Incontro dibattito tra club service e i sindaci Gianni Alemanno, Nicola Ottaviani e Giacomo Saccomanno
I Rotary Club E-club Roma, Colosseo, Urbis e Nicotera Medma, hanno messo a confronto e con un percorso inedito la vita di tre sindaci e le speranze, illusioni, ricordi e propositi che questi riponevano e ripongono nell’attività di primi cittadini di tre diverse citta: Roma, Frosinone e Rosarno. Tre comunità dalle diverse esigenze e dai bisogni collegati al proprio territorio, ma accumunati dalle evidenti difficoltà di amministrare gli enti locali siano essi grandi o piccoli. Dalla mancanza di risorse, alle ristrettezze imposte dal 2008 in poi, alla presenza di migranti che, pur potendo essere una risorsa, allo stato sono un problema per le comunità mancando servizi e vera integrazione. La serata è stata aperta dal saluto dei presidenti dei club Domenico Naccari, per il Rotary E-club, Sofia Leonardi per il Colosseo, Maurilio Moroni per l’Urbi es Giorgio Tropiano per il Nicotera Medma. Sono poi interventi i sindaci mattatori della serata: Gianni Alemanno, già sindaco di Roma, Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone, e Giacomo Saccomanno, già sindaco di Rosarno, che hanno illustrato il loro percorso istituzionale, i risultati conseguiti durante la loro gestione, le difficoltà amministrative e l’assenza di adeguate risorse per affrontare con la dovuta attenzione le innumerevoli necessità delle comunità locali. Stimolati, anche, dalle domande del numeroso pubblico, Gianni Alemanno, ha voluto mettere in luce il periodo di difficoltà economica in cui ha espletato tale mandato, la necessità che per Roma vi sia una attenzione particolare del Governo, per come avviene nella maggior parte delle capitali europee, la rimodulazione dei servizi sociali avendo, anche riguardo, alla presenza di numerosi immigrati, che intasano gli uffici già precari nella normalità. Si è augurato, quindi, che, essendo Roma una città dalla millenaria storia ed avendo enormi potenzialità, anche sotto l’aspetto turistico si possa avere un ministero per la capitale. Giacomo Saccomanno, esaltando il rapporto diretto con i cittadini e un’attività amministrativa intensa, racchiusa in un volume dedicato ai primi 18 mesi di sindacato, ha ricordato i quasi giornalieri incontri con le persone bisognose a cui destinava la propria indennità, o, ancora, quella efficienza nei servizi mai avuta prima. Una esaltante ed intensa cavalcata svolta con tanta passione, amore e dedizione e dedicata ai propri concittadini. Interrotta, dopo aver intercettato oltre 30 milioni di euro per l’esecuzione di importanti opere, per problemi interni alla maggioranza -tentativo di qualcuno di gestire tali interventi- che lo hanno portato a mantenere le dimissioni rivolgendosi, però, al Consiglio Comunale dopo non aver ottenuto dalle istituzioni quell’appoggio richiesto per contrastare il malaffare. Nicola Ottaviani ha, invece, voluto enfatizzare la figura del sindaco di frontiera, primo baluardo delle istituzioni, spesso lasciato solo ad affrontare le innumerevoli necessità delle comunità, che per dare risposte ai cittadini deve, a volte, inventarsi progettualità innovative. Lo stesso ha voluto rafforzare il concetto di servizio che deve spingere il politico a svolgere tale funzione, senza alcun interesse personale, ma guardando alle comunità ed alle loro esigenze. Un soggetto che dia garanzie di onestà, ma maggiormente che abbia quella professionalità che oggi manca nella attuale classe politica. Dopo le conclusioni del presidente Domenico Naccari, che ringraziato i presenti ed i relatori, scambio di gagliardetti e doni, tra gli scatti fotografici per ricordare una serata che ha portato fuori la passione, l’entusiasmo, le difficoltà, le responsabilità, le ansie di chi la politica l’ha intesa e l’intende come missione a favore del prossimo.