Istallazione biodigestore in Siderno
Tramite un articolo di Arturo Rocca, Presidente dell’Osservatorio Ambientale, ripreso da Francesco Martino, la Sez. del Partito Comunista di Siderno è venuta a conoscenza dell’intenzione, da parte della Regione Calabria, di istallare in Siderno un biodigestore anaerobico/aerobico con una spesa di circa 40 milioni di Euro.
Già in passato i comunisti hanno avuto modo di esprimere la propria contrarietà alla realizzazione dell’opera insieme all’Osservatorio Ambientale, alle associazioni e ai partiti sidernesi. In particolare si tennero alcuni incontri a Catanzaro in cui fu espresso il più convinto e condiviso dissenso rispetto all’eventualità di questa istallazione. Il Consiglio Comunale di Siderno, per dichiarare la sua contrarietà, licenziò alcune delibere, che non solo sancivano il diniego dell’ente alla costruzione del biodigestore, ma lo impegnavano a impedire altre istallazioni di fabbriche chimiche nel territorio comunale.
La contrarietà della Sez. del Partito Comunista di Siderno non nasce solo dai rischi che questi impianti rappresentano, considerato che il metodo attraverso cui si smaltiscono i rifiuti attiva un processo di fermentazione che potrebbe favorire la produzione di batteri pericolosi per gli animali e per l’uomo (come avvenne in Germania nel 2011 dove, secondo alcuni ricercatori, la presenza di questi impianti causò un epidemia di “escherichia coli”) e che la combustione di biogas è fonte di emissioni tossiche; scaturisce anche dalle problematicità mai risolte di una città che ha lottato e lotta a causa delle scelte infelici a cui è stata sottoposta! A partire dalla mancata bonifica delle 900 tonnellate di fusti e delle strutture nel sito della fabbrica chimica BP, in c.da Pantanizzi, passando per l’inquinamento del sottosuolo nel sito della fabbrica SIKA, dove a detta della stessa risulta un grave livello d’inquinamento di sostanze tossiche, per i miasmi dovuti allo stoccaggio dei rifiuti TMB di S. Leo, dove consegnano circa 54 comuni della Città Metropolitana, e per una raccolta differenziata che stenta nelle contrade, Siderno avrebbe necessità di soluzioni ai problemi già esistenti e non di altri rischi. E invece, nonostante la promessa dell’erogazione 1.500.000 Euro per il risanamento, tradotta in uno stanziamento di soli 300.000 Euro ancora dormiente presso la SUAP, si pensa a sperperare 40 milioni per aggiungere potenziali problemi a quelli esistenti.
Considerato quanto detto, i militanti del Partito Comunista di Siderno si adopereranno affinché siano evitate ulteriori scelte dannose e sperano che i cittadini, le forze politiche, le associazioni e i Commissari Prefettizi vogliano cogliere l’appello, lanciato attraverso questa nota, di vigilare congiuntamente sull’evolversi della questione, sia essa una reale intenzione o anche solo una drammatica promessa in vista delle elezioni regionali, per scongiurare l’ennesimo disastro.
La Sezione