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Il tana libera tutti: la fase 2 e la cattiva comunicazione da parte del Governo. Di Al. Tallarita

Scene di panico al lungo mare di Gioia Tauro. La gente uscita in massa a passeggiare a fare attività fisica riempie il lungo mare e il vialone, con le macchine a passeggiare. Come se tutto fosse tornato alla normalità, con e senza mascherine. Di tutte le età. Biciclette, motorini… Insomma una normale serata privaverile gioiese. Ma così non è… Infatti a sirene spiegate carabinieri con polizia e guardie comunali.. una decina circa di autovetture invadono la strada intimando di rientrare i presenti. E si sentono gli altoparlanti: ” tornate a casa la quarantena non è finita..” assisti attoniti, chi come me si trova in quarantena nei pressi della zona. Poi arriva l’elicottero. Mi salta subito alla mente, che la responsabilità di tale confusione è di una cattiva comunicazione da parte del Governo centrale. Che fa scorgere il ‘tana libera tutti ‘ quando in vero ancora non è. E non può essere così, perché il virus è tra noi, e tutto va fatto con cautela da parte tanto del Governo, quanto delle misure di contenimento e distanziamento sociale, da far rispettare alla popolazione. Le attività e il lavoro devono riprendere. Ci vuole coraggio e se la gente deve poter uscire a scaglioni e con misure chiare, queste devono essere ribadite e bene dal governo, che invece tratta le regioni con due pesi e due misure. E che ha aumentato la totale confusione. Con la collezione primavera estate delle autocertificazioni. Per cortesia ci vuole una comunicazione chiara! Perché la gente sappia chiaramente cosa può e non può fare e come farlo. La si smetta con i termini da ‘politichese corretto’ che entrano nell’etica dei sentimenti: ‘tu sei amico più che amico estraneo o amante..’ …Sopratutto affinché questa seconda fase non sia un suicidio.