La Bovalino Bagnara pare essere scomparsa dai radar della citta’ metropolitana

La Città metropolitana non sembra più pronta a portare a compimento il progetto della “Bovalino-Bagnara”. Il progetto, o meglio la sua copertura economica, pare essere scomparsa dai radar dell’amministrazione pubblica che ha sostituito la Provincia di Reggio Calabria. Se così fosse si tratterebbe dell’ennesima offesa perpetrata ai danni dei cittadini della Locride e della Costa Viola ed una nuova, inaspettata, limitazione al loro diritto ad una mobilità moderna, veloce ed efficiente.
Il territorio della Locride, soprattutto quello periferico, vive in una condizione di isolamento più o meno latente. La viabilità primaria è appesa al filo di una Strada statale 106 che necessita di immediati interventi di ammodernamento e messa in sicurezza. La viabilità secondaria, invece, deve sopportare il peso di una disattenzione atavica e di un dissesto idrogeologico pericolosamente incombente.
Dall’ultimo taglio del nastro, a diversi anni di distanza dalla posa della prima pietra, sono passati diversi anni. Tanto è successo, fra le altre cose una frana devastante si è animata a poche decine di metri dal cantiere di quella che doveva essere una Strada a scorrimento veloce. L’unica cosa che non si è mosso è proprio quel cantiere che, dopo aver segnato irrimediabilmente il territorio, ne sta tradendo le aspettative e mortificando le speranze.
Se così fosse la politica commetterebbe un grosso errore di valutazione. La Bovalino-Bagnara deve essere completata.
La costruzione di nuove e moderne strade di penetrazione può contribuire a frenare lo spopolamento delle aree interne del nostro comprensorio. Allo stesso tempo la manutenzione della viabilità secondaria, martoriata da innumerevoli frane dopo le piogge delle ultime ore come quella che ha dimezzato la viabilità sull’unica arteria di collegamento da e verso Motta San Giovanni o quelle che stanno segnando la strada che porta da Sambatello a Gambarie, non è più rinviabile.
Il tema della viabilità riveste un’importanza cruciale per il futuro di questa terra. Lo sviluppo pratico di questo tema, che è strettamente legato a quello della cura del territorio insieme a quello del potenziamento e dell’ammodernamento della tratta ferroviaria, può rappresentare una chiave di volta per l’economia di questo estremo lembo di penisola.
Pietro Sergi
Candidato di Liberi e Uguali al collegio uninominale per il Senato