In tutte le librerie il volume Da “non garantiti” a precari. Di Domenico Guzzo
Si può trovare nelle in tutte le librerie il volume Da “non garantiti” a precari. Il movimento del ’77 e la crisi del lavoro nell’Italia post-fordista (a cura di Domenico Guzzo), edito da FrancoAngeli.
Con un fecondo e inedito approccio interdisciplinare, che spazia dalla storia contemporanea alla sociologia, passando per la filosofia politica, la critica artistica, gli studi giuridici, l’analisi dei processi produttivi e finanziari, il volume ricostruisce la dialettica fra il rapido consumarsi del “movimento ’77” e l’affermarsi della precarietà lavorativa nell’Italia del post-miracolo economico.
Il volume curato da Domenico Guzzo raccoglie gli atti del Convegno “La crisi del lavoro in Italia dal movimento ’77 ad oggi” – organizzato dal Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia dell’università di Bologna, dalla Scuola di Scienze Politiche della stessa università, dall’Associazione Luciano Lama e dall’Istituto per la Storia della Resistenza di Forlì-Cesena – che si è tenuto presso il Campus di Forlì (Università di Bologna), nella sala conferenze del Padiglione Melandri, il 4-5 dicembre 2017. Già dalle relazioni e dal dibattito di quelle giornate e dall’incrocio degli sguardi metodologici è apparsa chiara l’unicità mondiale di questo fenomeno sociale come autorappresentazione della “generazione dei non garantiti”, ovvero la prima leva di giovani che sentiva di non avere un futuro certo e degno perché, orfana del “boom”, sarebbe vissuta in un mondo di recessione permanente.
Tale tornante della storia italiana, origine della precarietà e della crisi del lavoro in Italia, viene connesso, attraverso un’intersezione interdisciplinare storico-sociologia,culturale ed economica del lavoro, alla “crisi del Sistema-Paese”.
Nel volume sono contenuti i saggi di Leonardo Altieri, Eloisa Betti, Sergio Bologna, Silvia Casilio, Luca Chiurchiù, Roberto Colozza, Giordano Cotichelli, Carlo De Maria, Giorgio Del Vecchio, Marco Grispigni, Loredana Guerrieri, Rocco Lentini, Tito Menzani, Simone Neri Serneri, Alberto Pantaloni, Valerio Romitelli, Angelo Salento e Carlo Sorgi ; che muovendo lungo la problematica geografico-territoriale dell’asimmetrico sviluppo nazionale, con una particolare considerazione allo snaturarsi dei tradizionali modelli di eccellenza e senza tralasciare continuità e fratture con il sessantotto, affronta il conflittuale processo di decentralizzazione del lavoro in Italia, nel più ampio formarsi di una nuova dimensione post-fordista e post-salariale dell’organizzazione capitalista occidentale.
Di particolare rilievo i saggi di Sergio Bologna, La rivista “Primo Maggio” e il movimento del ’77; Marco Grispigni, Da “il potere deve essere operaio” al “godere operaio”. Il movimento del ’77 e il lavoro; Domenico Guzzo, Lo strano movimento dei “non garantiti” e la morte del miracolo economico italiano; Rocco Lentini, Il Settantasette in un “contesto ostile”: Antagonismo e crisi del lavoro nel Mezzogiorno; Valerio Romitelli, Il ’77: battesimo o funerale? e Carlo Sorgi, “Smetto quando vogliono”: passato e presente delle tutele giurisdizionali del lavoratore.
Caterina Sorbara