L’Aula Magna dell’Iis Familiari ha ospitato un evento significativo: l’incontro tra gli studenti e, in collegamento online, il giudice Roberto Di Bella, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania l’I.C.”Filippo de Pisis-Scuola Leonardo da Vinci di Brugherio e l’I.T.I. “Archimede” di Catania. L’evento rientra nel progetto “Giustizia e Umanità – Liberi di Scegliere”, un’iniziativa ideata dall’Associazione Biesse, a cui la scuola aderisce ormai da molti anni.
Il progetto, divenuto ormai di portata internazionale, poichè da quest’anno, come ha affermato la presidente Bruna Siviglia, vede la partecipazione anche di scuole di Stoccarda si pone l’obiettivo di promuovere la cultura della legalità e della lotta alla criminalità tra i giovani.
Il giudice Di Bella, che ha ricoperto a lungo il ruolo di Presidente del tribunale dei Minori di Reggio Calabria, ha focalizzato il suo intervento sull’importanza di “recuperare” i figli di affiliati alla ‘ndrangheta, offrendo loro la possibilità di affrancarsi da un destino già scritto. La sua strategia nasce dalla consapevolezza che i cognomi dei criminali si ripetono di generazione in generazione, intrappolando i giovani in un circolo vizioso; pertanto, l’allontanamento dall’ambiente criminale si rivela l’unica via d’uscita.
Un momento particolarmente significativo è stata la testimonianza del collaboratore di giustizia, Luigi Bonaventura il quale ha raccontato la sua esperienza di vita, segnata dalla violenza e dall’indottrinamento criminale. Attraverso la metafora del “bambino soldato”, ha spiegato come i giovani cresciuti in contesti mafiosi siano costretti a fare scelte non loro, vittime di una cultura del crimine. La sua conclusione è stata un monito: “La mafia non porta felicità, ma solo sofferenza”.
L’incontro ha offerto agli studenti un’importante occasione di riflessione sul potere delle scelte e sulla possibilità di costruire una società più sana e libera dalla morsa della criminalità.