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Il Sud cresce, ultimo esempio la straordinaria performance dell’Universita’ della Calabria

“Il Sud può farcela, il Sud ha mille possibilità di riscatto e di sviluppo.
Specialmente, quando si occupa di giovani e di istruzione e formazione.
Un’altra dimostrazione è arrivata in questi giorni dall’Università della Calabria.
L’Unical continua a detenere il primato come il principale ateneo statale in crescita nel Sud
Italia, registrando un notevole aumento del 23% nel numero di immatricolati rispetto al
periodo pre-pandemia. Questo risultato la colloca tra le tre sole università italiane a vantare
un aumento di iscritti.
Tale performance, che vede un incremento costante nel quadriennio, da 3.834 immatricolati
nel 2019 a 4.704 nel 2023/2024, diventa ancora più rilevante se confrontata con la
situazione nazionale, dove il sistema universitario statale mostra una crescita vicino allo
zero”.
Lo scrive in una nota l’eurodeputata di Fratelli d’Italia Chiara Gemma.
“Il successo dell’Università della Calabria – spiega – è attribuibile a diversi fattori chiave.
L’ateneo ha investito in modo significativo nella qualità dell’offerta formativa, con una vasta
gamma di corsi in diverse discipline.
Il livello del corpo docente è stato arricchito da politiche mirate al reclutamento di studiosi
altamente qualificati.
I servizi per gli studenti, dalla mensa agli alloggi, sono stati riconosciuti dal Censis come i
migliori tra le grandi università italiane. Infatti, la residenzialità è un ulteriore punto di forza,
visto che vengono accolti tutti i vincitori di borse di studio per un totale di 2.500 posti ed è la
prima in Italia con un rapporto quattro volte superiore alla media nazionale.
In più, – sottolinea l’on. Gemma – il campus è immerso nel verde, è dotato di strutture
sportive e culturali, ed è l’ambiente ideale per la formazione e la ricerca, come confermato
dalla Commissione Ue che ha assegnato all’Unical il prestigioso premio Hrs4r.
Non è finita,oltre a questo c’è anche la capacità di attrazione degli studenti internazionali,
con corsi interamente in lingua inglese. Sono oltre 9mila le domande da aspiranti matricole
extraeuropee, provenienti da 108 Paesi diversi.
La crescita costante dell’ateneo – evidenzia l’europarlamentare di Fratelli d’Italia – ha un
impatto positivo sull’intera regione. Un plus che può diventare il motore di sviluppo di tutta la
Calabria e testimonia che quando le istituzioni sono ben governate e c’è progettualità e
lungimiranza i risultati arrivano anche al Sud.
Naturalmente, – conclude – intorno all’Università della Calabria c’è tutto un sistema che sta
funzionando nel modo giusto e vede in prima linea la Regione e il governo nazionale”.