Con rabbia e determinazione, con la consapevolezza che senza donne nessun cambiamento è possibile e il futuro è ancora tutto da scrivere,
anche Potere al Popolo sarà al presidio di Non Una di Meno a Reggio Calabria in Piazza Italia, lunedì 8 marzo alle ore 17.
Un anno di pandemia ci restituisce la fotografia di un mondo del lavoro in crisi, in cui le distanze sociali ed economiche hanno assunto proporzioni abissali,
intollerabili se guardiamo dalla prospettiva di genere: a fronte di aumenti vertiginosi dei fatturati di grossi gruppi economici, industriali e finanziari, nel solo
dicembre 2020 si sono persi 101mila posti di lavoro, di questi il 98% erano occupati da noi donne; nell’intero anno ben il 70% dei nuovi 444mila disoccupati
italiani sono ancora proprio donne. Quelle che continuano a lavorare, invece, nella maggioranza dei casi continuano a subire la cruda realtà di contratti inesistenti,
paghe da fame e spesso dimezzate rispetto ai colleghi uomini.
Un anno di pandemia ci restituisce inoltre una sanità pubblica italiana allo stremo, in perenne emergenza e sofferente di scarsa o nulla pianificazione,
mancanza di risorse, ruberie e gestioni manageriali o commissariali fallimentari. Anche in questo caso a farne le spese siamo spesso proprio noi, in particolare
donne meridionali: i servizi territoriali fondamentali e dedicati principalmente alla sanità femminile, per la prevenzione di malattie terribili e per la maternità consapevole,
i consultori, già pressoché inesistenti o in costante affanno, diventano ad
oggi un vero e proprio miraggio.
Per non parlare della
criminale impossibilità materiale di accedere alle interruzioni volontarie di gravidanza, già scarsamente garantite a causa di un’asfissiante
percentuale di medici obiettori, colpevolmente mai equilibrata dalle dirigenze delle Aziende Sanitarie, contravvenendo apertamente alla legge 194 – ottenuta grazie alle
battaglie e al sacrificio di centinaia di migliaia di donne – quotidianamente attaccata e criminalizzata dalla propaganda di chi strumentalizza la religione per ipocriti tentativi
politici e fascisti di
controllo del nostro corpo e della nostra vita.
Disuguaglianze di classe e disuguaglianze di genere: questo il quadro reale e concreto della società in cui viviamo, sebbene qualcuno cerchi di raccontare
la favola di un mondo “pacificato” in cui “andrà tutto bene” e in cui la competenza e i cornetti integrali a colazione siano gli ingredienti di una ricetta particolarmente
succulenta per i grandi ricchi, ma
molto indigesta per la maggioranza della popolazione.
L’8 marzo non è una ricorrenza, non lo è mai stata: è invece la data in cui ricordiamo al mondo che, ancora oggi, ogni giorno milioni di donne reggono in piedi,
spesso senza goderne i frutti, intere società.
Appuntamento alle ore 17 a Piazza Italia.
Potere al Popolo – Reggio Calabria