoressa Montesi che con la dottoressa Spinelli, attuale dirigente di questo servizio”. Catanzaro – Solo il 34,6% delle donne ha effettuato in Calabria la mammografia per la diagnosi precoce del tumore del seno, il 31% ha eseguito il Pap test per la diagnosi iniziale del tumore del collo dell’utero (il 29% ha effettuato il test HPV) e solo il 24% dei calabresi si è sottoposto al test per la ricerca del sangue occulto nelle feci per individuare in fase precoce il cancro del colon retto (dati al 31 dicembre 2017). E’ quanto è emerso stamane in occasione della presentazione del volume “I numeri del cancro in Italia 2018” avvenuta oggi a Catanzaro all’Azienda Ospedaliero-Universitaria. L’incremento della mortalità può essere ricondotto anche alla scarsa adesione a questi esami: nella Regione, nel 2015 (ISTAT, ultimo anno disponibile), sono stati 4.487 i decessi attribuibili a tumori maligni (2.655 uomini e 1.832 donne), 62 in più rispetto al 2014. La neoplasia che ha fatto registrare il maggior numero di decessi è quella del polmone (751), seguita da colon-retto (557), stomaco (304), mammella (294) e prostata (245).
Nel 2018 sono stati 10.350 i nuovi casi (5.850 per gli uomini e 4.500 per le donne). Si tratta di 100 casi diagnosticati in meno rispetto al 2017.
“Molto è stato fatto, ma moltissimo è ancora da fare – ha dichiarato la dottoressa Anamaria Migale, responsabile dell’Associazione Alice, infatti, per quanto possa essere utile la nostra banca dati sulle patologie più ricorrenti, in campo oncologico, e mi riferisco al tumore al seno e quello del collo dell’utero, per le donne, e il colon retto, sia per le donne che per gli uomini, non basta inviare migliaia di invito, se poi non c’è il riscontro. Ma noi siamo tenaci – ha continuato la dottoressa Migale – e ultimamente siamo presenti anche sui “social”.
“Quindi concludiamo, – scrivono dall’associazione – rinnovando il messaggio: “La prevenzione ti salva la vita” sperando che questo messaggio, per ottobre, “mese della prevenzione” per la patologia del seno” possa valere per tutte le nostre necessità, e per tutti i mesi dell’anno, grazie anche alle strutture ed ai centri dell’ASP di CZ presenti sul nostro territorio”.