Incomprensibile la dichiarazione sulla ZES del Commissario Maurizio D’Andrea
Un attacco frontale al territorio ed al lavoro fatto per il riconoscimento della ZES nell’Area Portuale di Gioia Tauro. Non comprendiamo, come CGIL e FILT, le dichiarazioni del Commissario Maurizio D’Andrea rispetto l’istituzione dell’area ZES a Lamezia Terme. Ancora una volta si determinano scelte ed idee che lacerano l’intento di viaggiare spediti su condizioni necessarie e vitali per le realizzazioni infrastrutturali e di agevolazione fiscale indispensabili per lo sviluppo del porto più grande d’Italia, dell’area portuale e di tutta la Calabria. Un errore fatale considerare ancora una volta il porto di Gioia Tauro come un successo che può fare a meno di interventi e risorse, ancora una volta evidenziamo come lo stesso scalo gioiese è fragile se lasciato solo, è fragile se si continua a pensare che il transhipment possa bastare ad assicurare il futuro e l’occupazione. È necessario intervenire in tempi brevi al fine di realizzare un sistema di logistica integrata ed un nodo di sviluppo trasportistico per le sfide del prossimo futuro. Ciò può avvenire con il forte contributo della ZES. Le lotte di questi anni ed i sacrifici che tutti i lavoratori dell’area portuale hanno messo in campo non sono serviti a far comprendere quanto il territorio può contribuire allo sviluppo e quanto lo stesso contestualmente si è dimostrato debole negli anni passati. La ZES nasce dalla scelta per un rafforzamento del territorio, nata dalla collaborazione ed incontri serrati tra il governo centrale, parti sociali e la politica locale nel momento più difficile del porto e cioè quando il gruppo Contiship aveva dichiarato lo stato di crisi ed avviato le procedure per la riduzione del personale. Il frutto di quella terribile esperienza non può essere dimenticato, quanto costruito non può essere vanificato da scelte insensate, preoccupanti e divisive come le indicazioni del Commissario D’Andrea.
La Filt e la CGIL pertanto si riservano di agire nell’interesse del lavoro e del futuro delle imprese che operano nell’area portuale, nell’auspicio di un progressivo insediamento industriale e per un fattivo coinvolgimento delle attività al fine di sfruttare al meglio il grande trampolino di lancio per le merci e la logistica, che lo scalo gioiese offre.
Chiediamo al Commissario Maurizio D’Andrea di riflettere profondamente su quanto dichiarato, perché la Calabria e Gioia Tauro non meritano ulteriori mortificazioni dovute a logiche basate su eventuali preferenze determinate da fattori avulsi da necessita vere ed oggettive, nessuna necessità di sviare e rallentare progetti quindi, ma noi offriamo fattiva collaborazione per definire ed attivare in tempi brevissimi la ZES a Gioia Tauro.
La segreteria CGIL Gioia Tauro Patrizia Giannotta Pasquale Marino
Il Segr. Filt Gioia Tauro Mimmo Laganà