Il sistema del soccorso dei vigili del fuoco viene messo sempre in secondo piano
L’Unione Sindacale di Base del comparto dei Vigili del Fuoco è da un decennio che continua a denunciare per il bene dell’intera classe lavoratrice (precari e permanenti) anche all’attuale Governo “sordo” (M5S – Lega) per la mancata copertura INAIL, il mancato riconoscimento della categoria altamente e particolarmente usurante, un contratto altamente dignitoso rispetto a quello precedente il quale è risultato essere solo una marchetta elettorale e soprattutto sta continuando a rivendicare l’assunzione di tutti i precari VV.F., attraverso l’attuale procedura di stabilizzazione (rivendicata ed ottenuta esclusivamente da USB VV.F.) con appunto il relativo esaurimento della graduatoria (assunzione di tutti i futuri gli stabilizzandi) come da legge vigente – ribandendo che gli Standard Europei del soccorso tecnico urgente prevedono 1 Vigile del Fuoco ogni 1.000 abitanti e 60.000 Vigili del Fuoco permanenti su tutto il territorio nazionale, mentre in Italia ad oggi il rapporto è di 1 Vigile del Fuoco ogni 16.000 abitanti, quindi il personale permanente è dimezzato ed è meno della metà da quanto dettato dallo stesso Standard Europeo. Ma c’è di più, con quota 100 e con i passaggi di qualifica i vari Comandi avranno serissimi problemi di personale, come d’altronde è già da anni che si accusa questa difficoltà per colpa della grandissima carenza di organico, ma con questo sarà maggiore rispetto ad oggi. Vogliamo evidenziare che per la stabilizzazione la stessa USB VV.F. e gli stessi lavoratori continuano ad essere in una trincea, poiché continuano ad avere contro i sindacati “padronali” composti anche da vecchi ex precari VV.F. (stabilizzati con le vecchie stabilizzazioni) che rinnegano da dove sono nati, quei sindacati che dovrebbero tutelare i lavoratori e che invece li vogliono portare al patibolo.
Se già per questi punti l’attuale Governo è sordo, ancora più sordo non solo per i diritti dei lavoratori ma soprattutto per l’intera popolazione, dove la stessa USB VV.F., con attestazione probante a tal fine, ha proposto e “sottoposto” all’attenzione di tutta la maggioranza di codesto Governo il disegno di legge denominato “Il Corpo dei Vigili del Fuoco a Capo della Protezione Civile e di tutte le Emergenze anche quelle Sanitarie” (proprio com’ è organizzato il sistema di soccorso in tutti gli stati facenti parte dell’Unione Europea e del resto del mondo, dove appunto il Corpo dei Vigili del Fuoco sono a capo di tutte le emergenze e laddove è presente il termine “Protezione Civile” sono sempre il Corpo dei Vigili del Fuoco), per abbattere appunto il grandissimo sperpero di denaro pubblico, ma soprattutto affinché tutta la popolazione italiana abbia un servizio di soccorso tecnico urgente alatamene efficiente e tempestivo – ricordando ed insegando agli stessi politici (i quali capiscono solo di scartoffie e di millanteria del politichese e non della materia di soccorso) che il sistema burocratico della Protezione Civile si attiva dopo 72 ore dal disastro e/o calamità a differenza del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco che si trova già sul luogo del disastro già il secondo dopo. Dopo numerosi incontri e passerelle elettorali sono finiti nel cassetto del dimenticatoio, tutta a discapito di un intera popolazione, anzi diremo di più ci siamo dovuti sentir dire da un esponente che esclamava insieme a noi Vigili del Fuoco «basta con questi carrozzoni politici!» ed oggi lo stesso verbo esclamato si traduce nella negazione più totale – anche se la politica subisce cambiamenti ma la musica non cambia restano sempre le millanterie e l’ipocrisia di sempre. Cambiando l’ordine degli addendi il risultato resta sempre lo stesso, tante promesse che avrebbero dovuto essere una priorità, vengono messe in pratica quasi come se venissero dopo i progetti portati avanti solo per pubblicità. E la categoria che fa parte di questi progetti di importanza impellente, non ha più intenzione di essere messa in secondo piano, poiché è un insulto per tutta la nazione, questo temporeggiare nei confronti della sicurezza pubblica. La loro preoccupazione principale è “armare” i civili e salvare imputati (prima ripudiavano l’immunità parlamentare, oggi invece sono i primi a farne uso “improrpio”) piuttosto che approvare leggi che salverebbero vite e ridarebbero e dignità ai lavoratori integerrimi di uno Stato non riconoscente.
Catanzaro, 30/03/2019
per Il Coordinamento Regionale Vigili del Fuoco USB Calabria
Silipo Giancarlo