Il musicista Stefano Corsi incanta il Teatro comunale di Mendicino
Il concerto “Saint Patrick Harp – Concerto per Arpa Celtica e Armonica” del celebre musicista Stefano Corsi, tenutosi presso il Teatro comunale di Mendicino, ha trasportato gli spettatori in un viaggio attraverso le terre leggendarie d’Irlanda durante le celebrazioni di San Patrizio.
Promosso dalla compagnia Porta Cenere con la direzione artistica di Mario Massaro, lo spettacolo è stato inserito nel ricco calendario della sesta edizione di “Sguardi a Sud” come evento fuori programma, confermando ancora una volta la volontà di abbracciare una visione artistica multidisciplinare. La grande partecipazione di pubblico ha dimostrato che Mendicino non è soltanto un’oasi di bellezze naturali, ma anche un vivace crocevia di esperienze culturali che alimentano e stimolano la comunità locale.
Nel settore del teatro di prosa, il pubblico di “Sguardi a Sud” ha già avuto l’opportunità di immergersi in spettacoli coinvolgenti, presentati da compagnie provenienti da tutta Italia. Un viaggio attraverso il talento e la sperimentazione teatrale che ha catturato l’attenzione spettatori di tutte le età. Tuttavia, la vera novità di questa sesta stagione è stata la sezione dedicata alla musica che ha ulteriormente arricchito l’offerta culturale della kermesse ospitando artisti di fama internazionale.
Il concerto “Saint Patrick Harp – Concerto per Arpa Celtica e Armonica” ha avvolto il pubblico in un’atmosfera carica di emozioni non solo grazie alla fusione di questi due strumenti dalle sonorità avvolgenti ma anche grazie ad una narrazione appassionata e ad un’intensa interpretazione di poesie di autori irlandesi e non solo. Lo spirito festoso e la magia dell’Irlanda hanno pervaso l’aria in un concerto senza precedenti, dove l’arpa celtica e l’armonica hanno intrecciato le loro melodie incantando i presenti.
Il musicista Stefano Corsi spiega qual è stata la sua ispirazione dietro la creazione di questo concerto che combina arpa celtica e armonica: «Il suono primordiale della corda che si muove e dell’ancia che vibra nell’aria è una melodia ancestrale che risuona attraverso le epoche. Quando ho scoperto che in inglese l’armonica è chiamata “mouth harp” (arpa da bocca), ho pensato fosse inevitabile unire i due strumenti. Questa affascinante coincidenza linguistica rispecchia la complementarità dei loro suoni. Tengo molto che la gente ricominci ad ascoltare la musica con un buon impianto. Dostoevskij diceva: «La bellezza salverà il mondo». Io ritengo che salvi chi la cerca».
Con un entusiasmo che risuona come le note di un’incantevole sinfonia, il direttore artistico di Sguardi a Sud Mario Massaro svela la magia che avvolge questa kermesse: «Il nostro obiettivo è regalare al nostro affezionato pubblico un’esperienza culturale completa. Sguardi a Sud è un’immersione in mondi sconosciuti e un abbraccio alla bellezza dell’arte che prende vita attraverso prosa, musica e teatro. Il concerto di Stefano Corsi ha trasformato il palcoscenico in un mare di emozioni, lasciando un’impronta indelebile nei cuori di tutti gli spettatori e rendendo ancora più indimenticabile questa stagione».
Mentre il sipario si chiude su questo straordinario concerto, non possiamo fare altro che attendere con trepidazione i prossimi appuntamenti che la compagnia Porta Cenere ha in serbo per il suo pubblico.
Ufficio stampa
Denise Ubbriaco