Il successo della Tonda di Calabria bio incoraggia i produttori a riprendere il percorso in direzione dell’Igp.
I produttori di nocciole dell’area di Cardinale e Torre di Ruggiero, in provincia di Catanzaro, sono fermamente determinati nel riprendere il percorso dell’Igp.
A motivarli, in particolare, il successo che sta riscuotendo la Tonda di Calabria bio, da ultimo come protagonista della manifestazione “Torrone in festa” a Soverato, banco di prova di trasformazione della nocciola superato egregiamente, grazie alla collaborazione dell’Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (Ipssoea) e di Paolo Caridi, pastry chef di Casa Mastroianni.
Vale anche considerare che il 90% della produzione del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria è bio.
Il riconoscimento dell’Igp per la Tonda calabrese, cultivar iscritta nel 2020 dal
Mipaaf nel registro nazionale delle varietà di fruttiferi locali come risorsa regionale, rappresenterebbe un significativo valore aggiunto.
Il percorso verso l’Igp era stato intrapreso nel 2012 e poi arenatosi nel 2015, con la necessità di nuovi studi.
«La nostra ferma intenzione – afferma Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio e dell’Associazione Nocciole biologiche calabresi – è quella di procedere con nuove indagini e studi e completare un iter che ci consentirà di assegnare alle nostre nocciole un tratto identificativo di straordinario valore.
Qui, tra Cardinale e Torre di Ruggiero, la coltivazione di Nocciole risale al 1700 ed a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso ci sono prove documentali di un commercio su larga scala.
Nel febbraio 1975 i produttori diedero vita alla Cooperativa “Ancinalbruca” dando inizio ad un vero e proprio periodo d’oro protrattosi sino agli anni Novanta con punte massime di produzione di 17 mila quintali annui e 101 soci iscritti.
E già in quegli anni – aggiunge Rotiroti – si era pensato alla trasformazione in loco del prodotto con un progetto finanziato dalla Cassa del Mezzogiorno, ma mai concretizzato».
Dal 2008 la filiera corilicola ha ricevuto un incoraggiante e per molti versi inaspettato rilancio «con la costituzione del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria – precisa ancora Rotiroti – abbiamo iniziato un nuovo percorso, consapevoli di un passato da recuperare ed in grado finalmente di progettare un futuro concreto.
Molte le iniziative che hanno caratterizzato questi ultimi anni, penso all’ Assise nazionale “Città della Nocciola” tenutasi a Torre di Ruggiero nel 2015, allo spazio nell’ambito delle attività di promozione legate all’Expo, ma anche all’attenzione ed ai riconoscimenti ottenuti in competizioni riservate al settore gelatiero.
Da ultimo, ed a partire dallo scorso anno, siamo protagonisti di molte iniziative di promozione con una forte attenzione dedicata alla valorizzazione della nostra produzione biologica.
Oggi – conclude Rotiroti – siamo in grado di raggiungere un altro importante traguardo, quello di una indicazione geografica protetta che riconosce il valore della Tonda e arricchirà il già variegato e straordinario patrimonio di prodotti a marchio della nostra regione».